- Docente: Caterina Piccione
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 6737)
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dal 13/11/2025 al 19/12/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo/la studente/ssa: - acquisisce strumenti critici e metodologici di base per lo studio di opere e autori legati in senso interdisciplinare alle filosofie del teatro e alle teorie della rappresentazione, in contesto interculturale; - acquisisce conoscenze avanzate sulle principali prospettive storiografiche, critiche ed estetiche degli studi teatrali nel panorama internazionale contemporaneo, anche grazie all’analisi e alla discussione collettiva di opere paradigmaticamente passibili di una lettura filosofica; - arriva a possedere un quadro completo delle estetiche e delle teorie del teatro il cui ambito di applicazione comprende sia spettacoli del passato, sia azioni performative contemporanee. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo/la studente/studentessa strumenti filosofico-estetici che permettono di iscrivere le pratiche sceniche del passato e del presente in un quadro di senso ampio e consapevole, come tappe di una storia della cultura scenica polifonica, segnata da continuità di sistema e cambi di paradigma.
Contenuti
Essere e non essere. Per una filosofia dell’attore
Il corso si aprirà con una riflessione su alcune idee filosofiche fondamentali nella grammatica simbolica dell’evento del teatro, ovvero spazio, tempo, corpo e voce. Tali concetti verranno associati a esperienze teatrali corrispondenti (non in forma di illustrazioni o esempi, ma come momenti scenici di per sé pieni di senso) e appartenenti a differenti epoche storiche e culturali.
Nella seconda parte del corso il focus si sposterà sull’attore e sulla complessa relazione tra persona e personaggio. Per indagare questa relazione, si rifletterà sulla mimesi come processo di immedesimazione e, al contempo, di imitazione. Per ancorare queste teorizzazioni a pratiche specifiche, verrà letto e analizzato il Paradosso sull’attore di Diderot, contestualizzando quest’opera nel Settecento teatrale francese.
Testi/Bibliografia
Programma per studenti frequentanti
- F. Perrelli, Poetiche e teorie del teatro, Carocci, Roma 2018 (capitoli indicati a lezione);
- Paradossi settecenteschi. La figura dell’attore nel secolo dei lumi, a cura di M. Accornero, K. Angioletti, M. Bertolini, C. Guaita, E. Oggionni, Milano, Edizioni Universitarie di Lettere, Economia, Diritto, 2010 (capitoli indicati a lezione);
- D. Diderot, Paradosso sull’attore, Inschibboleth, Roma 2022, comprese la Prefazione di Andrea Tagliapietra e il Saggio introduttivo di Valentina Sperotto;
- Dispensa composta da estratti da opere analizzate durante il corso e articoli scientifici open access;
- Esercizi di scrittura svolti in classe;
- Appunti presi a lezione.
Programma per studenti non frequentanti
- F. Perrelli, Poetiche e teorie del teatro, Carocci, Roma 2018;
- D. Diderot, Paradosso sull’attore, Inschibboleth, Roma 2022, comprese la Prefazione di Andrea Tagliapietra e il Saggio introduttivo di Valentina Sperotto;
- Nella dispensa disponibile su Virtuale, studiare i due articoli scientifici della docente open access: C. Piccione, Un pantin merveilleux. L’attore di Diderot come figura dell’eccedenza, in “Il castello di Elsinore”, n. 87, 2022; C. Piccione, Come Macbeth si lava le mani. La concezione diderotiana del movimento fra i primi scritti di estetica teatrale e i Salons, in “Itinera. Rivista di storia e teoria delle arti”, numero Diderot: space and movement, 22, 2021;
Inoltre, si dovrà scegliere un testo tra i seguenti (per una contestualizzazione del teatro settecentesco):
- Paradossi settecenteschi. La figura dell’attore nel secolo dei lumi, a cura di M. Accornero, K. Angioletti, M. Bertolini, C. Guaita, E. Oggionni, Edizioni Universitarie di Lettere, Economia, Diritto, Milano 2010;
- Il teatro dell’Illuminismo, a cura di A. Calzolari, “Quaderni di teatro”, Rivista trimestrale del Teatro Regionale Toscano, Vallecchi, Firenze 1981;
- R. Tessari, Teatro e spettacolo nel Settecento, Laterza, Bari 2018;
- M. Mazzocut-Mis, La forma della passione. Linguaggi narrativi e gestuali del Settecento francese, Mondadori, Milano 2014;
Infine, si dovrà scegliere un testo tra i seguenti (per una problematizzazione del rapporto tra filosofia e teatro):
- Filosofie sull’attore, a cura di K. Angioletti, Edizioni Universitarie di Lettere, Economia, Diritto, Milano 2013;
- J.-L. Nancy, Corpo teatro, Cronopio, Napoli 2010;
- M. Foucault, Utopie Eterotopie, Cronopio, Napoli 2006;
- J. Rancière, Lo spettatore emancipato, DeriveApprodi, Bologna 2018;
- F. Perrelli, Filosofie moderne del dramma antico, Edizioni di Pagina, Bari 2019;
- C. Sini, Le arti dinamiche. Filosofia e pedagogia, in Figure dell’enciclopedia filosofica, libro sesto, JacaBook, Milano 2004;
- A. Attisani, Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesi, Accademia University Press, Torino 2020;
- A. Tagliapietra, Il lettore e lo spettatore. Filosofia di due metafore dell’esistenza, Donzelli, Roma 2024.
Metodi didattici
Il corso si articola in lezioni frontali. Verranno analizzati insieme alcuni estratti da opere drammatiche e filosofiche. Verrà sollecitata la partecipazione attiva degli studenti frequentanti attraverso discussioni in aula. Le lezioni ospiteranno talvolta incontri con artisti e studiosi su temi vicini a quelli trattati nel corso.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova finale consisterà in un colloquio orale che verterà sugli argomenti svolti a lezione e sui testi in bibliografia nel caso dei frequentanti; i non frequentanti, invece, si limiteranno ai volumi indicati in bibliografia. Il colloquio comporta un voto in trentesimi (non un’idoneità). Non sono previsti ulteriori elaborati da consegnare prima del colloquio orale di esame. Una frequenza attiva alle lezioni costituisce un fattore rilevante nel processo di apprendimento, perciò influirà anche nella valutazione finale.
Verranno considerati, ai fini della valutazione, il livello di apprendimento delle conoscenze, la capacità di analisi e di sintesi, la visione organica (e non la ripetizione meccanica) dei temi affrontati, la padronanza lessicale ed espressiva, l’originalità nella rielaborazione critica dei contenuti.
Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
Strumenti a supporto della didattica
Lezioni frontali corredate da strumenti video, audiovisivi, materiale iconografico, fonti testuali.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Caterina Piccione