69514 - ANTROPOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Roberta Bonetti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-DEA/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)

Conoscenze e abilità da conseguire

Alla fine del corso lo studente conosce i principali quadri di riferimento teorico della disciplina e i metodi di applicazione dell'antropologia ai diversi ambiti e processi di apprendimento nel mondo contemporaneo.

Contenuti

Inizio lezioni: 26 Settembre 2019

Giovedì ore 12/15 e venerdì ore 9/12, aula 2, Via Zamboni 33.

 

Aula come setting di apprendimento

La parte introduttiva e propedeutica del corso intende ripercorrere le fasi principali della disciplina antropologica al fine di promuovere un ambito di riflessione e approfondimento sulle pratiche educative in diversi contesti sociali, in una prospettiva interdisciplinare e comparativa. L'approccio teorico farà costante riferimento alle metodologie etnografiche d'indagine, con particolare attenzione all'acquisizione di abilità in contesti interculturali nel corso del processo di apprendimento.

La seconda parte verte sul fenomeno dell'apprendimento nei contesti educativi, in un’ottica incentrata sulle interazioni sociali. Le teorie prese in considerazione durante il corso si basano sull'assunto che chi apprende è un agente attivo, che acquisisce abilità in un ambiente significativo e inter-relazionale.

Ne emerge uno studio situato dell'apprendimento non più quindi centrato sulle caratteristiche individuali, che favoriscano o meno lo sviluppo personale, ma in una prospettiva sistemica e sociale.

L'esperienza educativa che vivremo in aula nasce da una riflessione di carattere pragmatico, basata su esperienze di ricerca a carattere partecipativo, e condotte in diversi ambiti relazionali: da quelli educativi (contesti di educazione formale e informale, accademia) a quelli lavorativi (mondo delle imprese e delle organizzazioni complesse).

Dall’indagine sin ora svolta emerge come, nei processi di apprendimento, non sia possibile facilitare alcuna trasformazione negli ambiti sociali e relazionali se, al contempo, non si attivano nei docenti e ricercatori, già a partire dall’aula, esperienze concrete di dialogo e confronto, di osservazione e di ascolto.

Gli interrogativi posti nel corso sono i seguenti: Come si apprende a divenire ricercatori a partire dai luoghi relazionali della nostra vita quali la scuola, l’accademia e il mondo del lavoro, considerando che tale esperienza (dell’essere ricercatore) riguarda la vita di ogni individuo e non la specificità esclusiva di un particolare campo professionale quale quello antropologico?

E ancora, quali approcci teorici ed esperienziali in ambito antropologico possono risultare maggiormente dialoganti e collaborativi con quelli oggi diffusi in altri campi disciplinari come, ad esempio, quelli relativi agli ambiti psicoterapeutici? Come attivare processi di apprendimento reciproco (inerenti i linguaggi, i comportamenti, le pratiche), che coinvolgono le diverse figure professionali che si trovano di volta in volta a contatto nel setting della ricerca?

Una parte laboratoriale del corso prevede incontri con esperti esterni provenienti dal mondo dell'educazione. Il laboratorio contempla la possibilità di svolgere lavori di gruppo, sia dentro che fuori l’aula, per l’acquisizione di abilità attraverso l’applicazione delle conoscenze acquisite durante le lezioni al fine di innovare e trasformare il contesto d’aula tradizionale in un vero e proprio setting di apprendimento.

 

Testi/Bibliografia

Programma frequentanti (3 volumi obbligatori)

Bonetti R. 2019. Etnografie in bottiglia. Apprendere per relazioni nei contesti educativi. Milano. Meltemi.

Ingold T. 2019. Antropologia e/come Educazione. Bologna. La Linea,(il volume è reperibile presso la libreria Ubiq di via Irnerio).

Lave J., Wengers E. 2006, L'apprendimento situato, Trento, Erickson. In alternativa: Dewey J., 2019, Come pensiamo, Milano, Raffaello Cortina.

 

Programma non frequentanti (3 volumi obbligatori)

Benadusi, M. (2017). La scuola in pratica. Prospettive antropologiche

sull'educazione. Firenze. Editpress.

Bonetti R. 2019. Etnografie in bottiglia. Apprendere per relazioni nei contesti educativi. Milano. Meltemi.

Ingold T. 2019. Antropologia e/come Educazione. Bologna. La Linea, (il volume è reperibile presso la libreria Ubiq di via Irnerio).

 

Letture di approfondimento (consigliate e facoltative)

Antropologia, 2004: Scuola, Anno VI (4), Milano, Meltemi.

Bateson G. 1976, Verso un'ecologia della mente, Milano, Adelphi.

Lave J., Wengers E. 2006, L'apprendimento situato, Trento, Erickson.

Sclavi M. 2003, Arte di Ascoltare e mondi possibili, Mondadori.

 

Letture di approfondimento (facoltative):

Anderson-Levitt K. M.(Ed.) 2012, Anthropologies of education. New York: Berghahn.

