B4957 - SCIENZE, CORPI, AMBIENTE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Paolo Savoia
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 6805)

Conoscenze e abilità da conseguire

Questo insegnamento intende offrire gli strumenti per analizzare le relazioni storiche tra paesaggi naturali, infrastrutture tecniche e corpi umani e animali, e dei saperi scientifici che mediano queste relazioni. Accanto a una riflessione storico-teorica di ampio respiro sulle categorie che nel presente consentono di pensare queste relazioni, questo insegnamento propone anche di analizzare casi storici specifici nel dettaglio, favorendo così un montaggio di prospettive tra una scala globale e una scala locale. Obiettivi specifici includono: la storia delle modificazioni dei paesaggi tra politica, scienze e cambiamento climatico; la storia dei saperi, scientifici e contadini, legati alla trasformazione delle sostanze edibili; la storia delle relazioni tra aree urbane e aree naturali dal punto di vista della salute del corpo; la storia dei rapporti tra turismo e scienze; la storia delle rappresentazioni della natura in una prospettiva di genere; lo sviluppo di capacità di ricerca in biblioteche e archivi.

Contenuti

LE ALPI: STORIA, SAPERI, ECOLOGIA POLITICA

Nel suo grande libro sul Mediterraneo (1949) Fernand Braudel scriveva: «Il viaggiatore, ieri, restava soprattutto il prigioniero delle pianure, dei giardini, delle rive abbaglianti, della vita abbondante del mare... Lo storico è un po' come quel viaggiatore. Indugia nella pianura, lo scenario ove agiscono i potenti del giorno, e non pare per nulla curioso di inoltrarsi nelle alte e vicine montagne. Parecchi, certamente, sarebbero stupiti di scoprirle, non avendo mai lasciato le città e i loro archivi. Eppure, come non vedere questi ingombranti attori della storia, queste montagne povere, selvagge, ma dove l'uomo cresce come una pianta vivace, e sempre semideserte, perché l'uomo le abbandona senza posa?»

Riprendendo i suggerimenti dello storico francese, il corso intreccia la storia dei saperi con la storia ambientale per offrire una serie di punti di osservazione sulle Alpi (con qualche incursione in altre catene montuose) all'interno delle vicende della storia europea dall'età moderna a quella contemporanea. Alternando la lettura della letteratura secondaria con alcuni fonti primarie, il corso intende soffermarsi in particolare su questi punti: 

la storia dei rapporti tra saperi scientifici e saperi popolari

la costruzione culturale delle Alpi

l'intreccio tra storia materiale e storia dei discorsi, tra storia della natura e storia degli umani

le modalità con cui l'esperienza alpina ha contribuito a modellare le identità di genere

lo sfruttamento (economico, turistico, ecc.) dell'ambiente alpino e le relative resistenze

il «ruolo concettuale della Alpi come spazio dell'utopia e delle alternative al corso principale della civiltà Europea» (Jon Mathieu).

Infine, approfondiremo il caso del disastro del Vajont (1963).

 

Il corso inizierà il 9 febbraio 2026 con il seguente orario: Lunedì e martedì e mercoledì ore 11-13 (Lunedì e martedì Aula IV, Via Zamboni 38; mercoledì Aula C, Via Centotrecento).

 

Testi/Bibliografia

PARTE 1

• Jon Mathieu, The Alps. An Environmental History (Polity Press, 2019)

• Marco Armiero, Le montagne della patria. Natura e Nazione nella storia d'Italia (secoli XIX e XX) (Einaudi, 2013) [capp. I, III, IV, V]

• Tina Merlin, Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont (Cierre, 2001)

 


PARTE 2

2.1. Saperi e poteri delle montagne

• Kathleen Kete, The Alpine Enlightenment. Horace-Bénédict de Saussure and Nature's Sensorium (The University of Chicago Press, 2024)

• Franco Brevini, L'invenzione della natura selvaggia (Bollati Boringhieri, 2013) 

• Bernard Debarbieux and Gilles Rudaz, The Mountain. A Political History from the Enlightenment to the Present (The University of Chicago Press, 2015) [ed. or. Les faiseurs de montagne (CNRS Éditions, 2010)]

• Marc Landry, Mountain Battery. The Alps, Water, and Power in the Fossil Fuel Age (Stanford University Press, 2025)

• AA.VV., Disastri e comunità alpine. Storia e antropologia della catastrofe (Incontri per lo studio dei territori alpini, 2019

• Pierpaolo Viazzo, Comunità alpine. Ambiente, popolazione, struttura sociale nelle Alpi dal XVI secolo a oggi (Carocci, 2001)

• Massimo Centini, L'uomo selvatico. Dalla creatura silvestre dei miti alpini allo Yeti nepalese (Mondadori, 1992)

• Alberto Conte (a cura di), Le Alpi. dalla riscoperta alla conquista. Scienziati, alpinisti e l'Accademia delle Scienze di Torino nell'Ottocento (Il Mulino, 2014) 

• AA.VV., L'homme et l'animal sauvage/Mensch und Wildtiere, "Histoire des Alpes", anno 2010/numero 15

• Riccardo Rao, Il tempo dei lupi. Storia e luoghi di un animale favoloso (UTET, 2018)

