95672 - NATURA, CULTURE, TECNOLOGIE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

This course focuses on the interactions between nature, cultures, and technologies from a cross-disciplinary and long-term perspective. At the end of the course the students will have: – conducted an in-depth exploration of historical cases and contemporary data; – learned to assess the sources and use the critical tools to address these themes independently.

Contenuti

Culturanatura

Dal mito del progresso alla realtà dell'Antropocene

 Questo insegnamento è di impostazione seminariale, inizia il 17 settembre e si svolge il mercoledì, giovedì, venerdì ore 9-11.

Domanda guida: Chi siamo, oltre la dicotomia cultura-natura? Questo sarà il punto di partenza dei nostri scambi, perché dalla risposta che ci daremo dipenderà il modo in cui affronteremo la crisi climatica, sociale e geopolitica in atto.

Il corso invita ad assumere una prospettiva storica e insieme evoluzionistica, adottando come punto di vista privilegiato quello del sistema Terra – o Gaia – nella formulazione di James Lovelock (1919–1922) e Lynn Margulis (1938–2011). Anche di tecnologia discuteremo in prospettiva sia storica sia di tempo profondo, perché le tecnologie che abbiamo prodotto sono entrate in sinergia con il sistema Terra, e per orientarci in questa nuova dimensione servono consapevolezze e strumenti per i quali non bastano né le scienze naturali né quelle sociali: servono tutte, e non sono mai abbastanza.

Obiettivo di questo approccio è un doppio posizionamento: di specie tra le specie in contesto e di soggetti che concepiscono scienza e tecnologia come pratiche e culture che mediano tra ciò che chiamiamo natura e la politica. Per questo il corso partirà dalla discussione di Antropocene. Ci chiederemo: a fronte della reazione negativa della comunità scientifica (v. per es. in Science, 2024 e nature, 2024), perché la International Commission on Stratigraphy, attraverso la sua Subcommission on Quaternary Stratigraphy, ha respinto il riconoscimento formale dell’Antropocene come nuova epoca geologica? Dal punto di vista delle scienze sociali e umanistiche, richiameremo invece come Antropocene - entrato nell'uso in tutte le lingue - può essere usato come alternativo ai concetti di  ‘moderno’ e ‘modernità’ per superare o, meglio, ignorare il confine tra naturale e sociale (Latour, 2019). 

Sarà dunque in riferimento a contesti dove le scienze naturali e sociali dialogano alla pari, che posizionarci come specie tra le altre ci consentirà  di (ri)conoscere la rete – ambientale, tecnologica, sociale – di cui siamo snodi, o grafi, nella nostra nuova dimensione anche digitale. Significa essere consapevoli che ogni nostro gesto ha un impatto su quella rete e per questo dobbiamo praticare la cultura del limite e rifiutare quella del dominio, come molte autrici (almeno da Shelley, 1818, come vedremo) e scienziati (da G.P. Marsh, 1864, a oggi) ci hanno invitato a fare. Significa ridurre il consumo di risorse e, allo stesso tempo, abbassare i toni del dibattito. Significa accettare che, a questo punto, l’unico obiettivo possibile è adattarci all’Antropocene, rallentandolo attraverso una transizione alle energie rinnovabili e – allo stesso tempo – a relazioni più giuste e paritarie tra specie (animali e vegetali), tra umanità e tecnologie (v. Latour, Love your monsters), come tra generi, classi, culture e popolazioni umane diverse del pianeta.

Il nostro obiettivo nell’argomentare questi temi sarà concreto: sviluppare forme di resilienza capaci anche di sostenere pratiche di attivismo ambientale-sociale. Per questo avremo ospiti esperte-i che combinano professione e impegno.

Indagheremo questi temi con un approccio che integra scienze naturali e sociali, tipico degli science studies – o studi su scienza, tecnologia e società (STS) – che sarà introdotto nelle prime lezioni. Gli STS promuovono collaborazioni interdisciplinari tra saperi scientifici, storici, tecnologici e filosofici, e sostengono pratiche e politiche meno autoreferenziali.