Biscaldi, A. (2013). Etnografia della responsabilità educativa, Archetipolibri, Bologna.

Bonetti, R. (2014). La trappola della normalità. Antropologia ed etnografia nei mondi della scuola. Firenze: Seid.

Boumard P. Des ethnologues à l’école. Paris: Téraèdre.

Capello C. 2016 Antropologia della persona. Un’esplorazione. Torino: Franco Angeli.

Dal Fior, C. (2009). Cosmologia di una scuola dell'infanzia. Counseling

etnografico e riflessione pedagogica. Roma: Cisu.

Dei Fabio (a ura di) 2018, Cultura, scuola, educazione. La prospettiva antropologica. Pisa, Pacini Editore.

Dewey J. 2014. Esperienza e educazione. Milano: Raffaello Cortina.

Galloni, F. (2009). Giovani indiani a Cremona. Esempi di successo. Roma: Cisu.

Gillen J. and Cameron A. 2010, International Perspective on Early Childhood Research. Palgrave Macmillan.

Giorgis P. 2013, Diversi da sé, simili agli altri, CISU.

Gobbo F. e Simonicca A. 2014, Etnografia e intercultura, Roma, CISU.

Gobbo F., (a cura di) (2007). Processi educativi nelle società multiculturali, Roma, CISU.

Gomes A.M.R. (2017 [1998]). “Vegna che ta fago scriver”. Etnografia della scolarizzazione in una comunità di Sinti, Roma, CISU.

Gomes A.M.R., Gobbo F., (a cura di), 2003, Etnografia nei contesti educativi, Roma, CISU.

Gomes A.M.R., Piasere L., (a cura di), 2004, “Scuola”, numero speciale della rivista Antropologia, anno IV, numero 4, Roma, Meltemi.

Guerzoni, G. & Riccio, B. (eds.) (2009). Giovani in cerca di cittadinanza. I figli dell'immigrazione tra scuola e associazionismo. Rimini: Guaraldi.

Mc Dermott K.A. 1999. Controlling Public Education. University Press of Kansas.

McDermott R., Varenne H. 2008, Successful Failure, Westview Press.

Novara D. 2011. La grammatica dei conflitti. Sonda.

Ongini V. 2019. Grammatica dell’integrazione. Bari, Roma. Laterza

Peano G., 2013, Bambini rom Alunni rom. Un'etnografia della scuola, Roma, CISU.

Pescarmona I. 2012, Innovazione educativa tra entusiasmo e fatica, CISU.

Piasere, L. 2010, A Scuola. Tra antropologia e educazione. Firenze: Seid.

Pontrandolfo, S., 2004, Un secolo di scuola. I rom di Melfi, Roma, CISU.

Sansoé R. 2012, Non solo sui libri, CISU.

Simonicca A. a cura di (2011), Antropologia dei mondi della scuola. Questioni di metodo ed esperienze etnografiche. Roma: CISU.

Schön D. 1993, Il professionista riflessivo, Bari, Dedalo.

Cultura, scuola, educazione: la prospettiva antropologica

Fabio Dei (a cura di)

Metodi didattici

Saranno utilizzate diverse metodologie di insegnamento al fine di soddisfare la gamma di bisogni formativi e le diverse richieste degli studenti presenti alle lezioni. Il corso sarà organizzato come un seminario, vi saranno attività esperienziali di gruppo, letture, presentazioni di casi etnografici e proiezioni di filmati. Si richiede la partecipazione attiva degli studenti e la discussione su parti dei testi da studiare per l'esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Lo studente, sulla base della bibliografia fornita, delle lezioni teoriche e metodologiche e dei contributi in esse emersi in forma partecipata e seminariale, sosterrà un colloquio orale individuale di verifica dell'apprendimento. La valutazione dell'esame orale terrà conto della sua applicazione costante dello studente a tutte le fasi del processo formativo. La partecipazione in modo attivo alle lezioni e alle attività di laboratorio costituisce elemento di valutazione che concorre all'esito dell'esame finale.

Si considera in particolare:

la conoscenza e l'apprendimento teorico e metodologico delle nozioni di base erogate in forma partecipata e/o frontale; l'apprendimento delle nozioni teoriche di sfondo espresse nella bibliografia di riferimento; lo sviluppo del senso critico e la capacità di osservazione, descrizione e analisi dei temi trattati; il raggiungimento da parte dello studente di una visione integrata dei temi affrontati a lezione, congiunta alla loro applicazione e utilizzazione critica. La dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Per gli studenti frequentanti è previsto un lavoro di gruppo da esporre in forma seminariale durante le ultime lezioni del corso: ad ogni gruppo sarà assegnato un caso etnografico da analizzare alla luce delle indicazioni metodologiche fornite durante le lezioni.

Strumenti a supporto della didattica

Attività di laboratorio

Per il calendario delle attività laboratoriali consultare il sito della docente.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Roberta Bonetti

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.