- Docente: Maria Luisa Parisi
- Crediti formativi: 2
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e chirurgia (cod. 8415)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso, lo studente acquisisce gli strumenti teorico-metodologici per considerare adeguatamente le dinamiche socio-culturali iscritte nellesperienza di malattia e nelle forme di cura. Partendo dalla considerazione che il processo di traduzione di segni di malessere in sintomi di malattia è mediato da quadri di riferimento culturale, non tenere conto della prospettiva del paziente significa correre il rischio di non comprendere il significato della sua esperienza e di ostacolare la sua partecipazione nel processo terapeutico. Queste tematiche emergono come centrali non solo nel caso di pazienti stranieri, il cui contesto culturale può essere molto differente da quello del personale medico-sanitario, ma in ogni esperienza di malattia. Attraverso strumenti consolidati da tempo su questi temi si può produrre una migliore efficienza dei servizi erogati (riducendo il drop out, la non-compliance e gli ostacoli all'accesso) e una maggiore efficacia terapeutica (promuovendo così la salute della popolazione). In particolare, lo studente ha conoscenza di: - plasmazione culturale dell'esperienza di malattia; - comunicazione medico-paziente; - impatto dei processi socio-economici nella produzione dei fattori di rischio e delle patologie; - implementazione di modelli per rendere operative queste istanze nel contesto dell'incontro medico-paziente e nella più generale promozione della sua salute.
Testi/Bibliografia
Pizza G. (2005), Antropologia Medica. Saperi, pratiche e politiche del corpo, Carocci, Roma (pp. 29-106; 169-183).
Quaranta I. (2012), La trasformazione dell’esperienza. Antropologia e processi di cura, Antropologia e Teatro, 3 (2012), pp. 1 – 31.
Ong A. (2018), Da rifugiati a cittadini, in Allovio S. et al (a cura di), Antropologia culturale. I temi fondamentali. Raffaello Cortina, pp. 290-301.
Marabello S., Parisi M.L. (2018), Divenire madri e HIV: Saperi, senso del tempo e soglie corporee, in Giuffrè M. (a cura di), Essere madri oggi tra biologia e cultura. Etnografie della maternità nell'Italia contemporanea, Pacini, Pisa, 2018, pp. 101-132.
Di Girolamo C., Martino A. (2015), Le disuguaglianze in salute: spunti per una riflessione teorica, in Emerson E. Merhy, Stefanini S., Martino A. (a cura di), Problematizzando epistemologie in salute collettiva: saperi dalla cooperazione Brasile e Italia. Rede Unida, Porto Alegre-Bologna, 2015, pp. 15-34.
Gli studenti non frequentanti potranno inoltre consultare i seguenti materiali:
Ciannameo A. (2015) Corpo, malattia e cura in una prospettiva di salute globale, in Emerson E. Merhy, Angelo Stefanini, Ardigò Martino (a cura) Problematizzando epistemologie in salute collettiva: saperi dalla cooperazione Brasile e Italia, Rede Unida, Porto Alegre-Bologna, 2015, pp. 103-126.
Good B. (1999) Come la medicina costruisce i propri oggetti, in Good Byron, Narrare la malattia, 1999, Edizioni di Comunità, Torino pp. 101-135.
Kleinman A, Kleinman J., La sofferenza e la sua trasformazione professionale: verso un'etnografia dell'esperienza interpersonale, in Quaranta I. (a cura di), Antropologia medica. I testi fondamentali, Raffaello Cortina, Milano, 2006, pp. 199-234
Farmer P., Sofferenza e violenza strutturale. Diritti sociali ed economici nell'era globale, in Quaranta I. (a cura di), Antropologia medica. I testi fondamentali, Raffaello Cortina, Milano, 2006, pp. 265-302
Metodi didattici
lezione frontale, spazi di confronto e partecipazione attiva
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
verifica scritta finale con domande a risposta multipla
Strumenti a supporto della didattica
materiali cinematografici e audiovisivi, connessione a internet
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Maria Luisa Parisi
SDGs



L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.