- Docente: Maura Savini
- Crediti formativi: 12
- SSD: ICAR/14
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Architettura-ingegneria (cod. 5695)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce gli strumenti teorici e operativi propri della composizione architettonica applicati alle diverse scale di intervento, dall'architettura alla composizione urbana, al rapporto fra architettura e paesaggio.
Contenuti
Il lavoro di progetto si fonda su una tradizione di studi che vede la pratica strettamente interrelata alla riflessione teorica. L’obiettivo è considerare il tema dell’invenzione del progetto di architettura nelle sue relazioni con la costruzione della città e del territorio, svelando l’ordine sotteso all’evidenza delle forme.
I luoghi e le architetture, realizzate o soltanto ideate, sono considerati come i termini entro cui si definisce il radicamento dell’architettura, lo spazio inteso come scenario della costante reinvenzione in cui vecchio e nuovo sono parte di una medesima rielaborazione.
Il lavoro che il laboratorio si propone ha come oggetto la definizione del progetto di architettura in rapporto alla costruzione dello spazio “urbano”; se si considera l’architettura come scienza caratterizzata da un suo definito corpus disciplinare, e perciò la si intende come processo di conoscenza dei fatti, ne deriva che la forma coincide con il risultato di questo processo di conoscenza, oltre a essere soluzione adeguata alle esigenze che ne hanno reso necessaria la realizzazione.
Il progetto quindi si formalizza in questa sua dimensione tecnico-pratica, che comporta l’analisi dei modi con cui nel tempo si sono prodotte risposte a questioni determinate - dando luogo a soluzioni tipiche - e che si stacca dalla sua dimensione storica proprio in quanto tralascia i significati che via via si sono associati alle forme.
Il rapporto che nel progetto si istituisce con la tradizione dell’architettura e con i tipi edilizi in cui si è fissata stabilmente una risposta costruttiva adeguata al problema posto, costituirà dunque il campo di azione privilegiato del lavoro progettuale.
Il progetto prevede il riassetto di un sito urbano a destinazione mista: il laboratorio affronterà l’insieme delle questioni che si presentano al progetto urbano ogni volta che le dinamiche di trasformazione della città ne richiedono un riassetto complessivo.
Il rapporto tra insediamento e disegno “urbano”, e tra quest’ultimo e i suoi elementi costitutivi, definisce il sistema di rapporti logici con cui il nuovo progetto sarà chiamato a confrontarsi.
Una volta di più, l’ipotesi di trasformazione intende determinare il progetto secondo linee strutturali volte a definirlo come parte di un’ipotesi di costruzione che riguarda la città e l’insieme dei suoi elementi costitutivi in rapporto al territorio; il progetto potrà in tal modo misurarsi con la lettura concreta dell’architettura del sito in cui va a disporsi, confrontandosi con le peculiarità dei diversi elementi naturali e costruiti, ma al tempo stesso con il carattere chiarissimo della struttura del territorio storicamente costruito, dunque con la trama insediativa, cioè con il concatenamento tra fatti a scala diversa, che lega la forma della “casa” alla divisione e all’occupazione del suolo, al carattere dei tracciati e alla varietà dei vuoti in rapporto alla edificazione.
Il progetto, rivolgendosi a un’esperienza già avviata, guarda alle architetture realizzate con l’intento di cogliere nessi già fissati, guarda alle diverse parti urbane o ai diversi elementi costruiti nella città misurandoli con quanto già ideato e realizzato: così facendo sarà possibile reimmettere lo spazio costruito e i modi della sua edificazione dentro il progetto architettonico.
La necessaria ri-formalizzazione che tale rapporto richiede, induce l’approfondimento del rapporto tra nuova ipotesi e città consolidata, tra vecchio e nuovo: cioè a dire, il problema coincide, una volta ancora, con la necessità di ragionare sulla trasformazione dei “fatti urbani” riflettendo sulla loro natura, sui loro caratteri specifici, cosicché comprendere e fare architettura siano di nuovo indissolubilmente legati in un unico procedimento.
Testi/Bibliografia
Progetti per Pavia, a cura di Rosaldo Bonicalzi. Milano: Libreria Clup, 2003.
