11440 - ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Enrico Giorgi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ANT/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente comprende la ricostruzione delle variazioni intervenute all'interno del paesaggio e delle cause che le hanno provocate viste come parte integrante della storia del popolamento del territorio. Possiede gli strumenti di base per la analisi del paesaggio come un palinsesto su cui si possono leggere i segni della storia del rapporto tra uomo e ambiente nel corso del tempo. Sa comunicare in forma orale secondo lo statuto specifico della disciplina.

Contenuti

Obiettivo dell'archeologia del Paesaggio è la comprensione delle rapporto tra uomo e ambiente attraverso attraverso le tracce che permettono di riconoscerne gli esiti nelle varie epoche storiche.

Il contesto dello studio può essere una regione, una valle, oppure anche solo un singolo insediamento e comporta di volta in volta la scelta di metodologie di ricerca adeguate che spaziano da quelle più tradizionali (studio della geografia storica, lettura delle fonti antiche, toponomastica) a quelle più moderne (cartografia digitale, aerofotografia, geofisica, ricognizioni archeologiche).

L'archeologia del paesaggio avvicina gli allievi a metodologie di ricerca cariche di potenziale innovativo, come la geofisica e il telerilevamento (aerofotografia, immagini satellitari, foto da droni). Tali metodologie di indagine non invasiva, unite a metodi più tradizionali come l'analisi degli archivi e le ricognizioni di superficie, puntano a contenere il consumo dei depositi stratigrafici caratteristico dello scavo archeologico.

Per comprendere i fenomeni tipici dell'Archeologia del Paesaggio è necessario indagare un territorio in una prospettiva di lunga durata attraversando le varie epoche senza confini cronologici. Si possono anche mettere a fuoco fenomeni precisi tipici di un certo periodo storico, ma la loro comprensione sarà completa solo nell'ambito di un panorama più ampio.

Obiettivo finale dell'archeologo del paesaggio è disegnare mappe e carte archeologiche che documentano l'archeologia di un territorio e che, attraverso il dialogo con le discipline paleo-ambientali, ricostruiscono i caratteri fondamentali del paesaggio antico.

Per questo l'Archeologia del Paesaggio è anche una disciplina volta a formare quei professionisti dell'archeologia che lavorano con gli enti di tutela e governo del territorio per pianificare al meglio i cambiamenti del paesaggio contemporaneo.

 

Dal punto di vista dei contenuti, la prima parte del corso si svolgerà nel mesi di novembre e affronterà temi introduttivi, a cominciare dalla definizione stessa di paesaggio e della stessa archeologia del paesaggio. Quindi, si analizzeranno le fonti e i metodi che consentono di ricostruire le variazioni del paesaggio antico, a cominciare dai metodi più tradizionali (cartografia e letteratura antica, toponomastica, ricognizioni di superficie) per proseguire con le metodologie non invasive (geofisica, telerilevamento e aerofotografia).

Nella seconda parte del corso, nel mese di dicembre anche con il ricorso a casi di studio, si affronteranno alcuni temi specifici, come le variazioni del popolamento antico, l'economia del territorio e la strutturazione dei collegamenti sulle vie d'acqua e di terra.

 

Testi/Bibliografia

 

Oltre agli appunti delle lezioni con le relative presentazioni caricate nel sito web del corso, gli studenti dovranno studiare il seguente manuale:

E. Farinetti, I Paesaggi in Archeologia: Analisi e Interpretazione, Roma 2012.

 

Chi non seguirà le lezioni, in aggiunta al manuale obbligatorio, è tenuto a studiare anche il seguente manuale:

P. Basso, Strade romane: storia e archeologia, Roma 2007.

 

Bibliografia:

(Letture non obbligatorie ma utili per approfondimenti facoltativi)

 

Paolo D'Angelo, Il Paesaggio. teorie, Storie e luoghi, Laterza 2021;

Carlo Tosco, Il Paesaggio come Storia, il Mulino 2017;

L. Quilici, S. Quilici Gigli, Introduzione alla topografia antica, Bologna 2004;

Stefano Magnani, Geografia storica del mondo antico, il Mulino 2003;

 

Metodi didattici

Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dal docente e, compatibilmente con la disponibilità logistica e se possibile, verrà offerta l'opportunità agli interessati di partecipare alle ricerche sul campo.