La proposta è di praticare culture libere da conformismi educativi e dai confini tra saperi, così come autonome dalle gerarchie tra approcci accademici e comunicativi, occidentali e non. L’errore e la banalità conformista si nascondono ovunque. Per questo alcune lezioni saranno dedicate alla storia, alle forme e alle funzioni della divulgazione scientifica tra Otto e Novecento e i testi in programma sono di specialiste che si sono confrontate – nelle scienze naturali (Condemi, Savatier, 2019) e in quelle sociali di approccio STS (Crawford 2012; Govoni, Belcastro, Bonoli, Guerzoni 2024)– con la sfida di comunicare anche a un pubblico non accademico. 

Classici di riferimento:

 
- Mary Shelley, Frankenstein; or, The Modern Prometheus, 1818, disponibile qui. In traduzione si trovano moltissime edizioni: quella al momento riconosciuta tra le migliori è di Silvia Castoldi (Rizzoli).

- Charles R. Darwin, On the Origin of Species by Means of Natural Selection, Murray, London, 1859, disponibile qui. In italiano si consiglia l'ed. Rizzoli, 2009 (trad., introd. e cura di G. Pancaldi), unica trad. della 1a edizione di The Origin, successivamente corretta da Darwin.

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MOLTO IMPORTANTE

In caso di tosse, raffreddore, mal di gola o altri sintomi (anche lievi) chi frequenta le lezioni (di questo come di altri corsi)  indosserà una mascherina fpp2 o superiore. Grazie!

Testi/Bibliografia

Scienze filosofiche:

1. Moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli e saggi che saranno caricati in piattaforma “Virtuale”, incluso B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-81.

2. Bruno Latour, Essere di questa Terra. Guerra e pace ai tempi dei conflitti ecologici, a cura di Nicola Manghi, Torino, Rosenberg & Sellier, 2019, Introduzione e 3 capitoli a scelta.

3.  Silvana Condemi e François Savatier, Noi siamo Sapiens. Alla ricerca delle nostre origini, Torino, Bollati Boringhieri, 2019 (1° ed. orig. 2018).

4. Kate Crawford, Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA, il Mulino, Bologna, 2021 (1a ed. orig. 2021). 

5. P. Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024.

Biodiversità e Evoluzione e Didattica e Comunicazione delle Scienze naturali:

1. Moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli e saggi che saranno caricati in piattaforma “Virtuale”, incluso B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-81.

2. Silvana Condemi e François Savatier, Noi siamo Sapiens. Alla ricerca delle nostre origini, Torino, Bollati Boringhieri, 2019 (1° ed. orig. 2018).

3. Kate Crawford, Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA, il Mulino, Bologna, 2021, capitoli 1 e 2, Epilogo + altri due capitoli a scelta.

4. P. Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024.

N.B.: Il programma è lo stesso per frequentanti, non frequentanti e per chi in mobilità Erasmus. 


Metodi didattici

Questo insegnamento aderisce al programma di Didattica digitale innovativa (DDI). Saranno caricati in piattaforma Virtuale materiali e documenti di varia natura. Le lezioni saranno registrate e rese disponibili con un link da Virtuale (le registrazioni restano disponibili per l'intero anno accademico). Chi ascolterà le lezioni in differita, potrà inviare le proprie domande e/o osservazioni via forum (Virtuale).

Come accennato, questo insegnamento si svolgerà con approccio interdisciplinare e in forma in larga misura seminariale, anche in dialogo con:

- (24 settembre) ing. Andrea Bottazzi, dirigente Tper con una formazione anche filosofica e nelle scienze sociali, che discuterà con noi del 'caso Bologna': sviluppo ecologico del trasporto elettrico urbano, smart cities e approcci STS in azienda. Sarà l'occasione anche per parlare di possibili sbocchi professionali.

