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Sede didattica
Campus Ravenna
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
LM-2 - ARCHEOLOGIA
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Tipo di accesso
Libero con verifica dell’adeguatezza della preparazione
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Anni Attivi
II
Obiettivi formativi
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Il corso di laurea magistrale presuppone in accesso una formazione di base nel campo della conoscenza, ricerca e valorizzazione dei beni culturali, con particolare riferimento – secondo un adeguato piano didattico-formativo consigliato – alle discipline archeologiche, sorretta inoltre da una formazione nel campo delle discipline storiche, filologico-letterarie, giuridiche, tecnico-scientifiche. L'approfondimento delle conoscenze sarà dunque rivolto principalmente verso l'acquisizione di competenze nel campo proprio delle materie archeologiche, nella specifica articolazione dell'archeologia pre-protostorica, classica, tardoantica e medievale, orientale. Contestualmente l'ordinamento degli studi contempla approfondimenti metodologici e procedure di ricerca negli ambiti della storia antica e medievale, delle lingue antiche e medievali, della formazione tecnico-scientifica e giuridica, a un più alto grado di conoscenze.
Il laureato magistrale di questo percorso formativo sarà in possesso di una approfondita consapevolezza degli aspetti culturali propri di un contesto archeologico, tale da consentirgli di muoversi con appropriate procedure di metodo nel campo della ricerca teorica e applicata. Inoltre gli strumenti che gli saranno forniti consentiranno un più alto grado di conoscenza di manufatti e contesti propri dei diversi campi dell'archeologia.
L'archeologia è una scienza in continuo divenire e caratterizzata fortemente da contatti interdisciplinari. Il laureato magistrale avrà dunque la possibilità di conoscere tutte le diverse sfaccettature della disciplina, in modo da poter intervenire con piena cognizione di causa in rapporto a problematiche anche non consuete, come quelle derivanti da situazioni complesse, pluristratificate e fortemente articolate sul piano cronologico e culturale.
L'ampio ventaglio di contenuti e metodi appresi metterà in grado il laureato magistrale di discernere con correttezza la necessità di accrescere le proprie conoscenze e di rapportare il proprio agire alle esigenze della società all'interno della quale si trova a operare. In particolare nel delicato tema della conservazione del patrimonio culturale e della trasmissione di questi valori alle nuove generazioni. Le attività seminariali e di confronto con specialisti sul campo militante della ricerca archeologica lo abitueranno alla comunicazione non soltanto di quanto appreso, ma soprattutto di quanto personalmente elaborato, in rapporto a idee, progetti o programmi specificamente ideati, anche in gruppo.
L'acquisita abilità nell'organizzazione anche personale dei propri ulteriori percorsi formativi, pur nell'ambito di cornici istituzionali ben definite e la possibilità di proseguire e affinare la propria formazione anche personalmente, avendo già acquisito le linee guida e i meccanismi propri a una formazione di grado elevato consentirà al laureato magistrale di proseguire ancora a un livello superiore la propria formazione: nei dottorati di ricerca o nelle Scuole di Specializzazione, nei Master di II livello e nei Corsi di Alta Formazione. -
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Il laureato magistrale
- possiede una solida conoscenza degli aspetti culturali interdisciplinari che caratterizzano il campo della conoscenza e della valorizzazione dei beni culturali, ovvero ha le competenze indispensabili per affrontare da diverse angolature i problemi tecnico-scientifici del conservatore nel campo dell'archeologia (basi conoscitive nel campo della diagnostica, atte ad attivare interventi specialistici; conoscenze nel campo della musealizzazione per allestimenti di raccolte e mostre; competenze per quanto riguarda la classificazione ed edizione di materiali; competenze di base per l'organizzazione di gruppi e workshop di lavoro);
- possiede conoscenze approfondite delle materie archeologiche nella specifica articolazione dell'archeologia pre-protostorica, classica, tardoantica e medievale, orientale. Anche nel campo delle metodologie, delle procedure di rilevamento, di sistemi dell'archeologia non intrusiva;
- conosce a un livello approfondito aspetti giuridici e normativi della tutela del patrimonio archeologico.
