L’energia è al centro delle sfide globali: la crisi climatica, l’inquinamento e le disuguaglianze sono strettamente legate al nostro modello di consumo.
Ogni scelta, dalla gestione delle risorse alla formazione delle nuove generazioni, deve essere orientata alla riduzione dell’impatto ambientale e sociale. La ricerca, l’innovazione e l’educazione devono guidare un cambiamento concreto, trasformando il modo in cui abitiamo, lavoriamo e interagiamo con il territorio.
Il ruolo delle persone
Il successo delle azioni dipende anche dai comportamenti quotidiani. Tutta la comunità universitaria deve essere parte attiva del cambiamento, adottando pratiche responsabili nell’uso degli spazi e delle attrezzature. Ridurre gli sprechi è una responsabilità collettiva.
Piano energetico: risultati e prospettive
L’Ateneo affianca ai principi dati misurabili, azioni e strategie mirate. Ogni scelta viene fatta per generare un impatto reale, riducendo l’impronta ecologica e promuovendo modelli più equi. Per questo, il nostro approccio si basa su:
- Monitoraggio costante dei consumi energetici, delle emissioni e della gestione delle risorse.
- Iniziative per la riduzione dell’impronta ambientale, dalla mobilità sostenibile all’efficientamento energetico degli edifici.
- Progetti di ricerca e innovazione per sviluppare soluzioni sostenibili applicabili anche a livello territoriale.
L’Università di Bologna ha sviluppato nel 2024 il primo Piano Energetico della sua storia, un impegno che nasce da tre principi fondamentali: responsabilità sociale, innovazione scientifica e visione di lungo periodo. L’obiettivo è garantire un uso più efficiente dell’energia e ridurre l’impatto ambientale, orientando il comportamento collettivo attraverso l’esempio.
Il Piano energetico raccoglie in un unico documento il bilancio energetico (una panoramica dettagliata dei consumi di elettricità e gas nei campus universitari, confrontandoli con gli anni precedenti), le strategie di miglioramento con indicatori, le azioni.
Scarica il piano energetico [.pdf 6874 KB]
Cosa è stato fatto
L’Università di Bologna, con oltre un milione di metri quadrati di superficie occupata, vede crescere la propria domanda energetica e richiede contenimento dei consumi e riduzione delle emissioni e dei costi, elementi essenziali per una crescita sostenibile.
L’Ateneo dipende ancora da gas naturale, teleriscaldamento e rete elettrica, con una produzione autonoma da fotovoltaico ancora limitata (3% nel 2022). A partire da questi dati, il piano delinea scenari di medio e lungo periodo.
L’Ateneo è già impegnato in un percorso di trasformazione che attraversa iniziative, attività e ricerca.
Analisi spostamenti casa lavoro e studio
L’Ateneo somministra annualmente un questionario per analizzare le abitudini di spostamento casa-lavoro e casa-studio della comunità universitaria. I dati raccolti aiutano a sviluppare strategie di mobilità più in linea con le esigenze delle persone.
Approfondisci nei piani degli spostamenti
Agevolazioni per il trasporto pubblico
Agevolazioni per studenti e studentesse
Studentesse e studenti possono acquistare abbonamenti per il trasporto pubblico di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini ad un prezzo agevolato.
Agevolazioni per il personale
Sono previste agevolazioni dedicate al personale per favorire una mobilità più sostenibile ed efficiente.
Approfondisci nella Intranet d'Ateneo
Erogatori di acqua microfiltrata
L’Università di Bologna ha installato oltre cento erogatori di acqua di rete microfiltrata nei Campus, un’azione in linea con il Piano Strategico di Ateneo per ridurre l’impatto ambientale, migliorare la qualità della vita negli spazi universitari e promuovere stili di vita più responsabili.
