17270 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Pierluigi Musarò
  • Crediti formativi: 10
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Pierluigi Musarò (Modulo 1) Stefano Spillare (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Sociologia (cod. 8495)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso è incentrato sulle principali dimensioni sociologiche del concetto di cultura e comunicazione, con particolare riferimento al processo di convergenza tecnologica che ridefinisce i confini tra i diversi media nella società globale. Al termine del corso, lo studente sa applicare i principali strumenti teorici e metodologici della sociologia della cultura e della comunicazione alla tematica dell'identità globale e dei conflitti di potere nella società in rete (network society).

Contenuti

Il corso adotta una modalità di organizzazione della didattica che prevede una prima parte in remoto (30 in modalità remota su MS TEAMS) e una seconda in presenza (30 ore) per un numero di studenti corrispondente alla capienza dell’aula definita nel rispetto delle indicazioni dei protocolli di sicurezza. Nel caso la domanda di presenza superi la capienza dell’aula, si organizzeranno dei turni di presenza. A prescindere dalle condizioni sanitarie e dalle specifiche modalità di organizzazione del corso, gli studenti potranno seguire le lezioni dell’intero corso in modalità remota su MS TEAMS.

L'insegnamento di Sociologia dei processi culturali e comunicativi ha come finalità quella di fornire a studenti e studentesse le conoscenze di base circa i cambiamenti strutturali della società sotto l'aspetto dei mutamenti nei valori e modelli di vita da un lato e nelle pratiche comunicative dall'altra.

Nel suo insieme, il corso si propone di fornire i principali strumenti teorici e metodologici utili alla ricerca nell'ambito della sociologia della cultura e della comunicazione, avendo come filo conduttore l'esposizione critica delle principali teorie sociologiche classiche e contemporanee.

Il primo modulo presenta una introduzione alla sociologia dei processi culturali e comunicativi, sotto il profilo teorico, a partire dai classici. Si prenderà in considerazione il rapporto tra cose, norme, valori, credenze e simboli per esplorare il concetto di cultura e la natura dei suoi legami con il mondo sociale, in una prospettiva globale.

Sulla base di questo apparato teorico, nel primo modulo saranno soprattutto approfonditi gli aspetti culturali e simbolici legati al consumo e, in particolare, al consumo di cibo nella sua dimensione socioculturale. Dopo una panoramica su alcuni aspetti generali legati al cibo e alla cultura alimentare nella contemporaneità (introducendo concetti quali “gastro-anomia”, “rischio alimentare”, “comunità e subculture alimentari”, ecc.), il modulo si concentrerà sull’analisi dello sviluppo e del recente successo dei prodotti biologici, introducendo un’analisi del cambiamento della peculiare cultura di consumo relativa a tale tipo di prodotti. Ciò permetterà di mettere in evidenza come i concetti e i paradigmi introdotti dalla sociologia della cultura possano essere utili per investigare e descrivere aspetti legati a settori diversificati come, ad esempio, l’agricoltura, il consumo e, più in generale, le dinamiche economiche del settore alimentare e non.

La seconda parte del corso si focalizzerà sull’innovazione sociale, intesa come un processo socioculturale di apprendimento che coinvolge conoscenze e attori eterogenei. Questo tipo di innovazione nasce con lo scopo di rispondere ad un problema sociale emergente o non risolto (per es.: diseguaglianze sociali, disparità di genere, emergenza abitativa o climatica, integrazione sociale, ecc.) e si trasforma in un’azione collettiva promossa dagli attori locali, sostenendo processi di empowerment e la formazione di nuove relazioni sociali.

A partire da questo quadro di riferimento teorico, verranno analizzate alcune pratiche di innovazione sociale: progetti di rigenerazione urbana che nascono dal basso e che sostengono la filiera corta e l’inclusione sociale, progetti artistici che promuovono nuove forme di cittadinanza per i nuovi arrivati, etc.

Infine, il corso proporrà una riflessione sul diritto alla mobilità come fattore di stratificazione sociale e sui confini come fatto sociale costruito in maniera culturale. Anche analizzando diversi aspetti dell’emergenza covid-19 (le rappresentazioni che di questa ci hanno offerto i media e il rapporto in essere tra sanità, economia e politica), l’ultima parte del corso mira ad analizzare sia il rapporto tra politiche e pratiche che segnano un confine (fisico, simbolico, politico), sia i modi in cui i media contribuiscono a demarcare i confini presenti nella società contemporanea e a definire lo statuto di quanti li attraversano.

