- Docente: Daniele Vicoli
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/16
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)
Conoscenze e abilità da conseguire
Oggetto del corso è la disciplina che regola il processo minorile (d.P.R. n. 488 del 1988) e quello agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001); di qui, l’articolazione in due distinti moduli.
Si tratta di sistemi processuali sussidiari rispetto al modello ordinario, le cui forme sono previste dal codice di procedura penale. A fungere da comune denominatore della materia sono i tratti di specialità che qualificano la figura dell’imputato: in un caso, un soggetto all’epoca della commissione del reato minorenne; nell’altro, una persona giuridica chiamata a rispondere di un illecito amministrativo dipendente da reato.
Da questa premessa deriva, per entrambi i sistemi considerati, un’analoga impostazione dello schema normativo: ad una generale clausola di rinvio che rende applicabili, in quanto compatibili, le disposizioni codicistiche segue una disciplina a carattere speciale, modulata sulle peculiarità di ciascuno dei due riti.
Le conoscenze da conseguire rispecchiano il quadro sopra descritto, nell’ottica di completare ed approfondire lo studio del processo penale. In questo senso, l’analisi sarà concentrata su quei meccanismi che caratterizzano, in termini derogatori, il processo minorile e quello agli enti. Tale chiave di lettura, nel combinare regole codicistiche ed eccezioni alle stesse, mira a sviluppare le capacità di analisi e di ragionamento giuridico, anche mediante l’esame di casi pratici al centro di significative pronunce giurisprudenziali.
Contenuti
Modulo A – Il processo minorile (d.P.R. n. 448 del 1988)
L’evoluzione e i connotati fondamentali della legislazione sul processo minorile.
Gli organi della giurisdizione minorile e i loro ausiliari.
La clausola di rinvio alle disposizioni del codice di procedura penale.
La centralità delle esigenze educative del minorenne.
Le indagini preliminari. I provvedimenti limitativi della libertà personale: l’arresto in flagranza e il fermo; le misure cautelari (in particolare, la tipologia e i presupposti applicativi).
L’udienza preliminare. Le forme speciali di definizione del processo (il perdono giudiziale; l’irrilevanza del fatto; la “messa alla prova”).
Il giudizio dibattimentale.
Le impugnazioni.
Modulo B – Il processo agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001)
Dal principio societas delinquere non potest alla responsabilità amministrativa dipendente da reato delle persone giuridiche: fonti normative e tratti generali.
L’ambito applicativo del d. lgs. n. 231 del 2001. Il problema degli enti pubblici economici.
Breve inquadramento dei presupposti ai quali è subordinata la responsabilità dell’ente: i c.d. reati presupposto; i requisiti oggettivi (i concetti di interesse e vantaggio); i requisiti soggettivi (la distinzione tra soggetti apicali e sottoposti); la prova liberatoria (cenni sui modelli di organizzazione).
L’articolazione delle sanzioni, con specifico riferimento a quelle interdittive e alla confisca.
Il processo penale come sede di accertamento della responsabilità dell’ente: le ragioni della scelta.
La disciplina processuale ‒ Parte statica
I rapporti tra la clausola di rinvio alle disposizioni codicistiche e la disciplina a carattere speciale.
Il principio di autonomia della responsabilità dell’ente.
I problemi legati alla rappresentanza dell’ente nel processo e le connesse questioni di natura probatoria: l’incompatibilità con l’ufficio di testimone.
Le misure cautelari: i presupposti applicativi; il procedimento di applicazione; i criteri di scelta delle misure; le vicende successive all’applicazione.
La disciplina processuale – Parte dinamica
La fase delle indagini preliminari: dall’annotazione dell’illecito amministrativo nel relativo registro alle determinazioni del pubblico ministero.
L’udienza preliminare e i procedimenti speciali.
La fase dibattimentale: le implicazioni legate alla distribuzione dell’onere della prova ed alle regole di giudizio.
Le impugnazioni.
Testi/Bibliografia
Modulo A – Il processo minorile (d.P.R. n. 448 del 1988)
F. Della Casa, Processo penale minorile, in G. Conso-V. Grevi, Compendio di procedura penale, 8ª ed., Cedam, Padova, 2016, p. 1073-1098.
E’ indispensabile la consultazione, nel testo aggiornato, del d.P.R. n. 448 del 1988.
Modulo B – Il processo agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001)
A Giarda, Procedimento di accertamento della «responsabilità amministrativa degli enti», in G. Conso-V. Grevi, Compendio di procedura penale, 8ª ed., Cedam, Padova, 2016, p. 1149-1177.
E’ indispensabile la consultazione, nel testo aggiornato, del d. lgs. n. 231 del 2001.
Per entrambi i moduli, in relazione ai temi oggetto di approfondimento, verranno indicate specifiche fonti bibliografiche (articoli e note a sentenza) e pronunce giurisprudenziali.
Metodi didattici
Le lezioni saranno dedicate all’analisi ragionata delle disposizioni normative, muovendo dai principi generali di riferimento per arrivare alle questioni interpretative che emergono sul piano applicativo. Specifico risalto verrà dato all’esame di casi giurisprudenziali, secondo un metodo incentrato sull’individuazione dei problemi e delle relative soluzioni.
In quest’ottica, la parte manualistica sopra indicata offrirà le conoscenze di base da cui partire per i necessari approfondimenti sulla scorta del materiale didattico che verrà messo a disposizione degli studenti durante il corso.Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell’apprendimento avverrà esclusivamente mediante l’esame orale. In particolare, quest’ultimo si articolerà:
- in una parte riguardante le conoscenze di base necessarie per inquadrare e descrivere i diversi istituti processuali, anche nei reciproci rapporti di ordine sistematico;
- in una parte dedicata ai temi di approfondimento, al fine di misurare, anche mediante il riferimento ai casi giurisprudenziali esaminati durante il corso, le capacità di analisi raggiunte dallo studente nell’individuazione dei problemi e delle possibili soluzioni.
E' prevista la propedeuticità di Diritto privato e di Diritto costituzionale.
E' consigliato il previo sostenimento dell’esame di Procedura penale.
TESI DI LAUREA
La tesi di laurea è assegnata all'esito di uno o più colloqui con lo studente. Il tema viene individuato alla luce delle preferenze manifestate dallo studente.
Strumenti a supporto della didattica
In relazione ai temi oggetto di approfondimento, verranno indicate specifiche fonti bibliografiche (articoli e note a sentenza) e pronunce giurisprudenziali.
Tale materiale sarà messo a disposizione degli studenti sul sito http://campus.cib.unibo.itOrario di ricevimento
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