- Docente: Pierpaolo Bonacini
- Crediti formativi: 6
- SSD: IUS/19
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali (cod. 0915)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo Studente è in possesso degli strumenti metodologici necessari per la conoscenza dello sviluppo storico dell'ordinamento giuridico nazionale con particolare attenzione alle motivazioni che produssero le modificazioni normative e alle analogie, o differenze, tra il nostro e gli ordinamenti di altri paesi europei.
Contenuti
Il corso di “Storia del diritto moderno e contemporaneo” per il Corso di Laurea in "Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali" avvia gli studenti alla conoscenza dei principali elementi che hanno caratterizzato lo sviluppo della cultura giuridica – con particolare attenzione a quella italiana – tra il secolo XI e il secolo XIX, ovvero tra la "rinascita" del diritto romano giustinianeo nella fase centrale del Medioevo e il primo secolo dell'Età Contemporanea.
In questo lungo periodo (9 secoli) si sono verificati
cambiamenti profondi della cultura e degli ordinamenti giuridici,
che nel loro complesso e nella loro successione hanno determinato
l'assetto acquisito dal sistema del diritto odierno in Italia e,
più in generale, in Europa, basato sul duplice fondamento di codici
e costituzioni.
Nel corso del Medioevo il diritto ha risentito di modificazioni profonde rispetto alla precedente esperienza di età romana e tardo-romana orientandosi verso modalità di produzione radicalmente diverse, così come altrettanto originale si presenta la creazione di una specifica dottrina giuridica frutto della rinnovata esegesi – a partire dal secolo XII – dei testi romanistici corrispondenti alle raccolte ordinate da Giustiniano negli anni Trenta del secolo VI, con l'aggiunta delle Novellae Constitutiones in cui si rispecchia l'attività legislativa dello stesso imperatore.
Un indirizzo ancora rinnovato ha assunto la cultura giuridica con il passaggio all'età moderna, risentendo della progressiva diffusione dei diritti di produzione statale e assestandosi, nel suo complesso, verso la riduzione dello spazio riconosciuto al Diritto Comune (Ius Commune), che negli ultimi secoli del Medioevo (XIII-XV), praticato come sistema organicamente sussidiario alla galassia dei diritti locali (iura propria), si era affermato quale pilastro della cultura giuridica su scala europea.
Nel corso dell'Età Moderna Giusnaturalismo e Illuminismo giuridico, combinati con l'assolutismo principesco, hanno determinato sia la crisi del sistema di Diritto Comune, sostituito ben presto dalla più moderna esperienza del diritto codificato, sia l'affermazione di una nuova cultura costituzionale che, valorizzando il nuovo e rivoluzionario principio di egaglianza, ha iniziato a esprimersi attraverso la redazione di carte scritte, a partire dalla fondamentale esperienza politico-giuridica legata alla nascita degli Stati Uniti d'America.
In tal modo si sono gettate le solide basi degli ordinamenti
giuridici che hanno iniziato a diffondersi nel corso del secolo XIX
offrendo un modello in grado di aprire una nuova pagina
nell'esperienza politico-giuridica di una società e di una cultura
alla quale noi tutti apparteniamo ancora oggi.
Nel suo complesso il corso si pone l'obiettivo di fare apprendere agli studenti i processi di trasformazione che hanno interessato il diritto e la cultura giuridica nel corso del lungo e articolato periodo storico che si identifica con il basso Medioevo e con l'età moderna, illustrando i caratteri e la dinamica evolutiva dei principali fenomeni storico-giuridici che hanno plasmato le origini e i profili della moderna cultura giuridica italiana e, in parte, europea.
Ciò nella convinzione che l'approccio storicistico, inteso come metodologia di lettura dei fenomeni giuridici nella cornice delle esperienze politico-istituzionali di cui sono il prodotto, rappresenti uno strumento fondamentale per la comprensione degli attuali assetti del diritto positivo e debba essere parte integrante del bagaglio di conoscenze di tutti i giovani aspiranti tecnici del diritto.
Testi/Bibliografia
La preparazione dell'esame prevede due distinte modalità: per
studenti frequentanti (1) e per studenti non
frequentanti (2).
1) Studenti frequentanti - Studio obbligatorio dei
materiali del corso e dei seguenti due testi:
testo A)
Carlo Ghisalberti, Unità nazionale e unificazione giuridica in
Italia, Roma-Bari, Laterza, 1979 (I edizione oppure edizioni
successive)
testo B)
Paolo Alvazzi del Frate, Il costituzionalismo moderno. Appunti e
fonti di storia del diritto pubblico, Torino, Giappichelli,
2007.
I materiali digitali che sintetizzano i contenuti delle lezioni
costituiscono parte obbligatoria del programma di esame e
vengono messi a disposizione degli studenti on-line sul sito http://campus.cib.unibo.it
nelle pagine del docente.
