B8090 - GEOGRAFIA ECONOMICA CRITICA (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Timothy Raeymaekers
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-GGR/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso fornisce i principali riferimenti teorici per l'analisi dei processi economici nel mondo contemporaneo, con particolare riferimento allo spazio geoeconomico della globalizzazione. Al termine del corso lo/la studente/essa conosce e sa analizzare, alle diverse scale geografiche, le relazioni tra le scelte economiche e la gestione del territorio.

Contenuti

Il corso si concentra sulla geografia economica critica contemporanea, con particolare riferimento allo spazio economico della globalizzazione e della divisione spaziale del lavoro. I principali argomenti sono: l'economia relazionale, le reti di produzione e le catene di valore.

Testi/Bibliografia

SESSIONI 1-4: INTRODUZIONE

TESTI PRINCIPALI:

Celata, F. (209) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli: capitolo 1

Conti, S. (1989) Geografia economica: teorie e logica della rappresentazione spaziale dell’economia, Torini: UTET

TESTI SUPPLEMENTARI

Barnes, T.J. et al. (2012) The Wiley-Blackwell Companion to Economic geography, Malden: Wiley-Blackwell: introduction

Coe, N.M. (2020) Economic Geography: a contemporary introduction, Wiley Blackwell:

Clark, G. et al. (2018) The New Oxford handbook of economic geography, Oxford, Oxford University Press: introduction

Yeung , H.W. (2005) «Rethinking relational economic geography,» Transactions of the Insititute of British Geographers, 30,/1: 37–51.

SESSIONI 5-6: SVILUPPO ASSIMETRICO

TESTI PRINCIPALI:

Vanolo, A. (2010) Geografia economica del sistema-mondo: Territori e reti nello scenario globale, UTET: capitolo 2, 3, 5

Corrado, A. et al. (2018) Introduzione. Per un’analisi critica delle filiere e dei sistemi agroalimentari in Italia, in: Meridiana. 93: 9-26

TESTI SUPPLEMENTARI

Celata, F. (209) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli: capitolo 2

Harvey, D. (2007) Breve storia del neoliberismo, Milano: Il saggiatore.

Harvey, D. (2018) Geografie del dominio: capitalismo e produzione dello spazio, Verona: Ombre Corte.

Harvey, D. (1985) The urbanization of capital, Baltimore: John Hopkins University Press.

Perrotta, D. (2016) Ghetti, broker e imperi del cibo. La filiera agro-industriale del pomodoro nel Sud Italia, Cartografie Sociali, 1/1: 261-288

Mezzadra, S. (2020) S/confinamenti globali. Spazi politici e spazi del capitale, in: Figure del potere. Saggi in onore di Carlo Galli, Bologna: il Mulino: 119 - 132

SESSIONE 7-8: MERCIFICAZIONE

TESTI PRINCIPALI

Celata, F. (209) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli: capitolo 6

http://www.followthethings.com [http://www.followthethings.com/]

TESTO SUPPLEMENTARE

Appadurai, A. (2011) La vita sociale delle cose: una prospettiva culturale sulle merci di scambio, Milano: Melthemi: capitolo 1-2

Tsing, A.L. (2009) (2009) Supply Chains and the Human Condition, in: Rethinking Marxism, 21/2, pp. 148-176.

SESSIONE 9-10: GLOBAL PRODUCTION NETWORKS

TESTI PRINCIPALI

Vanolo, A. (2010) Geografia economica del sistema-mondo: Territori e reti nello scenario globale, UTET: CAPITOLO 4

Celata, F. (209) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli: capitolo 2-4

TESTI SUPPLEMENTARI

Allen, J. (2009) Three spaces of power: territory, networks, plus a topological twist in the tale of domination and authority, Journal of Power, 2:2, 197-212

Cainelli, G. E Iacobucci, D. (2005) I gruppi d'impresa e le nuove forme organizzative del capitalismo locale italiano, L'Iindustria 2/2005, aprile-giugno: 237-256

Coe, N. And Hess, M. (2012) The Geographies of Production, in: Barnes et al., ed. The Wiley-Blackwell Companion to Economic Geography, Malden: Wily-Blackwell.

Cox, K.R (1998) Spaces of dependence, spaces of engagement and the politics of scale, or: looking for local politics, in: Political Geography, 17/1, pp. 1-23.

De Marchi, V. et al., eds. (2018) Local Clusters in Global Value Chains: Linking Actors and Territories Through Manufacturing and Innovation, London: Routledge

Gereffi, Gary, John Humphrey & Timothy Sturgeon (2005) The governance of global value chains, Review of International Political Economy, 12:1, 78-104

Swyngedouw , E. ( 1997) Neither global nor local: ‘Glocalization’ and the politics of scale . In K. Cox (ed), Spaces of Globalization: Reasserting the Power of the Local. Guilford Press , New York , pp. 137–166.

