81546 - ARCHEOLOGIA DELL'INDIA STORICA PREISLAMICA

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Luca Colliva
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-OR/16
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a fornire allo studente gli strumenti critici necessari per muoversi nel complesso campo dell'archeologia dell’India storica preislamica, mediante l'approfondimento di un tema monografico, diverso di anno in anno, affrontato partendo dall'esame diretto delle fonti storiche, letterarie e archeologiche, considerate nella prospettiva critica della ricerca scientifica. Al termine del corso, lo studente, oltre ad aver acquisito le specifiche conoscenze del tema monografico trattato, è in grado di affrontare con senso critico la vasta bibliografia esistente sull'archeologia dell’India storica preislamica e di organizzare con metodologia rigorosa le fonti per una ricerca archeologica.

Contenuti

Il corso affronta un singolo tema dell'archeologia indiana, studiato in una prospettiva monografica di maggiore dettaglio, con un particolare riguardo verso la critica e la metodologia.

Il tema del corso 2022-23 è: "L’evoluzione dell’architettura e dell’iconografia buddhista nell’area centro-settentrionale del Subcontinente indiano".

Il corso intende presentare sinteticamente l’evoluzione dell'architettura e dell’iconografia religiosa di afferenza buddhista nell’area centro-settentrionale del Subcontinente indiano a partire il III sec. a.C., attraverso lo studio critico dei dati archeologici forniti dai grandi scavi dell’Archaeological Survey of India e delle Missioni Archeologiche Italiane in Pakistan e Afghanistan, i cui risultati hanno permesso di meglio inquadrare lo sviluppo religioso dell'area e il ruolo delle comunità buddhiste nella regione.

Il corso prevede l’illustrazione delle principali tipologie architettoniche buddhiste e delle principali scuole di produzione di arte sacra buddhista per proseguire poi con uno studio dei contesti topografici e archeologici delle principali aree sacre conosciute nell’area, con una breve rassegna critica delle interpretazioni proposte sino a oggi, in modo da permettere agli studenti l’acquisizione degli strumenti critici necessari per approfondire la ricerca.

La parte monografica del corso verrà preceduta da alcune lezioni di introduzione alla geografia, alla storia, alla cultura e alle religioni dell’India antica, necessarie a fornire le basi su cui innestare l'approfondimento monografico.

Per una migliore aderenza alla prospettiva metodologica del Corso di studio, alcune ore verranno dedicate alla storia degli studi, al fine di presentare agli studenti i principali attori della ricerca archeologica.

Alcune ore saranno dedicate, inoltre, alla conoscenza dei principali enti preposti alla salvaguardia dei beni culturali nell'area e delle principali collezioni archeologiche locali e internazionali, così da illustrare strategie e problematiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nel subcontinente Indo-Pakistano.

 

Principali argomenti trattati durante il corso:

  • Inquadramento geografico, storico-culturale e religioso dell’India storica preislamica
  • Cenni di storia dell'archeologia indiana: l'Archaeological Survey of India e le principali missioni archeologiche del XX e XXI secolo.
  • Gli enti di tutela del patrimonio archeologico nel subcontinente indiano.
  • Le principali collezioni archeologiche nel subcontinente, in Italia e nel mondo.
  • Cenni di architettura religiosa buddhista: stupa, vihara e monasteri.
  • La scuola di Mathura
  • L’arte del Gandhara
  • Bharhut e Sanci
  • Il sito archeologico di Taxila
  • Architettura religiosa buddhista nella valle dello Swat: Butkara e Saidu Sharif

    Testi/Bibliografia

    Per un’introduzione all’archeologia dell’India storica preislamica:

    M. Taddei, India Antica (Le Grandi Civiltà), Milano, 1972, pp. 1-174.

    C. Lo Muzio & M. Ferrandi (eds), “Buddha”, “Ashoka”, “Menandro”, “Kanishka”, “Gupta”, “Veda”, “Cosmo”, “Buddhismo”, “Jainismo”, “Induismo”, “Brahma”, “Shiva”, “Vishnu”, “Sarasvati”, “Durga”, “Lakshmi”, “Epica”, “Purana”, “Tempio Hindu”, “Stupa”, “Monastero Buddhista”, “Dharma”, “Scritture”, “Lingue”, “Yama”, “Samsara”, “Lomash Rshi”, “Sanchi”, “Taxila”, “Butkara”, “Mathura”. “Ajanta”, “Carta geografica del Subcontinente indiano”, “Cronologia”, “Musei”, “Glossario”, in India. Milano, Electa, 2008, pp. 10-33, 74-80, 86-140, 143-157, 174, 182-184, 212-214, 244-264, 270-280, 374-380.

    Per la parte monografica:

    P. Callieri & A. Filigenzi (eds), Il Maestro di Saidu Sharif, Roma, MNAO, 2002, pp. 19-27, 35-61, 85-140.

    A. Filigenzi, ‘L‘arte del Gandhāra’ e ‘L'area sacra di Butkara I’, in A. Invernizzi (ed.) Sulla via di Alessandro da Seleucia al Gandhāra, Milano, 2007, pp. 229-244.

    AA. VV., “Bharhut”, “GANDHĀRA”, “Mathura, arte di”, “Sanchi” “Stupa” “Swat”, “Taxila”, in Enciclopedia dell’Arte antica, classica e orientale, (compresi i supplementi) reperibili sul sito internet della Treccani (www.treccani.it .)