Le conoscenze e capacità di comprensione sopraelencate sono conseguite tramite lezioni frontali opportunamente integrate da esercitazioni pratiche e seminari, ai quali segue la riflessione individuale tramite studio personale guidato, così come previsto dalle attività formative attivate. In particolare, per quanto attiene alla preparazione tecnico-scientifica del conservatore nel campo dei beni archeologici, le conoscenze sono ottenute tramite la partecipazione a esperienze di laboratorio in cui siano applicate al settore specifico le acquisizioni provenienti dalle scienze sperimentali. Le conoscenze necessarie per l'organizzazione di gruppi di lavoro e di studio e la classificazione dei materiali sono conseguite attraverso la partecipazione a cantieri di scavo e alle connesse operazioni di catalogazione ed edizione, preliminare o definitiva, dei risultati raggiunti.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso gli esami conclusivi dei corsi, ma anche attraverso esposizioni orali in gruppi di lavoro relativi alle attività di cantiere e di laboratorio seguite. Sono previste anche, relativamente alle stesse esperienze, stesure di elaborati scritti.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
Il laureato magistrale
- possiede competenze di tipo tecnico-scientifico applicate all'ambito dei beni culturali e funzionali al rilevamento dei dati: conoscenza di procedure e strumentazioni analitiche, software di classificazione, procedure del GIS territoriale;
- è in grado di applicare strumenti e procedure metodologiche nell' ambito della storia antica e medievale per la contestualizzazione, l'analisi e l'indagine finalizzate al necessario inquadramento spazio temporale di monumenti, strutture, oggetti;
- è in grado di applicare moderne metodologie nel campo delle indagini sul terreno, della verifica dell'esistenza di documenti materiali antichi attraverso strumenti non invasivi, dello studio dei documenti materiali delle civiltà antiche, delle tecniche di scavo;
- è in grado di elaborare e ideare, anche collaborando in gruppi di lavoro eterogenei, progetti in ambito archeologico;
- possiede le conoscenze essenziali per gestire piccole imprese operanti nel settore, e possiede una conoscenza diretta di come si svolgono attività di scavo e missioni archeologiche anche all'estero;
- conosce i criteri e i metodi della pubblicizzazione delle esperienze e delle ricerche.
Il raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione sopraelencate avviene tramite la riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale, sollecitata dalle attività e dalle discussioni in aula; lo studio specifico di situazioni problematiche presentate dai diversi docenti; lo svolgimento delle attività di laboratorio e/o informatiche; le esperienze pratiche maturate con la partecipazione alle campagne di scavo e ai relativi programmi di discussione collettiva e di intreccio fra ricerca e didattica. In particolare questo vale per i settori scientifico disciplinari che comprendono le materie propriamente archeologiche, alle quali sono direttamente connessi i programmi formativi professionalizzanti nell'ambito delle Istituzioni demandate alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione. I tirocini e la prova finale costituiscono poi la fase conclusiva nel processo di apprendimento dell'ambito applicativo delle conoscenze acquisite.
Le verifiche – esami scritti e orali, relazioni per esperienze di scavo archeologico e/o laboratorio, discussione collettiva nei gruppi di lavoro - prevedono lo svolgimento di specifici compiti in cui lo studente dimostra la padronanza di strumenti, metodologie e autonomia critica. Nelle attività di tirocinio la verifica avviene tramite la presentazione di una relazione complessiva da sottoporre al tutor referente del progetto.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Il laureato magistrale
- è in grado di consultare fonti e analizzare manufatti con testi in lingue antiche e medievali che, a seconda del livello di specializzazione nei settori dell'archeologia, saranno lingue classiche oppure lingue orientali;
- sa valutare la rilevanza e l'impatto di progetti archeologici rapportandoli anche alle esigenze di una data società all'interno della quale si opera;
- sa rielaborare conoscenze specialistiche al fine della sensibilizzazione al tema della conservazione del patrimonio culturale.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare tramite la partecipazione a gruppi di lavoro all'interno dei quali ciascun studente sia responsabile della trattazione e presentazione di problematiche suggerite dai docenti, particolarmente nel caso in cui detti gruppi di lavoro vengano istituiti per l'esame critico (sia di tipo tradizionalmente archeologico, sia usufruendo delle moderne tecnologie tecnico-scientifiche e informatiche applicate all'archeologia) di contesti archeologici e/o di gruppi di materiali di varia consistenza e natura. Per quanto riguarda il comparto comune di ordine storico e letterario, l'autonomia di giudizio viene raggiunta tramite la partecipazione a esercitazioni e seminari, nei quali sia sviluppato in modo adeguato l'apporto critico personale, nel quadro dell'organizzazione collettiva, guidata dai docenti, delle attività critiche. A conclusione della fase connessa ai corsi e alle attività correlate, la prova finale attesta il definitivo raggiungimento della capacità acquisita da parte dello studente di raggiungere una personale posizione autonoma nella proposizione di programmi di lavoro e di gestione dei beni archeologici, sia nel campo della ricerca che in quello della tutela e della valorizzazione.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione degli insegnamenti del piano di studio individuale dello studente e la valutazione del grado di autonomia e capacità di lavorare, anche in gruppo, durante l'attività assegnata in preparazione della prova finale e del tirocinio.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Il laureato magistrale
è in grado di comunicare in modo efficace contenuti specialistici relativi a progetti e/o Missioni di scavo archeologico anche con forme fruibili in contesti di divulgazione non specialistica.