Limitare l’uso della plastica monouso significa non solo ridurre i rifiuti, ma anche adottare un approccio più consapevole alla gestione di una risorsa essenziale come l’acqua. L’installazione degli erogatori, completata secondo un piano tecnico e logistico, è ormai quasi ultimata.
Consulta l'elenco degli erogatori attivi [.pdf 48 KB]
Mobilità: parco veicoli a basse emissioni, bici e ricarica elettrica
L’Università di Bologna promuove la mobilità sostenibile con il car-sharing e veicoli a basse emissioni. Nel 2022, con una flotta di 50 mezzi (ibridi ed elettrici), ha avviato un progetto per ridurre il numero di veicoli e implementare un sistema di gestione avanzato, sviluppato dal CESIA, per ottimizzarne l’uso.
Per supportare la flotta elettrica, l’Ateneo ha installato un sistema di ricarica rapida:
- Fast Charger da 24 kW a Bologna e Cesena, per ricariche in circa due ore.
- Stazione da 22 kW a Rimini, che dimezza i tempi di ricarica tradizionali.
Queste infrastrutture facilitano gli spostamenti tra i campus, rendendo percorsi come Bologna-Rimini più sostenibili.
In collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione, il progetto studia i consumi elettrici e sviluppa sistemi di ricarica innovativi.
Il progetto Almabike promuove, inoltre, l’uso della bicicletta nei campus universitari, offrendo 600 biciclette dal design personalizzato. Nel 2022 sono state distribuite 300 Almabike, con un’ulteriore fornitura di 200 biciclette agli studentati ER.GO, per favorire la mobilità ecologica degli studenti residenti.
Nell’ambito della ricerca, il progetto DICAM-ATES, in collaborazione con il Technion di Haifa, ha integrato 50 Almabike con sensori ambientali per monitorare l’impatto della consapevolezza sulla qualità dell’aria durante gli spostamenti casa-lavoro. Lo studio, condotto tra maggio e luglio 2022, ha raccolto dati sull’inquinamento urbano, analizzati e visualizzati su un’applicazione web interattiva.
Per supportare anche il personale universitario, l’Ateneo ha messo a disposizione 100 monopattini elettrici, disponibili su richiesta per esigenze di servizio.
Soluzioni verdi
L’Università di Bologna è impegnata nella riqualificazione ambientale degli spazi universitari attraverso tetti verdi e micro giardini pensili, installati su diverse coperture degli edifici. Queste soluzioni favoriscono l’efficienza energetica, migliorano la qualità dell’aria e contribuiscono alla gestione delle acque piovane, integrandosi con le strategie di sostenibilità dell’Ateneo.
I vantaggi dei tetti verdi
Efficienza energetica e isolamento termico
Le coperture vegetali riducono la dispersione termica tra interno ed esterno, migliorando il comfort degli edifici e diminuendo i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento.
Miglioramento della qualità dell’aria
La vegetazione assorbe anidride carbonica trasformandola in ossigeno, riducendo l’inquinamento atmosferico e mitigando il fenomeno delle isole di calore urbane. Inoltre, le piante trattengono polveri sottili e altre particelle inquinanti.
Gestione sostenibile dell’acqua
I substrati dei tetti verdi assicurano un’elevata ritenzione idrica, restituendo all’ambiente fino all’80% dell’acqua piovana tramite evapotraspirazione. Questo riduce il deflusso delle acque reflue, alleggerendo il carico sulle reti fognarie.
Isolamento acustico
Lo strato vegetativo assorbe i suoni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento acustico nei campus.
Interventi realizzati in Ateneo
Attualmente l’Università di Bologna ha realizzato oltre 1.000 m² di tetti verdi, con diversi progetti pilota:
- Ingegneria - Lazzaretto: due tetti verdi estensivi (120 m²), con stazione meteorologica e sensori per il deflusso idrico.
- Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria - CAAB: cinque tetti verdi estensivi su 932 m², utilizzati anche per la ricerca su nuove specie vegetali e sulla qualità delle acque di drenaggio.
