76188 - STORIA E CRITICA DELL'ARTE BIZANTINA I

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Alessandro Volpe
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 8836)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di affrontare lo studio dell'arte bizantina, di apprestarsi alla lettura di un'opera e di valutare in maniera critica la storiografia in materia.

Contenuti

Il corso sarà strutturato in una parte istituzionale e in lezioni di approfondimento.  Nella parte istituzionale verrà esaminato il corso dell'arte bizantina, dal contesto tardoantico della fondazione di Costantinopoli (330) fino alla presa della città da parte dei turchi ottomani (1453). Verrà osservato come le manifestazioni artistiche – in vari ambiti, superando l'ormai inefficiente distinzione tra scultura, pittura ed oggetti prodotti dalle cosiddette arti minori –  riflettano l'evolversi storico del pensiero e del gusto nel lungo corso della storia dell'impero romano orientale, non solo a Costantinopoli, ma anche al di fuori della capitale e in quei territori di approdo e di sviluppo per un'arte di matrice assolutamente romano orientale. Partendo da una riflessione sullo statuto dell'opera d'arte e dell'immagine a Bisanzio, monumenti e manifestazioni artistiche verranno osservati come fonti, portatrici di significato, e come indicatori culturali, pur secondo i propri codici di comunicazione e di espressione.
Un modulo didattico sarà dedicato alla questione dell'iconoclasmo a Bisanzio. La storiografia tradizionale aveva delimitato l'iconoclastia agli anni 729-787 e 815-843, attribuendone l'esistenza al rifiuto imperiale e patriarcale del culto delle immagini sacre di Cristo, della Vergine e dei santi che confluiva in un'attenta e accurata distruzione o occultamento delle stesse. Tuttavia negli ultimi anni la riflessione storiografica ha apportato nuove e rivoluzionarie teorie sull'argomento. Dopo una lettura congiunta delle fonti testuali, artistiche e monumentali bizantine, la storiografia critica di matrice anglosassone (Leslie Brubaker, John Haldon e Robert Ousterhout, in particolare) ha evidenziato come l'iconoclasmo sia un fenomeno più esteso nella storia dell'arte e della cultura bizantina, che compare in vari momenti dopo la dedicazione della capitale nel 330 – ad esempio, nel V-VI secolo in ambito siriaco-monofisita. Ancora, ha osservato come nei secoli VIII e IX il ruolo di alcuni imperatori e patriarchi tradizionalmente considerati iconoclasti debba, effettivamente, essere ridimensionato, in virtù di una nuova e attenta lettura delle fonti e come una matrice di natura teologica contraria al culto delle immagini – in varie fasi strumentalizzata in senso politico – abbia costituito il fondamento per il fiorire delle arti a Bisanzio nel periodo macedone. Tale disamina storiografica ha portato ad una nuova lettura delle fonti artistiche e a nuove e specifiche cronologie per evidenze monumentali, prima variamente datate al VIII-IX secolo.
In questo contesto il corso discuterà la storiografia sull'iconoclasmo, a partire dalla lettura di Kitzinger, fino agli studi di Leslie Brubaker e John Haldon, considerando anche le testimonianze artistiche cosiddette iconoclaste dei territori delle province e delle enclaves dell'Impero Bizantino nel Mediterraneo studiate da Maria Andaloro (Asia Minore) e da Marina Falla Castelfranchi (Italia meridionale). Le lezioni saranno dedicate in un primo momento alla comprensione del culto delle immagini a Bisanzio, basandosi sull'opera fondamentale di Hans Belting (Il culto delle immagini. Storia dell'icona dall'età imperiale all'alto medioevo, Milano, 2001 edizione italiana di Build und Kult. Eine Gesschichte des Bildes vor dem Zeitalter der Kunst, Munich, 1993), per poi riflettere sull'aspetto performativo del culto secondo le più recenti teorie sulla manifestazione del sacro – considerando anche il dibattito accademico su Hierotopy, dalla teorizzazione di Alexei Lidov alla discussione scientifica sulla fenomenologia del sacro, con particolare riferimento al ruolo delle immagini.
Una parte del corso sarà invece dedicata al periodo tradizionalmente detto “iconoclasta” (VIII-IX secolo), che verrà osservato attraverso le sue testimonianze artistiche in congiunzione alle fonti testuali che, come secondo la lettura di Leslie Brubaker e John Haldon, portano nuova luce sulla definizione stessa di iconoclasmo come “lotta contro le immagini”. Infine, l'ultima parte del corso si occuperà del periodo immediatamente successivo all'iconoclasmo e comprenderà tutta l'epoca della dinastia macedone (fino al 1056). In particolare, attraverso l'osservazione di evidenze monumentali e di oggetti dalla storiografia tradizionale relegati alle cosiddette arti minori, si discuterà del nuovo ruolo acquisito dalle immagini a Bisanzio, ruolo che poi avrà un impatto fondante sul costituirsi del culto in ambito ortodosso fino alla più immediata contemporaneità.