Le abilità comunicative scritte e orali sono particolarmente sviluppate in occasione di seminari, esercitazioni, lavori di gruppo, partecipazioni a progetti di scavo archeologico, in particolare per quanto riguarda le eventuali Missioni archeologiche all'estero, che richiedono l'inserimento in realtà “altre” e addestrano alla comunicazione, linguistica e pratica, con operatori di altre culture. L'acquisizione e la valutazione/verifica del conseguimento delle abilità comunicative sopraelencate sono previste inoltre tramite la stesura dell'elaborato finale e la discussione del medesimo, anche con l'ausilio di materiale illustrativo (tabelle, power point, cartografia, software appositamente predisposto), da discutere davanti alla commissione giudicatrice. Un apposito insegnamento previsto per quanto attiene le tecniche di gestione di una piccola impresa che operi nell'ambito dei beni culturali/archeologici prevede uno specifico addestramento in questo campo della comunicazione. Una o più lingue straniere sono apprese mediante specifiche attività di laboratorio e di esperienza diretta, anche con il ricorso alla stesura di documenti utili alla gestione dei programmi di ricerca nei quali gli studenti della Laurea Magistrale devono opportunamente partecipare.
La verifica delle abilità comunicative conseguite consiste essenzialmente nella valutazione delle medesime nell'ambito dei gruppi di lavoro e in occasione della valutazione degli esami e della prova finale.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
Il laureato magistrale
- è in grado di affinare la propria formazione anche personalmente, seguendo le linee guida e gli strumenti metodologici acquisiti;
- conosce i principali riferimenti per l'aggiornamento delle competenze giuridico-normative legate alla tutela del patrimonio archeologico.
Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso, con riguardo in particolare alla partecipazione a progetti di ricerca e/o di valorizzazione di beni archeologici, con lo studio individuale previsto, con la preparazione dell'elaborato finale, con le attività svolte nei laboratori in ordine all'apporto all'archeologia delle scienze sperimentali.
La capacità di apprendimento viene valutata attraverso forme di verifica continua durante le attività formative. In questo ha un ruolo di primaria importanza l'attività di tutorato durante lo svolgimento dei programmi nei quali lo studente viene inserito, a fianco dello svolgimento delle lezioni dei corsi.
Profili professionali
Accesso a ulteriori studi
Dà accesso agli studi di terzo ciclo (Dottorato di ricerca e Scuola di specializzazione) e master universitario di secondo livello.
Insegnamenti
Elenco dei docenti
- Andrea Augenti
- Stefano Benazzi
- Pierfrancesco Callieri
- Luigi Canetti
- Maurizio Cattani
- Eleonora Cavallini
- Marino Cavallo
- Salvatore Cosentino
- David Max Victor
- De Maria Sandro
- Anna Chiara Fariselli
- Fiori Cesare
- Tommaso Gnoli
- Gruppioni Giorgio
- Alessandro Iannucci
- Giuseppe Lepore
- Anna Morelli
- Muccioli Federicomaria
- Paolo Ognibene
- Antonio Clemente Domenico Panaino
- Perani Mauro
- Chiara Pizzirani
- Donatella Restani
- Russo Eugenio
- Giuseppe Sassatelli
- Raffaele Savigni
- Giorgio Vespignani
- Villicich Riccardo
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