- Docente: Giovanni Bellucci
- Crediti formativi: 6
- SSD: ICAR/18
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Design del prodotto industriale (cod. 8182)
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dal 15/09/2025 al 15/12/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce la Storia della cultura progettuale alla scala delloggetto e, in chiave storica e critica, le principali tematiche della cultura progettuale legata alla produzione di oggetti, in un arco cronologico che dalla metà del secolo scorso si spinge fino alloggi, con particolare attenzione alle relazioni con la storia delle tecniche connesse al progetto, con la storia dellarchitettura contemporanea e i suoi linguaggi, con la storia dellarte.
Contenuti
Introduzione al corso - Da Storia del disegno industriale I a Storia del disegno industriale II
Dopo la Bauhaus tra Europa e Stati Uniti _ la migrazione di architetti e designer europei verso l’America, l’Asia e l’Africa; la disseminazione delle idee moderne nel mondo e la contaminazione con la cultura locale. La nascita delle nuove scuole di design e architettura nel mondo
Contributo ed eredità dei grandi maestri del Novecento _ Walter Gropius e l’industria tedesca; Ludwig Mies van der Rohe e la scelta elitaria; Le Corbusier e la meccanizzazione della città, dell’architettura e del design; Frank Lloyd Wright e il gesamkunstwerk.
Gli Stati Uniti tra Ottocento e Novecento _ il processo di meccanizzazione e industrializzazione negli Stati Uniti della prima metà del XIX secolo; Henry Ford e l’evoluzione del taylorismo in fordismo; la fase Art Deco e la grande crisi del 1929; l’International Style e lo Streamline; l’ergonomia, l’antropometria e il concetto di confort; design di guerra; Case Study Houses; Raymond Loewy e Henry Dreyfuss; il design di Charles e Ray Eames, Eero Saarinen e Harry Bertoia.
La nascita del design italiano. Dalle origini alle post avanguardie _ il contributo delle esposizioni: le Triennali di Monza e Milano; Giovanni Caproni e l’aeronautica; la Fiat e lo stabilimento Lingotto; Luciano Baldessari e le prime opere di Gio Ponti designer.
Dall’auto del popolo all’industria automobilistica post bellica in Europa e negli Stati Uniti _ la Francia e la Citroën; Volkswagen e Porsche in Germania; l’Italia: il passaggio dalla Fiat Topolino alla 500 e le sperimentazioni industriali e di design; l’Italia e le due ruote: vespa VS Lambretta; Saab, Mini e altri esempi europei; l’automobile negli Stati Uniti: Buick, Cadillac e Borax.
Il design in Scandinavia _ la produzione e il design fino all’esposizione di Stoccolma del 1930; il design in Svezia prima e dopo Erik Gunnar Asplund; l’Ergonomi Design Group; la Danimarca e le lampade di Poul Henningsen; il contributo di Hans Wegner; Arne Jacobsen e Verner Panton; la Norvegia e le opere di Jacob Jacobsen e il design organico.
Il design in Finlandia _ Alvar Aalto e il rapporto tra architettura e design; il contributo di Kaj Franck, Timo Sarpaneva, Eero Arnio e Tapio Wirkkala.
Il design italiano dagli anni del boom al nuovo millennio _ il dibattito sulla ricostruzione e il ruolo dell’architetto-designer; i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni; Gio Ponti tra gli anni Cinquanta e Sessanta; la scuola milanese: Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, Ettore Sottsass, Marco Zanuso, Enzo Mari, Joe Colombo e Bruno Munari; la ricerca dello studio De Pas-D’Urbino-Lomazzi; l’architettura e il design di Franco Albini e Carlo Mollino; Superstudio e Archizoom; Alchymia e Memphis; Italy the New Domestic Landscape.
Le aziende e il design _ Olivetti VS IBM: dalla macchina da scrivere al personal computer; la Artek di Alvar Aalto; Ikea dalla Svezia al mondo; il caso Braun in Germania; Corporate Image; la funzione strategica del packaging; la pubblicità attraverso l’editoria: Domus, Stile, Stile Industria e Art & Architecture.
Il design europeo del Secondo Novecento _ l’attività dell’Indipendent Group in Inghilterra in rapporto al Neo Brutalismo; Jean Prouvè dall’officina alla casa; la Scuola di Ulm in Germania; l’hi-tech e il green-design.
Design del XXI secolo _ il design e la grafica degli anni 2000; le archistar alla prova del design: Norman Foster, Santiago Calatrava, Zaha Hadid, Philippe Stark, Marc Newson, Karim Rashid, Ron Arad e Toyo Ito.
Testi/Bibliografia
Renato De Fusco, Storia del design, Laterza, Roma-Bari 1985
Charlotte Fiell, Peter Fiell, Design del XX° secolo, Taschen, Köln 2001
Domitilla Dardi, Vanni Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019
Metodi didattici
Il corso si sviluppa attraverso lezioni frontali con prevalente proiezioni di immagini e in quota minore di video. Per ogni lezione, oltre alla bibliografia di riferimento, saranno segnalati ulteriori spunti di riferimento (articoli, saggi e volumi).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L’esame consiste in un colloquio orale sul programma svolto e nella discussione relativa all’esercitazione annuale. Saranno prese in considerazione le capacità di esposizione secondo un vocabolario appropriato, di fare riferimento alla bibliografia proposta oltre la capacità di collegare criticamente gli argomenti del programma.
L’esercitazione annuale di gruppo è incentrata sull’approfondimento storico-critico di un'azienda o una linea di produzione - design scelta dal gruppo di studenti (2 massimo 3) e da concordare preventivamente con la docenza. I contenuti nell'ambito del tema scelto potranno approfondire liberamente un particolare prodotto, un designer, una tecnica produttiva o un materiale.
Strumenti a supporto della didattica
Tutti i materiali del corso saranno disponibili sulla piattaforma "virtuale.unibo".
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Giovanni Bellucci
SDGs




L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.