12191 - STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE (1)

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Riccardo Fedriga
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 0957)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce alla conoscenza dello sviluppo del pensiero medievale considerato nel suo complesso e in alcuni suoi momenti significativi. Il corso si propone inoltre di addestrare alla lettura diretta e all'analisi critica dei testi. Lo studio degli argomenti trattati dovrebbe favorire l'acquisizione della capacità di valutare l'importanza e la funzione storica del pensiero medievale e di apprezzare la portata teorica di alcuni suoi aspetti particolari attraverso lo studio dei testi.

Contenuti

Pensiero, logica trinitaria e realtà in Anselmo d'Aosta.

Il corso sarà incentrato sulla lettura e commento del Monologion e del Proslogion (oltre che del Liber pro insipiente) di Anselmo d'Aosta. Tali testi sono a buon diritto considerati classici della tradizione tradizione filosofica occidentale - dove si giudica un classico non solo per l'originalità e le soluzioni che propone, ma anche per l'interesse che i problemi posti e affrontati possiedono ancora per noi e per le molte domande, sia di carattere esistenziale sia relative a specifiche questioni filosofiche, che sono ancora nostre: ne è supremo esempio l'unum argumentum anselmiano, cioè un unico argomento che, superando la molteplicità delle prove legate all'esperienza, possa dimostrare che la ragione deve necessariamente concludere che il Dio della fede esiste. Si tratta della cosiddetta "prova ontologica" dell'esistenza di Dio di cui parleranno, a partire da Anselmo, filosofi come Tommaso, Duns Scoto, ma anche Descartes, Leibniz, Kant, Hegel, Russell... a riprova del del fatto che ancora oggi si può ragionare con interesse e passione per la ricchezza e fecondità di questioni che il pensiero medievale continua a suscitare nei suoi lettori. Il corso intende mostrare in particolare come tale argomento ontologico sia solo parzialmente attribuibile ad Anselmo e si sviluppi in in realtà modo autonomo nel corso dei secoli, come tesi o problema filosofico. In Anselmo esso nasce e trova il suo più coerente e intimo senso di tentativo di riassumere in sé, da un lato, una tradizione filosofica, teologica e religiosa e, dall'altro, spingere sino ai limiti estremi - limiti sottolineati dal modello contrario proposto dal monaco Gaunilone di Marmoutiers nel Liber pro insipiente (XI sec.) - le possibilità di un modello di razionalità. Nel primo caso si tratta della tradizione monastica; nel secondo, il modello in esame è quello trinitario costituito dal pensiero di Agostino di Ippona e dalla lettura analogica degli infiniti sensi del creato nella disputa sulla logica della trinità che coinvolge anche Rocsellino e Abelardo. 

Testi/Bibliografia

·  ANSELMO D'AOSTA: MONOLOGION ET PROSLOGION, IN SANCTI ANSELMI OPERA OMNIA (EDS. F.S. SCHMIDT, Th. NELSON, EDIMBOURGH, 1946, VOL I). 

Edizioni di riferimento a)  con testo a fronte a cura di I. Sciuto, BOMPIANI, Milano, 2002

                  b) in Opere filosofiche, traduzione di S. Vanni Rovighi, (1969 e revisione di P.B. Rossi 2008), Laterza, Bari-Roma.

Letteratura secondaria: 

S. Vanni Rovighi, Introduzione ad Anselmo d'Aosta, Laterza, Bari-Roma, 2 ed., 1999

e uno studio a scelta tra:

a) K. Barth, Fides quaerens intellectum, Anselms Beweis der Existenz Gottes in Zusammenhang seines teologisches Programms, Kaiser Verlag, Muenchen, 1938 (trad. it. Fides quaerens intellectum consigliata a cura di di V. Vinay, Silva, Milano, 1965: il docente si incarcherà di mettere a disposizioni le parti più significative della traduzione ove si discosti dalla successiva); oppure traduzione di M. Vergottini, Morcelliana, Brescia, 2001. 

