73328 - LABORATORIO DI SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE IN PREVENZIONE E CURA EDUCATIVA DEL DISAGIO SOCIALE II (G.B)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Claudia Bregli
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

Quanto il concetto di piacere è presente nell'assunzione di una sostanza o nell'agire un comportamento compulsivo? A fare la differenza tra rischio e piacere, spesso, è il rapporto che si instaura con le sostanze nella discriminazione tra uso, abuso e dipendenza.

L’intento di questo laboratorio è quello di trasmettere il concetto di prossimità inteso come approccio relazionale essenziale che porta con se un ribaltamento del paradigma che prevedeva una posizione attendista del servizio basato sulla teoria “se non c’è domanda non c’è motivazione”. Gli interventi di prossimità, invece, non attendono che gli utenti “bussino alla porta del servizio” ma li raggiungono la dove sono i loro bisogni; li cercano e li incontrano nei luoghi, negli orari, e nelle modalità più coerenti alle loro abitudine e routine quotidiane.

L’educatore di frontiera, o di prossimità, investe quindi in una “anticipazione della domanda”, cercando di tenere insieme la dimensione relazionale e l’aiuto concreto.

Testi/Bibliografia

"Atlante delle dipendenze" di Leopoldo Grosso e Francesca Rascazzo, Edizioni GruppoAbele, 2014

Castelli V., "Ragionare con i piedi… saperi e pratiche del lavoro di strada", Franco Angeli, Milano, 2007

Meringolo P., Zuffa G., "Droghe e riduzione del danno, un approccio di psicologia di comunità", Edizioni Unicopli, Milano, 2000

Sergio Tramma, "L'educatore imperfetto. Senso e complessità del lavoro educativo", Carocci, 2018

Metodi didattici

L’impostazione metodologica del laboratorio tenderà a privilegiare una continua alternanza fra momenti di formazione in aula, analisi dei casi ed esercitazioni pratiche.

Il metodo di lavoro sarà caratterizzato da un taglio operativo, utilizzando le tecniche attive di formazione, quali casi reali, supporti audiovisivi, apporti di esperienze maturate, al fine di garantire un possibile livello di trasferibilità di quanto illustrato in aula a situazioni di lavoro.

Verrà richiesta la partecipazione attiva da parte degli/delle studenti/studentesse.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il laboratorio prevede la discussione di un progetto di prevenzione/prossimità/riduzione del danno da parte de* partecipant*.

Non è previsto voto in trentesimi, bensì l'ottenimento di una idoneità o meno.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Claudia Bregli