- Edificio Ex Croce Rossa, Via San Petronio Vecchio: tetto verde con crassulacee, piante a basso fabbisogno idrico che riducono la necessità di irrigazione e manutenzione, migliorando l’isolamento termico e acustico.
Gestione dei rifiuti
L’Università di Bologna gestisce la raccolta differenziata di plastica, carta, lattine, vetro, toner e pile, estendendo il sistema dalla cittadella universitaria alle sedi decentrate di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini.
Per favorire il corretto conferimento, sono stati installati contenitori personalizzati con il logo dell’Ateneo, rafforzando il messaggio della sostenibilità anche all’esterno dell’Università.
Il Nastro Verde: cinema e sostenibilità
Il Nastro Verde è una rassegna cinematografica dedicata alla sostenibilità che propone una visione critica e integrata per informare, sensibilizzare e stimolare una partecipazione consapevole.
L’iniziativa evidenzia il legame tra cambiamento climatico, instabilità globale e responsabilità individuale, promuovendo un cambio di coscienza per un futuro più equilibrato.
Il programma include lungometraggi, cortometraggi, documentari, fiction e animazione. Ogni proiezione è introdotta da esperti scientifici e seguita da un dibattito, approfondendo le tematiche affrontate dai film.
Come migliorare
Il piano di transizione energetica si articola in diverse fasi, con obiettivi chiari e progressivi da raggiungere entro il 2030, seguendo il Green Deal europeo e il programma Fit for 55%.
2024-2025| Avvio della transizione energetica e prime trasformazioni
4,4 milioni di euro nel 2024 e 4,5 milioni di euro nel 2025 per avviare la progettazione di interventi chiave che miglioreranno l’efficienza del sistema energetico:
- Espansione del fotovoltaico (5,4 MWp) per aumentare la produzione di energia rinnovabile.
- Relamping per ottimizzare l’illuminazione interna ed esterna.
- Potenziamento del sistema BMS per il monitoraggio intelligente degli impianti.
- Certificazione UNI EN ISO 50001, per una gestione energetica più efficace.
- Diagnosi energetiche per accedere a bandi di efficientamento.
- Completamento del phase-out delle centrali a gasolio e olio combustibile (M1).
2026-2027 | Efficienza e innovazione
L’Ateneo continuerà a migliorare l’infrastruttura energetica con interventi strategici:
- Relamping degli spazi interni (M3) per ridurre i consumi.
- Installazione di 5,4 MWp di nuovi impianti fotovoltaici (M4).
- Ottenimento della certificazione UNI EN ISO 50001 (M5).
- Sostituzione di tutte le caldaie a gas e registrazione impianti termici (M6)
2026-2030 | Riqualificazione energetica degli edifici
Per migliorare il comfort e l’efficienza degli edifici con scarso isolamento termico, l’Ateneo avvierà un piano di riqualificazione edilizia, con interventi mirati.
- Progettazione anticipata (2024-2025) in caso di bandi dedicati.
- Conclusione prevista entro il 2030 (M7).
- Sostituzione progressivamente le caldaie a gas con pompe di calore (M10) e collegherà gli edifici alla rete di teleriscaldamento, dove disponibile.
2029-2030 | Ottimizzazione e digitalizzazione
Negli ultimi anni del piano, l’attenzione si sposterà sulla gestione intelligente dell’energia e sulla manutenzione degli impianti rinnovabili:
- Potenziamento del monitoraggio fotovoltaico e sostituzione dei pannelli più datati (M8).
- Connessione di tutte le centrali termiche al sistema BMS (M9).
Un laboratorio aperto di innovazione
L’Università di Bologna sperimenta nuovi modelli energetici collaborando con enti pubblici e privati per co-finanziare gli interventi così da dare un contributo concreto alla transizione ecologica del territorio.
Vedi anche
- Contratti per la fornitura energetica Pubblicato