Oppure: b) R.W. Southern, Anselm, a Portrait in a Landscape, trad. it Anselmo d'Aosta, ritratto su sfondo, Jaca Book, Milano, 1998 

NB QUALORA I MATERIALI NON FOSSERO REPERIBILI, IN LIBRERIA O BIBLIOTECA, SARA' CURA DEL DOCENTE RENDERLI DISPONIBILI ALL'INIZIO DEL CORSO.  

- Per la parte istituzionale, relativa alla storia della filosofia medievale, lo studente è tenuto a prepararsi sulla seguente coppia di testi:

a)  U. Eco e R. Fedriga, Storia della Filosofia vol. I., Filosofia antica e medievale, Encyclomedia-Laterza, Bari-Roma, 2014 (cap. 7-11).

b) -  Michela Pereira, La filosofia nel medioevo, Carocci, Roma, 2008

I non frequentanti, oltre al programma della parte istituzionale, sono tenuti a preparare il seguente testo:

G. d'Onofrio, Vera Philosophia, Città Nuova Editrice, Roma 2013.


Metodi didattici

La didattica verrà prevalentemente effettuata attraverso lezioni frontali. A partire dall'analisi critica del termine "filosofia medievale", è previsto l'uso di fonti dirette e indirette, cartacee e on line (con relative indicazioni sull'attendibilità delle fonti). All'interno di una concezione che intende la ricerca storico-filosofica come sapere critico, alla fine del corso lo studente svilupperà la capacità di muoversi all'interno della storia della filosofia con indipendenza di giudizio, riconoscendo la pluralità e la concreta dimensione storica della riflessione filosofica, oltre i luoghi comuni che leggono il medioevo e le sue tradizioni di pensiero come "secoli bui" e al di là degli anacronismi legati a categorie quali quella di filosofia perenne.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consisterà in una verifica orale, sia sui contenuti del corso sia sulla parte istituzionale relativa alla conoscenza delle tradizioni filosofiche medievali. La verifica valuterà le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi sia con i testi affrontati durante il corso sia con quelli relativi alla bibliografia in funzione di un'adeguata conoscenza del pensiero medievale. 
Il possesso da parte dello studente di una conoscenza storica e filosofica dei temi affrontati a lezione non andrà disgiunta tanto dalla riflessione sull'utilizzazione critica degli strumenti bibliografici e di letteratura secondaria, quanto dal possesso di una padronanza espressiva, scritta e orale, del linguaggio specifico filosofico: tali conoscenze e capacità saranno valutate con voti di eccellenza. La conoscenza prevalentemente mnemonica della materia, unita a capacità di sintesi e di analisi scarsamente articolate, condurrà a valutazioni ai limiti della sufficienza. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato condurranno a voti che non raggiungeranno la sufficienza. 

Strumenti a supporto della didattica

Durante il corso verranno utilizzati testi originali di Anselmo d'Aosta  (Monologion, Proslogion), testi in traduzione e confronto fra traduzioni in italiano, francese e inglese. Verrà inoltre fatto riferimento a fonti direttamente collegate ai capolavori di Anselmo, come il Liber pro insipiente di Gaunilone di Marmoutiers, le Confessiones, il De Trinitate (IX), la Regula di Benedetto ma anche le opere logiche di Anselmo (De Veritate)  al fine di ricostruire l'ambiente culturale in cui collocare il senso più coerente dei testi anselmiani. Il contesto storiografico e filosofico sarà delineato grazie alla presentazione critica di alcuni studi di letteratura secondaria, che consentiranno di inquadrare il pensiero di Anselmo nell'evolversi delle tradizioni filosofiche. Riferimenti in questo senso verranno fatti anche alla disputa sulla logica della trinità tra Roscellino, Anselmo e Abelardo (materiali messi a disposizione dal docente e letti e discussi criticamente in aula).  Eventuali ulteriori riferimenti potranno essere fatti grazie all'ausilio, contestualizzato, di materiale on line, audiovisivi e slides.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Riccardo Fedriga