- (26 settembre) Lucia Tedesco, laureata in Scienze filosofiche sul caso del petrolchimico di Marghera e attualmente dottoranda presso l'Università di Torino e la Fondazione Bruno Kessler (Trento). Con Lucia discuteremo anche di come affrontare la tesi magistrale e muoversi per eventualmente proseguire gli studi oltre la magistrale.

- (2 ottobre) prof. Alessandra Bonoli, per discutere di transizione energetica, dibattito sull'uso dell'energia nucleare, piano verde urbano di Bologna.

Anche attraverso gli scambi con le e gli ospiti, questo insegnamento mira a sostenere l'autonomia nei processi educativi, le pratiche di autovalutazione e collaborazione tra pari e con la docente. Per quanto possibile proveremo a eludere l’approccio tradizionale in tre fasi: lezione frontale, apprendimento autonomo, verifica. Cercheremo di adottare almeno in parte pratiche come il cosiddetto ‘cooperative learning'. Obiettivi: facilitazione dei processi di approfondimento e comunicazione di quanto discusso in aula e studiato autonomamente; allenamento al lavoro di gruppo; contenimento della competitività e dell’ansia da prestazione a favore della soluzione comune di dubbi e problemi. Con questi obiettivi organizzeremo attività tra pari che sono parte fondamentale di questo insegnamento.

Chi frequenta presenterà in aula – singolarmente, in coppia o gruppo – uno dei testi in programma, oppure approfondirà un tema attinente all’insegnamento e concordato con la docente, che terrà ampiamente conto di queste attività nella valutazione finale.

Chi frequenta potrà (se vuole) partecipare a una prova scritta da caricare in Virtuale alla fine delle lezioni e entro 7 giorni dalla fine del corso. Seguendo una traccia, si tratterà di argomentare in modo personale – anche a partire dai propri appunti e usando le risorse in rete, correttamente citate – quanto discusso a lezione e esposto nelle relazioni a cura dei gruppi. Anche di questa prova si terrà ampiamente conto ai fini della valutazione finale.

Chi non potrà seguire le lezioni si atterrà semplicemente allo studio dei testi in bibliografia e in piattaforma. Come già scritto, per costoro saranno messe a disposizione le registrazioni delle lezioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Quanti appelli e quando

 L'Università di Bologna prevede "non meno di sei appelli l’anno" che per questo insegnamento si svolgono: uno a settembre (prima dell’inizio delle lezioni); due a gennaio (dopo la conclusione dei miei corsi, che terminano a fine  dicembre); uno in maggio, uno in giugno, uno in luglio.

Com'è organizzato il colloquio d'esame

 A partire da un tema a scelta, il dialogo si snoda attorno a tre/quattro domande sui materiali indicati nella sezione “Testi/Bibliografia” e dura circa 20 minuti.

Se durante il corso hai partecipato ad attività in aula ed extra, i risultati ottenuti – che restano validi nel tempo – saranno ampiamente valorizzati nella valutazione finale.

Ulteriori informazioni sullo svolgimento dell'esame sono a disposizione in piattaforma Virtuale.

Criteri di valutazione

 E' indispensabile la conoscenza di tutti i testi in programma, ma soprattutto la capacità di argomentare in modo personale, chiaro e coerente quanto studiato e (per chi frequenta) discusso a lezione. L'obiettivo è valorizzare come hai studiato e con quali obiettivi.

Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.

Persone con DSA o disabilità (temporanee o permanenti) sono invitate a contattare per tempo il personale dell’ufficio di Ateneo responsabile: sarà loro cura proporre eventuali adattamenti ai fini dell'esame, che dovranno poi essermi sottoposti per l'approvazione (all'indirizzo p.govoni@unibo.it) con un anticipo di 15 giorni. Grazie per la collaborazione.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint; piattaforma e-learning.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni

SDGs

Ridurre le disuguaglianze Consumo e produzione responsabili Lotta contro il cambiamento climatico La vita sulla terra

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.