Testi/Bibliografia

Tutti gli studenti sono tenuti allo studio dei seguenti testi:  - C. Barsanti, M. della Valle, R. Flaminio, A. Guiglia, A. Iacobini, A. Paribeni, S. Pasi, S. Pedone, Introduzione all'Arte Bizantina. IV-XV secolo , Roma, CLEUP, 2012: reperibile anche presso presso la copisteria CopyArty (Via Angelo Mariani, 22/A) oppure presso il portale AMS Campus - Materiali Didattici dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.


Gli studenti che non frequentano le lezioni sono tenuti a studiare anche tutti i saggi seguenti:
- O. Demus, L'arte bizantina e l'Occidente , Torino, Einaudi, 2008. - E. Kitzinger, Alle origini dell'arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo , a cura di M. Andaloro e P. Cesaretti, Milano, Jaca Book, 2005. - P. Florenskij, Le porte regali. Saggio sull'icona,(Piccola biblioteca Adelphi, 44), Milano, 1977.


Agli studenti frequentanti sarà proposta la lettura di testi comunicati dal docente durante il corso. 

Si propone qui una bibliografia di riferimento sul tema dell'iconoclastia:
  *  Maria Andaloro, “Bisanzio lo statuto dell'immagine”, in Medioevo mediterraneo: l'Occidente, Bisanzio e l'Islam. Atti del Convegno internazionale di studi (Parma, 21-25 settembre 2004), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano: Electa, 2007, pp. 73-81
  *  Maria Andaloro, “I papi e l'immagine prima e dopo Nicea”, in Medioevo: immagini e ideologie.  Atti del Convegno internazionale di studi (Parma, 23-27 settembre 2002), a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano: Electa, 2005, pp. 525-540.
  *  Hans Belting, Il culto delle immagini. Storia dell'icona dall'età imperiale all'alto medioevo, Milano: Carocci, 2004.
  *  Marina Falla Castelfranchi, “Pitture “iconoclaste” in Italia Meridionale? Con un'appendice sull'Oratorio dei Quaranta Martiri nella catacomba di Santa Lucia a Siracusa”, in Bisanzio e l'Occidente: arte, archeologia, storia. Studi in onore di Fernanda de' Maffei, Roma: Viella, 1996, pp. 409-425.
  *  Ernst Kitzinger, Il culto delle immagini: l'arte bizantina dal cristianesimo delle origini all'Iconoclastia, Scandicci : La nuova Italia, 1992.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:  - conoscenza approfondita degli argomenti e della strumentazione critica illustrati durante le lezioni frontali o appreso dai testi in programma - capacità di impiegare tali strumenti per confrontarsi con le immagini proposte al candidato dall'esaminatore - capacità di comprendere la propria posizione in relazione alla storiografia in esame, tenendo conto della propria capacità di elaborazione culturale come di un imprescindibile condizionamento.
La prova d'esame è svolta in forma orale e prevede una valutazione in trentesimi. Si svolge al cospetto dei testi utilizzati per la preparazione e in genere muove dalle immagini presenti sugli stessi. Anche per questo motivo è obbligatorio presentarsi all'esame fisicamente forniti dei testi.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessandro Volpe