• Zoe Lauri, The Nature of the Risorgimento. Science, Environment, and Nation-Building in Nineteenth-Century Italy (Mimesis, 2025)


2.2. Modernità e montagna

Peter H. Hansen, The Summits of Modern Man. Mountaneering after the Enlightenment (Harvard University Press, 2013) 

Andrew Denning, Skiing into Modernity. A Cultural and Environmental History (University of California Press, 2015)

• Andrea Zannini, Controstoria dell'alpinismo (Laterza, 2024)

• Alessandro Pastore, Alpinismo e storia d'Italia. Dall'Unità alla Resistenza (Il Mulino, 2003)

• Simona Boscani Leoni, Sarah Baumgartner, Meike Knittel, (ed.), Connecting Territories. Exploring People and Nature, 1700–1850 (Brill, 2022)

• Clare A. Roche, The Ascent of Women: How Female Mountaineers Explored the Alps 1850-1900 (University of Birkbeck, tesi di dottorato, 2015)

• John R. Mcneill, The Mountains of the Mediterranean. An Environmental History (Cambridge University Press, 1992)

• Fergus Fleming, Killing Dragons. The Conquest of the Alps (Granta Books, 2001)

• Fiammetta Balestracci, Pietro Causarano, a cura di, Al confine delle Alpi. Culture, valori sociali e orizzonti nazionali fra mondo tedesco e italiano (secoli XIX-XX) (Franco Angeli, 2018)

 

2.3 Turismo, crisi e cambiamenti climatici

• Maurizio Dematteis, Michele Nardelli, Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa (DeriveApprodi, 2022) 

• Marco Albino Ferrari, Assalto alle Alpi (Einaudi, 2023)

• Marco Ferrari, Elisa Pasquali, Andrea Bagnato (ed.), A Moving Border. Alpine cartographies of climate change (Columbia University Press, 2018)

• Eric G. E. Zuelow, Kevin J. James (ed.), The Oxford Handbook of Tourism History (Oxford University Press, 2022) [selezione di capitoli]

• Annibale Salsa (a cura di), Viaggio alle Alpi. Alle origini del turismo alpino (Museo della Montagna, 2005)

• Luciano Maffi, Martino Lorenzo Fagnani, Disability and Tourism in Nineteenth- and Twentieth-Century Italy (Routledge, 2021)

• Alberto Di Monte, Sentieri proletari. Storia dell'Associazione Proletaria Escursionisti (Mursia, 2015)

• AA.VV., Tourisme et changements culturels/Tourismus und kultureller Wandel, "Histoire des Alpes", anno 2004/numero 9

• Alessandro De Rossi, La costruzione delle Alpi. Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914) (Donzelli, 2020)

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali.

Durante le (nove o dieci) lezioni saranno discussi testi e fonti che verranno di volta in volta inseriti in bibliografia per chi volesse approfondire. Per incoraggiare la discussione, ogni lezione si concluderà con uno spazio dedicato a richieste di approfondimento e commenti. Sarà disponibile in anticipo il calendario delle lezioni. Un incontro sarà dedicato alla visione e alla discussione del cortometraggio The Last Skiers con l'autrice, Veronica Ciceri. 

La seconda parte del corso (i restanti incontri) verrà dedicata alle presentazioni (di uno tra i testi a scelta nella parte 2) di studenti, studentesse e studentə, possibilmente di gruppo. Le date delle presentazioni e i contenuti verranno stabiliti durante i primissimi incontri.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Colloquio orale (sulla parte 1) e presentazione durante il corso.

Compatibilmente con i numeri e i tempi, nella seconda parte del corso studenti, studentesse e studentə potranno scegliere un testo da presentare a lezione – individualmente o in gruppo seguendo nodi tematici coerenti – con il supporto di slide, a partire da una rosa di proposte del docente (che potrà anche essere ampliata sulla base delle proposte che arriveranno, in accordo col docente). Le slide verranno condivise con tutt* i frequentant* 24 ore prima della data della presentazione, così da rendere la discussione in aula più vivace. Questa presentazione costituirà parte della valutazione.

In alternativa alla presentazione in aula, studenti, studentesse e studentə frequentanti potranno scegliere di scrivere una recensione di uno dei testi a scelta di massimo 1500 parole (alcune informazioni sulle recensioni si trovano nelle slide dell'intro al corso), da consegnare almeno 24 ore prima della data dell'esame orale.

Tutti i posti disponibili nel calendario delle presentazioni devono comunque essere riempiti, così da non avere buchi.

I non frequentanti, oltre a tutti i testi della parte prima, dovranno leggere uno dei testi proposti nella parte seconda del programma, da discutere all'esame orale.

La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di valutare le competenze e le capacità critiche e metodologiche maturate dall* student* a partire dai testi in programma. Il raggiungimento da parte dell* student* di una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, congiunta alla loro rielaborazione critica, e alla padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni sufficienti o poco più che sufficienti (18-22). Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati non potranno che essere valutati negativamente.

 

Appelli d'esame

 Nel corso dell’a.a. 2025/26 sono previsti appelli nei seguenti mesi: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, settembre.

 

Persone con disabilità e DSA
Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni alla pagina http://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti 

Si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo. Gli eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Savoia