30921 - DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA L2 (LM)

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Rosa Pugliese
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-LIN/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Lingua e cultura italiane per stranieri (cod. 0983)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente sviluppa e/o consolida alcune abilità chiave tramite il percorso di studi specialistici: la capacità di analisi linguistica dei meccanismi di funzionamento della lingua italiana, nei suoi aspetti non solo di 'sistema' (fonetico, morfologico, sintattico, semantico) ma anche di 'uso' (dimensione testuale e pragmatica); la consapevolezza e la capacità riflessiva critica dei meccanismi della comunicazione considerata sia in rapporto al comportamento sociale, individuale e collettivo, sia nel senso specifico di comunicazione linguistica, con riferimento specifico alla lingua italiana; la capacità di elaborare proposte didattiche coerenti e consapevoli nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda

Contenuti

In un libro recente (2014), intitolato Exploring language pedagogy through second language acquisition research, gli autori, Ellis e Shintani, definiscono l'insegnamento di una lingua seconda (L2) come una “faccenda intrinsecamente pratica”, inerente cioè le decisioni che un insegnante deve prendere momento-per-momento, mentre conduce una lezione di L2, e che si manifestano perciò nella didattica intesa come interazione (teaching-as-interaction).

Nel prendere queste decisioni, l'insegnante esperto si avvale sia di una conoscenza pratica, derivante dalla propria esperienza in classe, sia di una conoscenza tecnica, che suggerisce (come pianificare una lezione, che cosa insegnare, e soprattutto) ‘come insegnare', sulla base di teorie relative a ‘come si apprende'. Si tratta di teorie derivate da ricerche empiriche o verificate attraverso ricerche empiriche, elaborate cioè secondo metodologie diverse, ma anche a partire da punti di vista differenti riguardanti la lingua, come la si impara, quali variabili (interne ed esterne) entrano in gioco, che cosa è importante analizzare per comprendere meglio come avviene l'apprendimento, ecc. La conoscenza tecnica poggia infatti su fondamenti scientifici di natura cognitiva, psicologica, socioculturale, sociointerazionale ecc., che, insieme, formano un quadro articolato.

Un futuro insegnante dovrà innanzitutto appropriarsi di una conoscenza tecnica sull'apprendimento di una L2, poiché una buona didattica è una didattica che si attua in armonia con i modi di apprendere, come sostengono molti studiosi.

In questo corso ci occuperemo dunque di ‘come si apprende l'italiano L2', con lo scopo di considerare, in dettaglio, le implicazioni pratiche che ne derivano per ‘insegnare l'italiano L2', a bambini e ragazzi, nelle classi multietniche, e a giovani adulti e adulti, in diversi contesti migratori, e in contesti di internazionalizzazione degli studi superiori (studenti universitari che apprendono l'italiano in Italia o fuori d'Italia).

Nella prima parte del corso, faremo riferimento agli studi di linguistica acquisizionale, sviluppatisi a partire dal concetto di interlingua e mirati a descrivere le fasi e le sequenze di acquisizione delle strutture linguistiche, cioè il loro emergere gradualmente, durante l'elaborazione cognitiva della competenza in L2.

Nella seconda parte, faremo invece riferimento agli studi sulla socializzazione linguistica in L2 che descrivono le pratiche comunicative in contesti sociolinguisticamente e culturalmente eterogenei (caratterizzati da bilinguismo, multilinguismo, codeswitching e altri fenomeni associati al contatto tra lingue e culture). Parlare di pratiche comunicative e di socializzazione linguistica significa assumere una visione del linguaggio inteso come attività simultaneamente cognitiva e linguistica, individuale e sociale; significa cioè guardare alla dimensione pragmatica del linguaggio e alle interazioni verbali, con l'idea che “ une compétence linguistique est nécessairement une compétence sociolinguistique à interagir, à construire des relations avec autrui, à co-construire des significations contextualisées”, come osserva uno studioso francese ( Blanchet, 2014).

Tramite l'analisi di sequenze trascritte di interazioni autentiche audio-registrate in diversi contesti educativi, osserveremo alcuni aspetti strutturali dell'interazione e fenomeni ricorrenti – nel contesto di una classe –  quali, ad esempio, l'alternanza di codice (tra la L1 o altre lingue conosciute e la L2, oggetto di apprendimento), le pratiche metacomunicative, la mediazione linguistica spontanea, la costruzione discorsiva dell'identità.

