Usi del Marchio consentiti dalla legge da parte di Soggetti terzi: uso di indicazioni descrittive coincidenti con il Marchio di Ateneo

L’uso dell’elemento denominativo del Marchio di Ateneo, di Struttura (Dipartimento, Scuola)e di articolazione organizzativa (Campus) è consentito a soggetti terzi solo per finalità descrittive.

I soggetti terzi rispetto all’Ateneo sono:

  • i Soggetti del tutto esterni all’Ateneo stesso (come aziende o altri enti e istituzioni);
  • gli studenti (I,II e III ciclo);
  • il personale dell’Ateneo che operi al di fuori delle attività strettamente istituzionali (ad es. nell’ambito di eventuale attività professionale o di consulenza) sia esso docente, ricercatore, professore a contratto, personale tecnico – amministrativo, assegnista di ricerca.

I soggetti terzi che abbiano avuto rapporti diretti con l’Ateneo possono utilizzare l’elemento denominativo esclusivamente per descrivere le attività svolte con l'Ateneo (ad esempio collaborazioni o attività di consulenza, di fornitura o di ricerca svolte con l'Ateneo o con una delle sue strutture).

L’uso dell'elemento denominativo del Marchio di Ateneo (Alma Mater Studiorum-Università di Bologna), di Struttura (Alma Mater Studiorum Università di Bologna -Dipartimento di XXXX) e di articolazione organizzativa (Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Campus di XXX) è consentito dalla legge (art. 21 del d.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30) esclusivamente se utilizzato

    • con descrizione delle attività svolte con l’Ateneo o con una delle sue Strutture riportata in modo rigorosamente specifico, corretto e veritiero;
    • in modo rigorosamente conforme ai principi della correttezza professionale;
    • con modalità tipografiche e/o visive della denominazione del marchio limitate alla funzione descrittiva;
    • nei limiti in cui non si tragga indebito vantaggio dalla notorietà del Marchio.

Un uso che confonda sulla provenienza del prodotto e dei servizi, oppure suggerisca un’inesistente affiliazione o un legame contrattuale con l’Ateneo, o ancora finalizzato a trarre vantaggio dalla notorietà del Marchio di Ateneo è considerato contrario alla correttezza professionale e, pertanto, è illegittimo.

Per finalità distintive si intende l’uso della denominazione e del logo di Ateneo con funzione pubblicitaria. Tale uso non è libero ma deve essere autorizzato.