- Docente: Andrea Rapini
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Lezioni in presenza (totalmente o parzialmente)
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Sociologia e servizio sociale (cod. 8786)
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dal 15/09/2025 al 13/11/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente avrà una conoscenza approfondita delle principali scuole di storia sociale dalla sua origine tra Otto e Novecento fino a oggi su scala internazionale. La padronanza dei problemi affrontati e dei metodi messi a fuoco nel tempo fornirà allo studente una cassetta di attrezzi per la ricerca sociale e la comprensione della società attuale. L’approccio interdisciplinare della storia sociale e il suo rapporto genetico con le scienze sociali aiuteranno lo studente a relativizzare le frontiere tra le discipline, intese come artificiali costruzioni storiche, incoraggiando un’attitudine critica.
Contenuti
Il corso è diviso in due parti.
Nella prima (20h), si risponderà alla seguente domanda: “che cos’è la storia sociale?”. Verrà ripercorso, quindi, il cammino della storia sociale dalla sua formazione tra Otto-Novecento in opposizione alla storia politico-diplomatica fino alle sue più recenti diramazioni. Questa parte del corso spiegherà come la storia sociale sia nata da una progressiva apertura della storia alla sociologia, all’antropologia, all’economia, alla statistica, alla demografia, alla filosofia, alla letteratura e sia cresciuta attraverso la contaminazione disciplinare. Si affronteranno le principali scuole, il rapporto con la teoria critica e le pratiche di ricerca. Tra i temi presentati:
- Les Annales (M. Bloch, L. Febvre, F. Braudel, R. Chartier, B. Lepetit). Storia strutturale, della mentalità e delle rappresentazioni.
- La storia sociale inglese (E. Hobsbawm, E. Thompson, History Horkshop Journal). La Labour history.
- Michel Foucault: la storia delle “istituzioni totali” (carcere, ospedale psichiatrico), la storia dei marginali, la storia dei saperi.
- I Cultural Studies (S. Hall) e Gramsci lo studio della “razza”, la cultura e lo “stile” delle classi subalterne.
- La microstoria, le scale di analisi, la rivalutazione dell’agency, la norma e il valore euristico dell’anomalia (C. Ginzburg, G. Levi, E. Grendi, J. Revel).
- Pierre Bourdieu e la Socio-Histoire (A. Sayad, C. Charle, G. Noiriel): il superamento dell’opposizione tra ricerca “qualitativa” e “quantitativa”.
- Post colonial, Global History, decoloniale.
- Razza, genere e classe. L’intersezionalità: problemi aperti.
Nella seconda parte (10h) il corso prenderà la forma di un laboratorio sull’esposizione La menzogna della razza del 1994.
Testi/Bibliografia
I materiali per gli studenti frequentanti saranno comunicati a lezione.
I testi per i non frequentanti:
Carlotta Sorba, Federico Mazzini, La svolta culturale. Come è cambiata la pratica storiografica, Laterza, Roma-Bari, 2021 (capitoli: 1, 3, 4, 5)
Marco Santoro, Pierre Bourdieu in pratica. Guida all'uso di un'opera sociologica, il Mulino, Bologna, 2025.
I seguenti articoli:
Marc Bloch, La nomenclatura, in Apologia della storia o il mestiere di storico, Einaudi, Torino, 1968, pp. 136-160 (reperibile su virtuale).
Fernand Braudel, La lunga durata, in Scritti sulla storia Mondadori, Milano, 1980, pp. 57-92 (reperibile su virtuale).
Edward P. Thompson, Rivoluzione industriale e classe operaia, Mondadori, Milano, 1969 (Introduzione e Primo capitolo. Soci illimitati. Reperibile su virtuale).
Stuart Hall, Whose Heritage? Un-settling 'The Heritage', Re-imagining the Post-nation, in Whose Heritage? Challenging Race and Identity in Stuart Hall’s Post-nation Britain, Edited By Susan L.T. Ashley, Degna Stone, Routledge, London 2023, pp. 13-25 (reperibile su virtuale).
Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 2014 (Paragrafi: I corpi docili; L’arte delle ripartizioni; Il controllo dell’attività; La sorveglianza gerarchica; La sanzione normalizzatrice; L’esame; Panoptismo).
Carlo Ginzburg, Microstoria: due o tre cose che so di lei, in Quaderni storici, agosto 1994, vol. 29, n. 86 (2), pp. 511-539 (reperibile su virtuale).
Metodi didattici
L’insegnamento è erogato mediante lezioni frontali in presenza che sono svolte con l’ausilio di mezzi audiovisivi (presentazioni in Power Point, filmati). Esso prevede inoltre la formazione di gruppi di lavoro, la lettura di documenti, l’esposizione da parte degli studenti di materiali didattici, la partecipazione di ospiti esterni, uscite didattiche in città, la realizzazione di interviste. L’insegnamento è erogato in italiano. La frequenza è obbligatoria e sarà accertata tramite firme. È necessario partecipare almeno al 75% delle lezioni per risultare frequentanti. I non frequentanti prepareranno l’esame su un programma ad hoc.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Per gli studenti frequentanti, la verifica avverrà durante il corso attraverso la partecipazione alle attività proposte dal docente: lettura di documenti, articoli, brani di libri, presentazioni pubbliche e lavori di ricerca.
Per gli studenti non frequentanti, la verifica consisterà in un esame orale sotto forma di colloquio individuale della durata di circa 25 minuti, durante il quale al/alla candidato/a verranno solitamente rivolte tre domande sull’intero programma. La preparazione sarà considerata soddisfacente (con voto espresso in trentesimi) in base alla chiarezza dell’esposizione, alla correttezza del linguaggio, all’uso appropriato della terminologia e alla capacità di argomentazione critica.
Strumenti a supporto della didattica
mezzi audiovisivi, presentazioni in Power Point, filmati, passeggiate didattiche
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Andrea Rapini