2) Studenti non frequentanti - Studio obbligatorio
dei seguenti due testi:
testo A)
Carlo Ghisalberti, Unità nazionale e unificazione giuridica in
Italia, Roma-Bari, Laterza, 1979 (I edizione oppure edizioni
successive)
testo B)
P. Alvazzi del Frate, M. Ascheri, A. Grilli, S. Notari, S. Rossi,
Costituzioni e codici moderni, Torino, Giappichelli,
2007
con esclusione del capitolo 4 (pp. 83-133) e del capitolo
7 (pp. 251-312).
Metodi didattici
Il metodo didattico, basato su lezioni frontali, ha come scopo quello di fare acquisire agli studenti la conoscenza delle seguenti aree tematiche fondamentali, che saranno oggetto di trattazione analitica nell'ambito delle lezioni:
- Formazione e contenuti del Corpus Iuris Civlis di
Giustiniano (sec. VI).
- Irnerio e i principali Maestri della Scuola dei Glossatori, i
metodi di studio e di insegnamento del diritto (secoli
XII-XIII).
- Il diritto della Chiesa nel basso Medioevo: il Decretum
di Graziano (secolo XII) e le successive raccolte di Decretali
pontificie, il Corpus Iuris Canonici.
- Accursio e la Magna Glossa, il sistema del Diritto Comune
(secoli XIII-XIV).
- Le basi degli iura propria: istituzioni comunali,
consuetudini e statuti (secoli XI-XIV)
- Stati territoriali in Italia: Regno di Sicilia, Stato della Chiesa, Ducato di Savoia, Patriarcato di Aquileia; esperienze di Ius proprium in Europa.
- Le origini e lo sviluppo della scuola del Commento (secoli
XIII-XV)
- Umanesimo giuridico in Italia e in Francia (secoli
XV-XVI)
- Cultura giuridica in età Moderna: grandi tribunali e Rote, communis opinio doctorum.
- Giusnaturalismo e Illuminismo giuridico; la crisi del Diritto Comune nel Settecento.
- Le riforme legislative negli stati italiani del secolo XVIII.
- La Dichiarazione di Indipendenza (1776) e la Costituzione
federale degli Stati Uniti d'America (1787)
- Le costituzioni francesi del secolo XVIII (1791-1793-1795-1799) e le costituzioni giacobine italiane (1787-1799).
- La codificazione napoleonica (1804-1810).
- Il diritto codificato negli stati italiani preunitari (1815-1859).
- Lo Statuto albertino (1848).
- L'unificazione giuridica nel Regno d'Italia (1861-1865).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Per seguire il corso e affrontare l'esame non sono richieste
conoscenze propedeutiche, anche se una buona formazione scolastica
superiore aiuta indubbiamente lo studente nell'avvicinamento alla
materia storico-giuridica.
Di conseguenza nell'ambito delle lezioni vengono fornite tutte le
conoscenze di base, anche a livello storico-istituzionale, per
affrontare lo studio dei testi e la preparazione dell'esame.
La verifica dell'apprendimento avviene secondo due modalità:
1) in forma scritta al termine del corso per gli studenti
frequentanti
2) in forma orale, tramite colloqui da sostenersi in
occasione degli appelli d'esame ordinari, per gli studenti non
frequentanti
Le lezioni hanno l'obiettivo di illustrare in modo chiaro e
approfondito i contenuti del programma e gli studenti sono invitati
a seguirle per acquisire una migliore preparazione e una conoscenza
degli argomenti trattati più matura e consapevole.
La prova finale (in forma scritta per studenti frequentanti e in
forma orale per studenti non frequentanti) ha lo scopo di accertare
le conoscenze acquisite dagli studenti su tutte le aree del
programma e la capacità di organizzare l'esposizione della materia
con autonomia di ragionamento e buona qualità espressiva.
Il possesso di una visione organica dei temi oggetto di studio e la
loro esposizione in modo tecnicamente appropriato saranno valutati
con voti di eccellenza.
La conoscenza limitata alle parti essenziali della materia e l'uso
di un linguaggio corretto ma non sempre appropriato determineranno
valutazioni discrete.
Lacune nel programma e capacità espressive caratterizzate da
incertezza e imprecisione saranno valutate con voti appena
sufficienti.
Lacune formative più vistose e mancanza di orientamento nei profili
fondamentali della materia porteranno a una valutazione negativa e
alla necessità di ripetere l'esame migliorando la comprensione dei
testi e l'attenzione al loro studio complessivo.
Strumenti a supporto della didattica
Il corso viene svolto tramite lezioni frontali con l'ausilio di supporti informatici (presentazioni in Microsoft Powerpoint). Tutti i materiali aggiornati vengono messi a disposizione degli studenti sul sito http://campus.cib.unibo.it nelle pagine del docente.
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Pierpaolo Bonacini