Testi/Bibliografia

Il corso si basa sullo studio dei seguenti testi, che costituiranno materia d'esame:

Griswold W., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005

Spillare S. (2020). Sviluppo del comparto biologico ed evoluzione della sua cultura di consumo: un approccio socioculturale al consumer engagement. In: Kodilja R., Qualizza G. (a cura di). Il ritorno dei luoghi. Place of orgin e consumer engagement: nuove mappe per creare valore. ETS, Pisa.

Moralli M., Innovazione sociale. Pratiche e processi per ripensare le comunità. Franco Angeli, Milano, 2019

Musarò P., Confine liquido, in Giordana E. (a cura di), Sconfinate. Terre di Confine e Storie di Frontiera, Rosenberg & Sellier, Torino, 2018, pp. 147 - 157

Musarò P., Pandemia, infodemia, fobocrazia. Quel nemico invisibile che ha spento e riacceso le luci sugli invisibili. Disponibile su: https://openmigration.org/idee/pandemia-infodemia-fobocrazia-quel-nemico-invisibile-che-ha-spento-e-riacceso-le-luci-sugli-invisibili/

 

Solo per chi non avesse una buona base di sociologia, consiglio come lettura propedeutica e/o da farsi durante l’attività formativa:

Jedlowski Paolo, Il mondo in questione, Carocci, Roma, 2009, Cap. 1-7, 10-14.

Giddens A., Sutton P.W., Fondamenti di sociologia, il Mulino, Bologna, 2014, cap. 1-8, 10 e 13.

 


Metodi didattici

Il corso privilegia un approccio basato sulla didattica partecipativa e attiva. La didattica è svolta con lezioni ex cathedra con utilizzo di supporti tecnologici, seminari di approfondimento, incontri di discussione su casi empirici, esercitazioni pratiche, visione e analisi di spezzoni di film, documentari e spot pubblicitari sui temi del corso. La lezione frontale sarà integrata da approfondimenti e da confronti diretti con i problemi e con sperimentazioni innovative. Agli studenti sarà richiesto un ruolo molto attivo, attraverso discussioni in classe, analisi di case studies, lavori di gruppo cooperativi da elaborare fuori dagli orari di lezione e presentare poi in classe.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

I metodi per valutare il livello di preparazione dello studente consistono in un colloquio orale sui testi indicati nella bibliografia del corso volto a testare le capacità dello studente circa l'analisi, la critica e il controllo complessivo della disciplina.

Per gli STUDENTI FREQUENTANTI, la verifica dell'apprendimento consiste in: 1 o 2 prove intermedie (una a metà e/o una a fine corso), discussioni periodiche in classe, eventuali elaborati scritti e/o lavori di gruppo che avranno carattere valutativo e serviranno come strumento di controllo dell'apprendimento individuale rispetto al percorso compiuto in aula.

Il programma di esame è simile a quello dei non frequentanti.

I frequentanti che abbiano raggiunto la sufficienza alle prove intermedie possono registrare il voto (iscrivendosi all'appello e senza necessaria presenza fisica durante la registrazione) oppure decidere di sostenere l'orale su tutto il programma. Chi ha raggiunto la sufficienza in una delle due prove intermedie può sostenere l'orale sulla parte risultata insufficiente o non sostenuta per assenza. Non è possibile rifiutare solo parte del voto.

Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti ed ambiti culturali propri della disciplina. Nello specifico, i criteri adottati per la valutazione dell'apprendimento sono: conoscenza del programma di esame; capacità di sviluppo autonomo delle argomentazioni; capacità di descrivere e illustrare fenomeni, processi istituzionali, dinamiche micro e macro studiate dalla sociologia dei processi culturali e comunicativi; capacità di collocazione empirica delle generalizzazioni teoriche; capacità di affrontare una riflessione di tipo sociologico su aspetti e processi di trasformazione della società contemporanea.

 Si considera superato l'esame solo nel momento in cui tutti i requisiti sono stati soddisfatti.

 

Strumenti a supporto della didattica

Gli strumenti didattici sono di carattere orale e tecnologico e lavoro di gruppo.
Per la preparazione dell'esame, allo studente è richiesta la preparazione dei testiindicati.
Verrà fornita un'ampia bibliografia per coloro che intendono approfondire la materia.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Pierluigi Musarò

Consulta il sito web di Stefano Spillare

SDGs

Sconfiggere la fame Ridurre le disuguaglianze Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.