Orientata verso la conoscenza pratica, l'analisi delle sequenze di interazione in classe consente al futuro insegnante di sviluppare una consapevolezza delle minute dinamiche interattive che si realizzano in un'aula, e dei modi in cui esse possono favorire (o talvolta, paradossalmente, ostacolare) l'apprendimento della L2.

 

Testi/Bibliografia

I testi  per  la prima e la seconda parte del programma sono i seguenti:.

1° parte :

M. Chini, “Acquisizione e apprendimento di una lingua”, in M. Chini, C. Bosisio (a cura di), Fondamenti di glottodidattica. Apprendere e insegnare le lingue oggi, Carocci, 2014, pagg. 47-101

C. Andorno, “Grammatica e competenza metalinguistica” in M. Chini, C. Bosisio (a cura di), Fondamenti di glottodidattica. Apprendere e insegnare le lingue oggi, Carocci, 2014, pagg. 115-30

C. Andorno, "Grammatica e acquisizione della L2" in Italiano LinguaDue, 1/2009, pagg. 1-15.

S. Ervin-Tripp, "Acquisizione" , in A.Duranti (a cura di), Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, 2002, pagg. 13-16.

 

2° parte:

C. Bazzanella, “Pragmatica e educazione linguistica”, in M. Daloiso M. (a cura di), Scienze del Linguaggio ed Educazione Linguistica, Torino, Bonacci-Loescher, 2014, pagg. 69-79.

 

M.H. Goodwin, “Partecipazione”, in A.Duranti (a cura di), Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, 2002, pp. 245-49.

E.Ochs, “Socializzazione”, in A.Duranti (a cura di), Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, 2002, pagg. 339-344.

A. Fasulo, L. Sterponi, (a cura di), Elinor Ochs. Linguaggio e cultura.Lo sviluppo delle competenze comunicative, Roma, Carocci, 2006 [Introduzione e cap.3].

 

A.Fasulo, C.Pontecorvo, Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola, Roma, Carocci, 2000 [capp. 1, 2, 3: pp. 17-71; cap. 5: pagg 108-124; par. 6.3: pagg. 131-42].

A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, Le lingue in classe. Discorso, apprendimento, socializzazione, Roma, Carocci, 2003 [capp. 3, 4, pagg. 57-92; cap 6: pagg.109-120]

S. Walsh, “ Conceptualising classroom interactional competence” in Novitas-Royal (Research on youth and language), 2012, 6 (1), 1-14.

 

Altri testi (articoli e materiale per le attività esercitative in classe) completeranno la selezione di materiali per lo studio e saranno forniti durante il corso.

* Gli studenti che hanno sostenuto un esame di Glottodidattica e/o un esame di Didattica della lingua italiana nel percorso triennale di studi o che hanno conseguito certificazioni glottodidattiche in italiano L2 dovranno concordare  alcune integrazioni e variazioni con la docente, durante l'orario di ricevimento

** Per gli studenti che non hanno sostenuto esami di Linguistica nel percorso universitario triennale, è consigliabile la lettura e lo studio preliminare di C.Bazzanella, Linguistica e pragmatica del linguaggio. Un'introduzione, Roma-Bari, Laterza, 2008.

*** Tutti gli studenti della LM potranno seguire il Laboratorio di didattica della lingua italiana L2  (15 h), previsto nell'ambito del corso triennale che sarà dedicato ad alcune componenti operative dell'insegnamento linguistico: il sillabo; la pianificazione della lezioni; la struttura di una unità didattica; la definizione del ‘profilo linguistico' dell'apprendente; la comprensione e la produzione di testi, orali e scritti. Insegnanti ed esperti del campo dell'italiano L2 saranno invitati a condurre alcuni seminari. I dettagli sui tempi e sull'organizzazione del laboratorio saranno forniti all'inizio del corso (febbraio 2016).

 

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali; attività esercitative per l'analisi dell'interlingua di apprendenti di italiano L2 e per l'analisi delle sequenze di trascrizione di interazioni autentiche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento consiste in un colloquio orale sugli argomenti trattati, che comprenderà alcune domande, di carattere generale e specifico, e un commento analitico di un breve frammento di interazione in classe. I criteri di valutazione delle risposte dello studente saranno principalmente i seguenti: capacità di applicare adeguatamente gli strumenti concettuali discussi ed esemplificati nelle lezioni al frammento dialogico da commentare, precisione e appropriatezza dei  contenuti, una visione organica dei temi, una buona capacità di stabilire connessioni tra gli argomenti, chiarezza e accuratezza nell'esposizione orale.

Strumenti a supporto della didattica

Power point; dvd; fotocopie

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rosa Pugliese