- Docente: Matteo Casari
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)
Valido anche per Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia (cod. 6683)
Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 6737)
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dal 08/04/2026 al 20/05/2026
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze sulle origini e gli sviluppi dei principali modelli asiatici di teatro-danza; - sa contestualizzare tali modelli all’'interno di un'appropriata cornice storico-antropologica riferendoli anche ai rapporti e agli scambi tra le tradizioni teatrali orientali e occidentali; - acquisisce strumenti metodologici per orientarsi nella ricerca e interpretazione delle fonti orali e scritte sui principali generi di teatro in Asia.
Contenuti
I teatri dell’India: dal Nātyaśāstra al performer in scena
Il corso sarà dedicato alle tradizioni teatrali dell’India. Sulla scorta della recente traduzione italiana del Nātyaśāstra – fondamentale e fondante trattato che postula le origini mitologiche del teatro indiano inserendole in una costellazione ricchissima di riferimenti estetici, etici, filosofici, religiosi, antropologici e tecnici – che ha reso accessibile un inestimabile sapere teatrale, lo sguardo sarà portato sui principali generi di teatro-danza sviluppatisi in India. Particolare attenzione sarà data al ruolo, alle tecniche e al training del performer, alla centralità del suo corpo nel suscitare interesse, emozione e coinvolgimento. Attenzione sarà data anche al rapporto dei generi di tradizione con la contemporaneità.
Testi/Bibliografia
-Bharata, Nātyaśāstra. L’arte del teatro indiano, versione di Adya Rangacharya, Bulzoni, Roma, 2024 (solo pp. 23-164; 187-190; 213-217; 295-299; 329-353; 423-458; 473-537).
-Daniele Cuneo e Elisa Ganser, Pensare l’attore. Le fonti sanscrite, Unicopli, Milano, 2024.
-Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).
Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:
-Azzaroni Giovanni, Sguardi sul corpo tra Oriente e Occidente. Studi di antropologia filosofica, Bologna, CLUEB, 2019.
- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.
- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Myanmar – Thailandia – Laos – Kampuchea – Viêt Nam, vol. II, CLUEB, Bologna, 2000, solo pp. 273-388.
- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.
- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.
- Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.
- Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.
- Casari Matteo, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.
- Casari Matteo e Elena Cervellati, a cura di, Butō. Prospettive europee e sguardi dal Giappone. Omaggio o Ōno Kazuo, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 6, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download [http://amsacta.unibo.it/4352/] )
- Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download [http://amsacta.unibo.it/4303/] ).
- Centonze Katja, ed., Avant-gardes in Japan. Anniversary of Futurism and Butō: Performing Arts and Cultural Practices between Contemporariness and Tradition, Cafoscarina, Venezia, 2010, solo pp. 27-171.
- Alessandra Consonni, a cura di, ‘Cham yig, CLUEB, Bologna, 2008.
- Covito Carmen, Sadayakko, la Duse del Giappone. Cronache della prima tournée giapponese in Italia (1902), CLUEB, Bologna, 2023.
- Cuneo Daniele, Ganser Elisa, Pensare l’attore. Le fonti sanscrite, Unicopli, Milano, 2024.
- Margherita De Giorgi, "To be renewed again". Esperienze di butō in Europa: Yvonne pouget, Imre Thormann e Xavier Le Roy, in Arti della Performance: orizonti e culture, n. 2, 2012, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna, solo pp.1-183 (free download [http://amsacta.unibo.it/3565/] ).
- Guidi Alessandro, Lo Yueji. Il pensiero musicale nelle Cina antica, CLUEB, Bologna, 2005.
- Morotti Fabio, Teatro e danza in Cambogia, Editoria&Spettacolo, Riano, 2010.
- Nandikeshvara, Abhinayadarpaṇa, trad. it. di Pietro Chierichetti, Alfredo Ferrero Editore, Torino, 2010.
- Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.
- Ruperti Bonaventura, Storia del teatro giapponese. Dall’Ottocento al Duemila, Marsilio, Venezia, 2016.
- Scholz-Cionca Stanca e Balme Christofer, Nō Theatre Transversal, iudicium, München, 2008.
- Toscano Cinzia, Il teatro dei robot. La meccanica delle emozioni nel Robot-Human Theatre di Hirata Oriza, CLUEB, Bologna, 2019.
- Umali A., Umewaka N.; Casari M, eds, Nō Theater and Cultural Diplomacy. With a Glimpse into Philippine Practices, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 11, 2018, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download http://amsacta.unibo.it/6034/ )
- Zeami Motokiyo, Il segreto del teatro nō, Adelphi, Milano, 1987 (o successive edizioni).
Metodi didattici
L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L’esame di profitto finale è orale. Durante l’esame lo studente è chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili connessioni.
L’esame terrà conto anche della proprietà e della congruità dell'espressione linguistica:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
Strumenti a supporto della didattica
Proiezione di filmati su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso. Incontri con esperti e artisti.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Matteo Casari