    A. Filigenzi. “Ananda and Vajrapani: An Inexplicable Absence and a Mysterious Presence in Gandharan Art.”, in P. Brancaccio & K. Behrendt (eds) Gandhãran Buddhism: Archaeology, Art, Texts. Vancouver, 2006, pp. 270–285.


    Per i non frequentati, alla bibliografia già indicata si aggiunge:

    Per un’introduzione all’archeologia dell’India storica preislamica:

    AA. VV., “La regione dell'Indo”, “Swat”, “Gandhara”, “Panjab”, “Bir-kot-ghwandai”, “Butkara”, “Charsada”, “Taxila”, “La pianura gangetica”, “Mathura”, “Bengala”, “Orissa”, “La regione dei Vindhya e il Rajasthan”, “Sanchi”, “Maharashtra e Gujarat”, “Sri Lanka”, “La frontiera Indo-Iranica”, “Bamiyan”, “Fondukistan”, “Hadda”, “Tapa Sardar” in Enciclopedia Archeologica, III. Asia, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 2005. pp. 505-509, 511, 512-514, 516-520, 527-528, 535-536, 539-542, 545-549, 553-554, 556-557, 576-578, 580-582, reperibili anche sul sito internet della Treccani (www.treccani.it .)

    Per la parte monografica:

    C. Pieruccini, "IV. La raffigurazione del Buddha e degli dèi", in L’arte dell’India. Vol.I , Torino, 2020.

    M. Taddei, Arte narrativa tra India e mondo ellenistico, Roma, IsMEO, Conferenze 5, 1993.

    Tuttavia si consiglia caldamente ai non frequentanti di contattare il docente per concordare un programma e una bibliografia specifica.

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    Tra i testi utilizzati dal docente per la preparazione delle lezioni frontali, MA NON RICHIESTI PER L'ESAME ORALE, si segnala:

    Aśvaghoṣa, Le Gesta del Buddha, a cura di A. Passi, Milano, 2000 (1a edizione 1979).

    M. Bussagli, L’arte del Gandhāra. Torino, 1984.

    L. Colliva, ‘The Apsidal temple of Taxila. Traditional hypotheses and new possible interpretations’, in A. Hardy (ed.) The Temple in South Asia, London, 2007, pp. 21-27.

    L. Colliva, ‘The Excavation of the Archaeological Site of Barikot (Bīr-kot-ghwandai) and its Chronological Sequence’, in Journal of Asian Civilizations, 2011, 34/1, pp. 157-91.

    Erdosy, G. ‘Taxila: Political History and Urban Structure’, in M. Taddei & P. Callieri (eds) South Asian Archaeology 1987, Roma, IsIAO, 1990, pp. 657-674.

    J.M. Kenoyer, Ancient Cities of the Indus Valley Civilization, Oxford, 2004 (1a edizione 1998).

    L.M. Olivieri, ‘Outline History of the IsIAO Italian Archaeology Mission in Pakistan (1956-2006)’, East and West, 2006, 56, 1-3, pp. 23-41.

    C. Pieruccini, L’arte dell’India. Vol.I , Torino, 2020.

    M. Taddei, India (Archaeologia Mundi, Enciclopedia Archeologica), Ginevra, 1976.

    M. Taddei, Arte narrativa tra India e mondo ellenistico, Roma, IsMEO, Conferenze 5, 1993.

    La lista sarà aggiornata durante il corso.

    Metodi didattici

    Lezioni frontali con esame diretto e critico della documentazione archeologica e iconografica tramite proiezione di immagini e distribuzione di materiale didattico (quando possibile caricato anche sul sito "Virtuale").

    Scopo del corso è quello di introdurre lo studente alle principali problematiche del tema di ricerca proposto. Si insiste sull'approccio metodologico alla ricerca, al fine di stimolare la riflessione critica da parte dello studente.

     

    Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

    L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente e l'acquisizione di conoscenze di base nel campo dell'archeologia indiana.

    Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problematiche e di saperli collegare tra loro.

    Si valuteranno quindi, oltre alla padronanza dei contenuti, la capacità di sintesi e di analisi dei temi e delle problematiche archeologiche e la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia.

    La piena acquisizione di queste capacità sommata al raggiungimento di un'esauriente comprensione della materia verrà valutata con voti di eccellenza (27-30 con lode).

    Un'acquisizione prevalentemente mnemonica della materia del corso, con espressione verbale e capacità logiche non pienamente soddisfacenti, verrà valutata con voti discreti (24-26).

    Un'acquisizione minima della materia del corso, con espressione verbale e capacità logiche inadeguate, verrà valutata con punteggi di poco al di sopra della sufficienza (18-24).

    L'assenza di un'acquisizione minima della materia del corso abbinata a espressione verbale e capacità logiche inadeguate, sarà considerate insufficienti.

     

    Strumenti a supporto della didattica

    Proiezione di immagini e distribuzione di materiale didattico in pdf, quando possibile anche tramite il sito "Virtuale".

    Orario di ricevimento

    Consulta il sito web di Luca Colliva

    SDGs

    Istruzione di qualità Pace, giustizia e istituzioni forti Partnership per gli obiettivi

    L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.