SESSIONE 11-12: GLOBAL VALUE CHAINS

TESTI PRINCIPALI

Vanolo, A. (2010) Geografia economica del sistema-mondo: Territori e reti nello scenario globale, UTET: CAPITOLO 5-6

Celata, F. (209) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli: capitoli 2

TESTI SUPPLEMENTARI

Bair J., Werner M, (2011) Commodity chains and the uneven geographies of global capitalism: a disarticulations perspective, in: Environment and Planning A 43: 988–997

De Marchi, V. et al., eds. (2018) Local Clusters in Global Value Chains: Linking Actors and Territories Through Manufacturing and Innovation, London: Routledge

Castells, M. (1996) The rise of the network society, Malden, M.A.: Blackwell: chapter 3.

SESSIONE 13-14: VERSO UN COMPROMESSO

TESTI PRINCIPALI

De Marchi, V. et al., eds. (2018) Local Clusters in Global Value Chains: Linking Actors and Territories Through Manufacturing and Innovation, London: Routledge

Jessop, Bob, Brenner, Neil, and Martin Jones. 2008. ‘Theorizing sociospatial relations’. Environment and Planning D: Society and Space 26/3: 389-401.

SESSIONE 15: LABORATORIO DI SCRITTURA

TESTO PRINCIPALE

Bruce Berg, Qualitative research methods for the social sciences, Boston (Mass.): Pearson education, 2004: chapters 2 (pagine 24-25) e 12

Metodi didattici

Il corso prevede un approccio dinamico e riflessivo che comprende delle letture congiunte, testi scritti e discussioni collettivi in classe.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per i studenti non frequentanti, il corso verrà valutato nel modo seguente:

Due saggi brevi: 70%

Esame orale: 30%

l'iscrizione per l'esame orale si effettua su AlmaEsami.

Per l'esame vanno studiate tutti i testi principiali (si veda bibliografia) più le seguenti monografie:

Celata, F. (2009) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli

Vanolo, A. (2010) Geografia economica del sistema-mondo: Territori e reti nello scenario globale, TORINO: UTET

Harvey, D. (2007) Breve storia del neoliberismo, Milano: Il saggiatore.

Harvey, D. (2018) Geografie del dominio: capitalismo e produzione dello spazio, Verona: Ombre Corte.

Ogni saggio (min 1000-mass. 1500 parole) è composto dalle seguenti parti: (1) una introduzione che dettaglia la domanda di ricerca e l'affermazione della tesi (risposta ipotetica), (2) un corpo del testo in cui affronti la domanda punto per punto in modo concettuale (cioè affrontando i principali concetti ed evocando brevemente uno o più esempi); (3) una conclusione che ricollega l’argomentazione alla domanda iniziale; (4) una bibliografia che contiene un minimo di 3 riferimenti ai testi utilizzati e selezionati dalla letteratura del corso.

Il limite delle parole include l'introduzione più eventuale note ma esclude la bibliografia

Domande guida per il primo saggio (scegliere una):

1. Qual è la differenza tra l’economia geografica e la geografia economica?
2. In quali modi la geografia economica cerca di superare la nozione dell’economia come una sfera autonoma governata da una logica a sé stante?
3. Spiega attraverso un esempio come la geografia dell’economia è il prodotto di distribuzioni spaziali irregolari

Domande guida per il secondo saggio (scegliere una, oppure una scelta personale):


1. Perché e in quale modo la scala geografica influisci sull’organizzazione produttiva? Spiega con l’aiuto di un esempio

2. Spiega, con l’aiuto di uno o più esempi, l’importanza geografica delle istituzioni e della governance nell’organizzazione economica delle imprese

3. Quale potrebbe essere una strategie spaziale efficace di decrescita? Spiega attraverso un esempio concreto.

I SAGGI DEVONE ESSSRE MANDATI ALL'INDIRIZZO ELETTRONICO DELL'INSEGNANTE NON OLTRE 5 GIORNI LAVORATIVI PRIMA DELL'APPELLO PER L'ESAME ORALE IN MICROSOFT WORD O UN ALTRO PROGRAMMA DI SCRITTURA (NON PDF) NELLA MODALITÀ SEGUENTE: Cognome_saggio 1 / cognome_saggio 2

I SAGGI CHE NON RISPETTANO I CRITERI SARANNO RIFIUTATI

Per i studenti frequentanti, il corso verrà valutato nel modo seguente:

due saggi brevi: 70%

esame orale: 30%

Per l'esame orale vanno studiate tutti i testi principiali (si veda bibliografia) più la seguenti monografia: Celata, F. (2009) Spazi di produzione: una prospettiva relazionale, Torino: Giappichelli

Per le indicazione dei saggi si veda sopra 

Le sessioni d'esame per tutti gli studenti sono programmate nei seguenti mesi dell'anno accademico:

- Maggio

- Giugno

- Luglio

- Novembre

- Dicembre

- Gennaio

Le date precise degli esami saranno comunicate sulla piattaforma AlmaEsami.

Strumenti a supporto della didattica

Le presentazioni powerpoint utilizzate durante le lezioni frontali verranno messe a disposizione tra i materiali didattici ma non sono considerate materiale da esame.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile ( https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Timothy Raeymaekers