Focillon, Henry. Vita delle forme. Milano: Minuziano, 1945 (Torino: Einaudi, 2002);
*Grassi, Giorgio. Scritti scelti 1965 -1999. Milano: F. Angeli, 2000, in particolare i testi seguenti:
*Architettura e razionalismo, pp.39-63
*Il formalismo nell’architettura moderna, pp.176-182
*Risposta a tre domande sulla monumentalità, pp.224-225
*Questioni di progettazione, pp.226-233
*Architettura lingua morta 1, pp.239-248
Grassi, Giorgio. Una vita da architetto. Milano: F. Angeli, 2008;
Hilberseimer, Ludwig. Architettura a Berlino degli anni ‘20, Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli, 1981);
* Hilberseimer, Ludwig. Mies van der Rohe. Milano: Clup 1984 (Milano: CittàStudi, 1993);
Lévi-Strauss, Claude. Tristi tropici. Milano: Il Saggiatore, 1960 (Milano: Il Saggiatore 2015);
* Loos, Adolf. Parole nel vuoto. Milano: Adelphi, 1972 (Milano: Adelphi 2014);
*Martí Arís, Carlos. Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura. Milano: CittàStudi, 1990 (Milano: CittàStudi, 1993);
Pracchi, Attilio. Il tetto e le stelle. Osservazioni sulla casa tradizionale e le fiabe. Bologna: Ogni uomo è tutti gli uomini, 2015;
Rogers, Ernesto Nathan. Esperienza dell’architettura. Torino: G. Einaudi 1958 (Milano: Skira 1997);
Rossi, Aldo. Autobiografia scientifica. Parma: Pratiche, 1990 (Milano: Il Saggiatore, 2009);
* Rossi, Aldo. Scritti scelti sull’architettura e la città 1956-1972, a cura di Rosaldo Bonicalzi. Milano: Clup, 1978 (Macerata: Quodlibet, 2012), in particolare gli scritti seguenti:
∗ Considerazioni sulla morfologia urbana e la tipologia edilizia, pp.195-210
∗ Tipologia, manualistica e architettura, pp.277-288
∗ L’architettura della ragione come architettura di tendenza, pp.345-352
∗ Architettura e città: passato e presente, pp.439-445
Savini, Maura. La fondazione architettonica della campagna. Uno studio sulla pianura bolognese, Bologna: L’Artiere Edizionitalia, 1999;
La città interrotta, a cura di Maura Savini et al., Bologna: Renoedizioni, 2010;
* Tessenow, Heinrich. Osservazioni elementari sul costruire. Milano: F. Angeli, 1979 (Milano: F. Angeli, 2016);
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento del corso.
Gli studenti sono tenuti a leggere tutti i testi e scritti contrassegnati da un asterisco e almeno un testo aggiuntivo a scelta tra gli altri riferimenti bibliografici.
Metodi didattici
Il lavoro didattico del laboratorio presuppone una struttura basata sul confronto che si istituisce nel progetto tra teoria, ipotesi costruttiva, elementi tecnici e disegno. La messa a punto del progetto sarà incentrata sulla discussione costante con i diversi gruppi di lavoro e attraverso momenti di discussione comuni all’intero laboratorio riguardanti sia le questioni teoriche relative alla composizione architettonica, sia le scelte progettuali, intese come fatti inscindibili dal fare architettura.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L’ esame verterà sulla discussione delle scelte operate dal progetto riguardo le principali questioni teoriche e progettuali individuate e affrontate.
La valutazione sarà incentrata sulla logica delle scelte progettuali messe a punto rispetto al problema progettuale posto e in relazione alla consapevolezza e all’approfondimento teorico dimostrati; analogamente riguarderà l’adeguatezza della soluzione ideata sia nei confronti del peculiare luogo di progetto, sia riguardo l’ipotesi più generale cui necessariamente deve riferirsi.
La valutazione terrà in conto il grado di autonomia dimostrato durante lo svolgimento del laboratorio nell’approfondimento teorico e nell’elaborazione del progetto, oltre alla partecipazione alle discussioni ai vari livelli; del progetto (comprensivo della relazione) sarà considerato il livello di elaborazione raggiunto oltre alle modalità di rappresentazione, intese come strumento logicamente coerente al progetto e ai suoi caratteri.
Strumenti a supporto della didattica
Gli studenti utilizzeranno strumenti per il disegno digitale, anche per la modellazione 3d (in alternativa a quest'ultima si potranno mettere a punto modelli fisici).
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Maura Savini
SDGs

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.