29631 - DIPLOMATICA (1) (LM)

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Maddalena Modesti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente apprende le nozioni specifiche della disciplina: definizione del documento e nomenclatura dei documenti, fattori, caratteri e parti del documento in generale, classificazione generale dei documenti e relativa disamina; è in grado di condurre analisi comparata di tipologie documentali. È in grado di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici negli ambiti di specifica competenza.

Contenuti

Dopo alcuni cenni di storia della diplomatica, da Mabillon fino ai più recenti orientamenti della scienza contemporanea, si prenderanno in esame i principi generali della disciplina, a partire da una definizione dell'oggetto e dei confini della diplomatica: il documento, considerato nei suoi caratteri fondamentali (scrittura, tipicità, giuridicità, storicità); il metodo diplomatistico e il giudizio critico circa la genuinità del documento; la datazione del documento, con cenni generali di cronologia; descrizione e analisi delle forme, della struttura e delle funzioni del documento medievale. Si passeranno quindi in rassegna alcune tra le principali tipologie documentarie di epoca medievale, sia di ambito pubblico (documenti pontifici e documenti imperiali; placiti e acta giudiziarii) sia di ambito privato, cercando di ricostruirne il processo genetico e quindi di seguirne lo sviluppo storico-diacronico, mettendone in luce le strette connessioni con il diritto, la storia e la paleografia. Cenni generali di diplomatica del documento moderno e contemporaneo. Parte del corso sarà dedicata ad esercitazioni pratiche di lettura e analisi dei formulari di alcune tipologie documentarie tra le più diffuse in epoca medievale (compravendita, donazione, permuta, enfiteusi, testamenti; documenti commerciali). Attenzione costante sarà rivolta al problema dell'edizione critica delle fonti documentarie e al rapporto tra diplomatica e storia, evidenziando l'importanza delle fonti documentarie per la ricerca storica.

Testi/Bibliografia

1) Studenti frequentanti

- A. Pratesi, Genesi e forme del documento medievale, Roma 1999

- G. Nicolaj, Lezioni di diplomatica generale. I. Istituzioni, Roma 2007, relativamente al cap. II

- Materiale didattico fornito durante il corso.

 

2) Studenti non frequentanti

- A. Pratesi, Genesi e forme del documento medievale, Roma 1999

- G. Nicolaj, Lezioni di diplomatica generale. I. Istituzioni, Roma 2007, relativamente al cap. II

- in aggiunta un articolo a scelta fra i seguenti: G. Cencetti, Studium fuit Bononie. Note sulla storia dell'Università di Bologna nel primo mezzo secolo della sua esistenza, in Lo Studio di Bologna. Aspetti momenti e problemi (1935-1970), a cura di R. Ferrara, G. Orlandelli, A. Vasina, Bologna 1989, pp. 29-73; G. Orlandelli, Appunti sulla scuola bolognese di notariato per una edizione della Ars Notarie di Salatiele, in Scritti di Paleografia e Diplomatica, a cura di R. Ferrara e G. Feo, Bologna 1994, pp. 345-398; R. Ferrara, La teoria delle "publicationes" da Ranieri di Perugia (1214) a Rolandino Passeggeri (1256), in Notariado público y documento privadoDe los origines al siglo XIV, Valencia 1986, pp. 1053-1090; G. Nicolaj, Gli acta giudiziarii (secc. XII-XIII): vecchie e nuove tipologie documentarie nello studio della diplomatica, in La diplomatica dei documenti giudiziarii (dai placiti agli acta – secc. XII XV), pp. 1-24 ora anche in Ead., Storie di documenti, storie di libri, pp. 128-140; G. Nicolaj, Cultura e prassi di notai preirneriani, Milano 1991, solo i capp. 1-3 e 7-9; E. Cortese, Il rinascimento giuridico medievale, solo i capp. 1-14, pp. 7-44; G. Feo,“Notariati” bolognesi del secolo XIII tra Salatiele e Rolandino. Appunti di Diplomatica, in La norma e la memoria. Studi per Augusto Vasina, a cura di T. Lazzari, L. Mascanzoni, R. Rinaldi, Roma 2004, pp. 195-212; M. Modesti, Due cartulari notarili bolognesi tra XII e XIII secolo, in «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna», n.s., vol. LV (2004), Bologna 2005, pp. 287-314; A. Antonelli, G. Feo, M. Modesti, Filologia e diplomatica: un modello bolognese dall'edizione di documenti in volgare (secc. XIII-XIV) , in Regionale Urkundenbücher, herausgeber Th. Kölzer, W. Rosner, R. Zehetmayer, St. Pölten 2010 , pp. 50-85.

Metodi didattici

Lezioni frontali accompagnate da esercitazioni pratiche di lettura e analisi diplomatistica dei documenti . E' prevista inoltre una visita all'Archivio di Stato di Bologna alla scoperta del patrimonio documentario bolognese.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

1) Per gli studenti frequentanti è previsto un colloquio orale.

Il colloquio orale ha come obiettivo l'analisi diplomatistica di una fonte documentaria simile a quelle analizzate a lezione utilizzando le metodologie e la terminologia specialistica proprie della disciplina. Nello specifico si richiederà l'individuazione della partizione generale del documento, l'analisi del formulario e la comprensione degli elementi essenziali del dispositivo e la formulazione del regesto. L'esame vuole infatti valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi concretamente con una tipologia documentaria fra quelle esaminate durante il corso. Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti documentarie al fine di saper distinguere al loro interno le informazioni di carattere storico-variabile e il formulario giuridico, individuando eventuali peculiarità o criticità della fonte e cogliendo anche tutti quegli elementi formali che consentono di formulare un giudizio critico circa la genuinità e la tradizione del documento.

 

2) Per gli studenti non frequentanti la verifica consiste in un colloquio orale. 

L'esame intende verificare le conoscenze riguardanti il documento, considerato nei suoi caratteri estrinseci ed intrinseci e nelle sue forme e funzioni tipiche attraverso il metodo proprio della diplomatica, valutando le capacità critiche e metodologiche maturate tramite la lettura della bibliografia in programma d'esame dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con i principi fondamentali della disciplina. Speciale attenzione si porrà alla capacità critica e di sintesi dimostrata dallo studente nell'affrontare le principali tematiche della disciplina e nel sapersi orientare criticamente all'interno del mondo delle fonti documentarie, maneggiando gli strumenti critici e il metodo propri della diplomatica.


In entrambi i casi (frequentanti e non), il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno della bibliografia offerta durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Durante il corso sarà fornito materiale didattico di vario tipo: trascrizioni e riproduzioni di documenti, esempi di analisi di formulari, bibliografia tematica, oltre a indicazioni circa i principali strumenti informatici di ambito diplomatistico.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maddalena Modesti