03527 - ETNOMUSICOLOGIA

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Domenico Staiti
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'insegnamento punta a fornire conoscenze sulle musiche del mondo secondo una pluralità di punti di vista, che includono tanto il linguaggio quanto il contesto dell'evento sonoro; vengono inoltre prese in esame le diverse prospettive teoriche e metodologiche utilizzate nel tempo dai cultori della materia nella ricerca e nell'indagine sulle tradizioni musicali orali dei cinque continenti.

Contenuti

Modulo A: si affrontano problemi metodologici e storici della disciplina, con particolare attenzione per la tradizione italiana di studio e per le relazioni tra tradizione orale e tradizione scritta della musica. Modulo B: lo studente può scegliere tra 3 diversi approfondimenti monografici su diversi aspetti delle tradizioni musicali italiane e dei Balcani.

Testi/Bibliografia

Modulo A:
1. Roberto Leydi, L'altra musica. Etnomusicologia. Come abbiamo incontrato e creduto di conoscere le musiche delle tradizioni popolari ed etniche, Milano, Giunti-Ricordi, 1991.
2. Alan Merriam, Antropologia della musica, Palermo, Sellerio, 1983 (trad. it. da The Anthropology of Music, Evanston, Northwestern University, 1964): pp. 21-80 e 258-316
3. Costantin Brailoiu, "Musicologia ed etnomusicologia oggi", in Costantin Brailoiu, Folklore musicale, Roma, Bulzoni, 1978: vol. i, 79-97.

Modulo B (a scelta tra B1, B2, B3):
B1: Il carnevale: ordine e disordine
1. Febo Guizzi e altri, Pifferi e tamburi. Musiche e suoni del carnevale di Ivrea, Lucca, LIM, 2006
2. Annabella Rossi e Roberto De Simone, Carnevale si chiamava Vincenzo, Roma, De Luca, 1977: pp.80-222
B2: Gli zingari e gli altri: Romania e Kosovo
1. Yury Arbatsky, Beating the Tupan in the Central Balkans, The Newberry Library, Chicago, 1953.
2. Elio Pugliese, "Lautari rumeni", dispensa (disponibile presso la Copisteria Harpo, in via Barberia)
3. Nico Staiti, "'Noi siamo quelli genti che conosciamo tutta la musica': questioni di identità", Il Saggiatore musicale, in corso di stampa (dattiloscritto disponibile presso la Copisteria Harpo, in via Barberia)
4. Roberto Leydi, L'influenza zingara e turco-ottomana nella musica del Balcani, a cura di e con introduzione di Nico Staiti e Nicola Scaldaferri, Udine, Nota, con 2 CD, 2004
B3: Il canto narrativo
1. Albert Lord, The Singer of Tales, Cambridge, Harvard University Press, 2000 (o, a scelta, l'edizione italiana: Il cantore di storie, Argo, Lecce).
2. Roberto Leydi (a cura di), Canté bergera. La ballata piemontese dal repertorio di Teresa Viarengo, Vigevano, Diakronia, 1995

Gli studenti di indirizzo diverso da quello musicale possono sostituire il testo 1 del modulo B2 con:
Nico Staiti, "Tutto è zuppa? Musica, interculturalità, educazione: una prospettiva etnomusicologica", in Il Saggiatore Musicale, X, 1, 2003.
In alternativa, il modulo B3 non richiede specifiche competenze tecniche musicali

Metodi didattici

Insegnamento orale, con supporti audiovisivi

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale. In esso verranno valutate le competenze sviluppate dallo studente, nonché le sue capacità critiche.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi dell’etnomusicologia saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico dell’etnomusicologia porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti dell’etnomusicologia condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi dell’etnomusicologia non potranno che essere valutati negativamente.

L'esame può essere sostenuto nel corso dei normali appelli oppure, su prenotazione da effettuarsi una settimana prima, a un ricevimento del docente.

 

Strumenti a supporto della didattica

nel corso delle lezioni verranno presentati ascolti e filmati

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Domenico Staiti