30921 - DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA L2 (LM)

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Rosa Pugliese
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-LIN/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Lingua e cultura italiane per stranieri (cod. 0983)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente sviluppa e/o consolida alcune abilità chiave tramite il percorso di studi specialistici: la capacità di analisi linguistica dei meccanismi di funzionamento della lingua italiana, nei suoi aspetti non solo di 'sistema' (fonetico, morfologico, sintattico, semantico) ma anche di 'uso' (dimensione testuale e pragmatica); la consapevolezza e la capacità riflessiva critica dei meccanismi della comunicazione considerata sia in rapporto al comportamento sociale, individuale e collettivo, sia nel senso specifico di comunicazione linguistica, con riferimento specifico alla lingua italiana; la capacità di elaborare proposte didattiche coerenti e consapevoli nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda

Contenuti

«Ogni apprendimento può essere considerato sia come un'attività idealmente sganciata da vincoli esterni, vale a dire come un insieme di operazioni cognitive indipendenti dai contesti in cui si effettuano, sia come un'attività la cui natura è di svilupparsi in un contesto dotato di specificità che conferiscono all'attività stessa una forma e un contenuto, vale a dire come un processo situato pragmaticamente, storicamente, geograficamente e socialmente. O piuttosto, [ogni apprendimento] può essere considerato come le due cose insieme: apprendiamo sempre in circostanze specifiche, ma non possiamo realmente parlare di ‘apprendimento' se non quando i saperi acquisiti accedono a una certa autonomia in rapporto alle circostanze, autonomia che li rende al tempo stesso disponibili e utili per altri usi» (R.Porquier, B.Py, Apprentissage d'une langue étrangère: contextes et discours, Didier, 2004, p.6; traduzione mia).

      In questo corso studieremo l'apprendimento e l'insegnamento dell'italiano come L2 (lingua seconda) da una duplice prospettiva:  cognitiva e sociale-comunicativa.

Nella prima parte ci occuperemo dell'apprendente come soggetto che elabora la conoscenza della L2 – cioè delle costruzioni cognitive ipotizzabili attraverso l'analisi delle sue produzioni linguistiche – e, in generale, dei fattori linguistici ed extralinguistici che entrano in gioco maggiormente nell'acquisizione. A partire dal concetto-chiave di  interlingua , esamineremo i principi generali che governano il processo di apprendimento di una L2, descritti nel campo di studio della linguistica acquisizionale. Le nozioni teoriche saranno rapportate a situazioni concrete di apprendimento spontaneo e guidato dell'italiano L2, che coinvolgono, distintamente, bambini, adolescenti, adulti. Osserveremo diversi esempi di produzioni  interlinguistiche  monologiche, tratte da contesti autentici.

Nella seconda parte del corso, porremo al centro dell'apprendimento e dell'insegnamento linguistico l'interazione verbale che si attua in classe, rivolgendo un'attenzione particolare all'interazione nelle classi multietniche della scuola italiana, e considerando anche le classi di italiano L2 nei contesti di internazionalizzazione degli studi superiori (classi di studenti universitari che apprendono l'italiano in Italia). La scelta dell'interazione verbale come focus tematico ha alla base una concezione del discorso come ‘azione sociale' e dell'apprendimento come attività sociale che è fortemente influenzata dalla partecipazione. Assumendo questi presupposti, diventano rilevanti i processi interattivi attraverso i quali l'insegnante e gli alunni costruiscono insieme pratiche discorsive che sono connotate in senso socio-culturale.

Tramite l'analisi di sequenze trascritte di interazioni autentiche audio-registrate nei diversi contesti educativi, osserveremo perciò sia gli aspetti strutturali dell'interazione sia fenomeni ricorrenti come, ad esempio, l'alternanza di codice (tra la L1 o altre lingue conosciute e la L2, oggetto di studio), le pratiche meta-comunicative, la mediazione linguistica spontanea, la costruzione discorsiva dell'identità. Sviluppare una consapevolezza delle minute dinamiche interazionali che si realizzano in un'aula, e di come queste possano favorire (o, paradossalmente, ostacolare) l'apprendimento di una L2, è una componente essenziale di un curriculum di formazione professionale alla didattica linguistica.