Sarà possibile anche ospitare ricercatori impegnati in specifici progetti attinenti ai temi del corso e proporre brevi letture da discutere criticamente in classe.

In particolare nel corso delle lezioni verranno letti e discussi in classe brani tratti da L'Uomo e l'Ambiente nel Medioevo di Vito Fumagalli e Il Mediterraneo di Fernand Braudel.

Agli studenti verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.

Per affinare anche gli aspetti teorico pratici si raccomanda di frequentare in laboratori di topografia (https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici)

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento per gli studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione attiva alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio i seminari e le letture critiche da riferire alla classe.

Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:

1. Finalità dell'Archeologia del Paesaggio;

2. Metodi e strumenti;

3. Evoluzione del popolamento e delle infrastrutture antiche;

Il colloquio verrà aperto dal candidato con un argomento a sua scelta (primo quesito) al quale seguiranno due richieste di approfondimento sugli altri temi (due quesiti). Solo se necessario per favorire la valutazione potranno essere richiesti ulteriori approfondimenti.

Per gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo particolare riferimento ai volumi oggetto di studio.

Verranno adottati i seguenti parametri di valutazione, per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti.

Studenti Frequentanti

Valutazione Eccellente (30 e lode-28): lo studente ha partecipato in maniera attiva alle lezioni e dimostra di saper esporre con terminologia adeguata e di saper interpretare il paesaggio antico con spirito critico ricorrendo alla pluralità di fonti. esposte a lezione.

Valutazione Buona (27-23): lo studente ha frequentato il corso, espone correttamente ma con scarsa padronanza della terminologia tecnica e mostra conoscenze di livello buono seppure prevalentemente mnemonico che portano a interpretare correttamente il paesaggio antico e le fonti necessarie ma con limitato spirito critico.

Valutazione Sufficiente (22-18): Lo studente ha frequentato il corso, si dimostra in possesso delle conoscenze di base della disciplina, ma assunte in forma mnemonica; l'interpretazione delle problematiche è prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia. Il linguaggio utilizzato sarà discreto, ma carente nel linguaggio tecnico.

Valutazione Insufficiente: lo studente non espone i temi in maniera adeguata, non ha maturato i concetti di base della disciplina e si consiglia la ripetizione dell'esame.

 

Studenti non-frequentanti

Gli studenti non-frequentanti verranno valutati sui medesimi criteri (capacità espositiva, spirito critico, conoscenza dei temi) ma in relazione ai manuali oggetto di studio.

Valutazione Eccellente (30 e lode -28): lo studente dimostrerà una solida comprensione della materia, la dimostrazione di senso critico nella valutazione delle fonti cui attingere per ricostruire il paesaggio antico. Si esprimerà con un linguaggio adeguato alla materia, anche nelle sue parti tecniche.

Valutazione Buona (27-23): lo studente dimostrerà una buona conoscenza e comprensione della materia, ma non sarà riuscito pienamente a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non sempre perfette.

Valutazione Sufficiente (22-18): lo studente dimostrerà una sufficiente conoscenza della materia, ma non sarà riuscito a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non pienamente soddisfacenti.

Valutazione Insufficiente: la mancanza dell'acquisizione dei concetti di base della disciplina, associata ad una scarsa capacità di fare ricorso alle fonti presentate e ad un linguaggio adeguato saranno valutate con punteggio insufficiente, che prevede la ripetizione dell'esame.


Strumenti a supporto della didattica

Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Giorgi

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