L'obiettivo generale del corso è di impadronirsi di un quadro di conoscenze scientifiche sull'acquisizione di e sull'interazione in  italiano L2. Si articola nei seguenti obiettivi specifici:

-  conoscere le principali teorie sull'acquisizione linguistica e i principali approcci analitici dell'interazione verbale;

- saper analizzare il discorso in classe (saper individuare e descrivere la struttura di  partecipazione, le domande-risposte,  le sequenze di scaffolding, ecc.);

- saper “leggere e interpretare” le competenze linguistiche, comunicative, interazionali degli apprendenti di italiano L2, e considerarne le specifiche implicazioni operative..

Testi/Bibliografia

Sono riportati qui i testi di base, rispettivamente per  la 1° e la 2°  parte del programma.  Altri testi (articoli, saggi) completeranno la selezione di materiali per lo studio e saranno indicati all'inizio del corso.

1° parte :

un testo a scelta* tra:

- M. Chini, C. Bosisio (a cura di), Fondamenti di glottodidattica. Apprendere e insegnare le lingue oggi, Carocci, 2014

-  G. Pallotti, La seconda lingua, Roma, Bompiani, 2000 [1998]

- S. Ervin-Tripp, "Acquisizione" , in A.Duranti (a cura di), Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, 2002, pp. 13-16

http://www.ec-aiss.it/biblioteca/pdf/duranti_culture_e_discorso/1_ervin-tripp_acquisizione.pdf

  * Gli studenti che hanno sostenuto un esame di Glottodidattica e/o un esame di Didattica della lingua italiana nel percorso triennale di studi dovranno concordare  alcune integrazioni e variazioni con la docente. 

Gli studenti che hanno inserito Glottodidattica tra le scelte libere, nel proprio piano di studi del corso magistrale in LCIS, sceglieranno un testo tra

-G. Pallotti, La seconda lingua, Roma, Bompiani, 2000 [1998]

-C. Bettoni, Imparare un'altra lingua, Laterza, 2001

2° parte:

- C.Bazzanella, «Quando dire è interagire» in C.Bazzanella, Linguistica e pragmatica del linguaggio . Un'introduzione ** Roma-Bari, Laterza, 2005 [cap. 5, pp.190-214]

- A.Fasulo, C.Pontecorvo, Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola , Roma, Carocci, 2000 [capp. 1, 2, 3: pp. 17-71; cap. 5: pagg 108-124; par. 6.3: pagg. 131-42].

- M.H. Goodwin, “Partecipazione”, in A.Duranti (a cura di), Culture e discorso. Un lessico per le scienze umane, Meltemi, 2002, pp. 245-49

http://www.ecaiss.it/biblioteca/pdf/duranti_culture_e_discorso/45_goodwin_partecipazione.pdf

  - A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, Le lingue in classe.Discorso, apprendimento, socializzazione , Roma, Carocci, 2003 [Introduzione e capp. 3, 4, 5, 6: pp.57-120]

- S. Walsh, Conceptualising classroom interactional competence in Novitas-Royal (Research on youth and language), 2012, 6 (1), 1-14.


** La lettura dell'intero volume è consigliata agli studenti che non hanno sostenuto esami di Linguistica generale e/o di Glottodidattica nel percorso triennale di studi.

Metodi didattici

Lezioni frontali; attività esercitative per l'analisi dell'interlingua di apprendenti di italiano L2 e per l'analisi delle sequenze di trascrizione di interazioni autentiche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento prevede (a) un colloquio orale sugli argomenti trattati nella prima parte del corso e (b) la stesura di una tesina centrata sugli aspetti interazionali, discussi nella seconda parte.

La tesina illustrerà l'analisi di un frammento trascritto di interazione in classe che sarà fornito dal docente, insieme ad indicazioni specifiche sullo svolgimento del lavoro. La tesina servirà a valutare non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche la capacità dello studente di applicare adeguatamente gli strumenti concettuali discussi ed esemplificati nelle lezioni e nei corrispondenti materiali di studio, oltre che la capacità di scrivere un testo espositivo accademico (di strutturarlo coerentemente, articolandolo in parti, di collegare in modo logico i paragrafi, di usare un lessico appropriato, di fare riferimento alle fonti bibliografiche, ecc.).

A partire da una breve discussione sull'elaborato scritto, il colloquio orale consisterà in alcune domande, di carattere generale e specifico, sui contenuti  trattati nella prima parte. I criteri di valutazione delle risposte dello studente saranno principalmente i seguenti: precisione e appropriatezza dei  contenuti, una visione organica dei temi, una buona capacità di stabilire connessioni tra gli argomenti, chiarezza e accuratezza nell'esposizione orale.

 

Strumenti a supporto della didattica

Power point; dvd; fotocopie

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rosa Pugliese