72607 - ORTICOLTURA, FISIOLOGIA E QUALITÀ DELLE PRODUZIONI ORTICOLE

Anno Accademico 2013/2014

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze e tecnologie agrarie (cod. 8530)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di conoscere le caratteristiche e le problematiche del comparto orticolo, con riferimento alla realtà italiana ed internazionale. Ha le conoscenze di base degli aspetti tecnici ed agronomici per produrre ortaggi in ambiente protetto e in piena aria, con sistemi a ridotto impatto ambientale, inclusi i sistemi di coltivazione biologica o organica. Ha sviluppato la capacità di reperire, valutare e far interagire le informazioni scientifiche, a livello agronomico, con quelle tecnico-economiche e di mercato. Al termine del corso lo studente è in grado di conoscere le caratteristiche e le problematiche delle principali colture orticole destinate al mercato per il consumo fresco e alla trasformazione industriale. Ha le conoscenze di base della fisiologia della produzione e della maturazione degli ortaggi. Ha appreso gli elementi che riguardano la qualità degli ortaggi e i fattori pre- e post-raccolta che la determinano. Ha sviluppato la capacità di reperire e valutare le informazioni scientifiche a livello fisiologico, agronomico ed economico ed elaborare una propria opinione sulle attuali problematiche legate alla qualità di prodotto e di processo nel settore orticolo.

Contenuti

A) Prerequisiti

Lo studente che accede a questo insegnamento è in possesso di una buona preparazione nelle materie di base (fisica, chimica, biologia e botanica) e ha conoscenze di agronomia, agrometeorologia, biochimica, chimica del suolo e dei principi di orticoltura che gli permettono di comprendere a fondo le problematiche delle produzioni orticole di piena aria e in ambiente protetto. Questi prerequisiti vengono pienamente soddisfatti dalle lauree triennali della classe L25 - scienze e tecnologie agrarie e forestali 6 CFU. La conoscenza della lingua inglese facilita la preparazione dello studente, poiché una parte del materiale didattico è in lingua inglese.

Nell'ambito del grande tema delle innovazioni nella produzione vegetale agraria, acquisire approfondite conoscenze delle principali colture orticole di pieno campo e ambiente protetto è una priorità nella formazione di un laureato nelle discipline agrarie e di un agronomo moderno, per orientare il processo produttivo verso sistemi più efficienti e di elevata sostenibilità economica e ambientale.

B) Programma/Contenuti

Il corso è costituito da 6 unità didattiche che riguardano:

1)     La qualità degli ortaggi destinati al consumo fresco e alla trasformazione industriale (Totale unità didattica 5 ore):

a)   caratteristiche qualitative nutrizionali e organolettiche, strumenti per la determinazione della consistenza e del colore, le caratteristiche qualitative commerciali e tecnologiche (forma, dimensione, colore, uniformità, stagionalità ed extra-stagionalità, idoneità alla trasformazione industriale);

b)    fattori pre-raccolta che influenzano la qualità degli ortaggi (biologici, ambientali, tecnico-colturali), la conservazione degli ortaggi (cenni), indici sintetici per la valutazione globale della qualità, i profili QDA.

2)     Ortaggi da frutto (Totale unità didattica 24 ore):

2.1)      Pomodoro:

a)   Centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica: la composizione del genere Lycopersicon, i gruppi esculentum e peruvianum, descrizione delle principali caratteristiche delle specie L. esculentum, L. pimpinellifolium, L. cheesmanii, L. parviflorum, L. chmielewskii, L. hirsutum, L. chilense, L. peruvianum, L. pennellii.

b)   Biologia e fisiologia: il seme e la germinazione; tipologie di accrescimento (determinato e indeterminato), l'accrescimento simpodiale; esigenze ambientali durante la fase vegetativa e risposte al variare della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera; ripartizione degli assimilati nella pianta in condizioni energetiche limitanti o non limitanti, riflessi sulle pratiche di potatura e cimatura; biologia fiorale e accrescimento del frutto, maturazione (fisiologia e qualità); esigenze ambientali durante la fase riproduttiva e fattori limitanti durante fioritura, microsporogenesi, allegagione e accrescimento del frutto; controllo di allegagione e maturazione.

c)      Pomodoro da industria – tecniche colturali: scelta varietale, preparazione del terreno, impianto della coltura e programmazione delle coltivazioni, concimazione (sintomi ed effetti di carenza/eccesso di N, P, K, Mg e Ca), irrigazione, fertirrigazione (gestione dinamica della fertirrigazione attraverso il monitoraggio dello stato nutrizionale della coltura), controllo delle infestanti, impiego di fitoregolatori maturanti, raccolta manuale e meccanica.

d)      Pomodoro da industria: il conferimento all'industria; la linea succo e la linea interi e pezzi succo; denominazione e classificazione dei derivati industriali; qualità della materia prima e idoneità alla trasformazione.

e)      Pomodoro da mensa – tecniche colturali delle coltivazioni su suolo, in pieno campo e in coltura protetta: lavorazioni, allevamento delle piantine in vivaio e trapianto, mezzi di protezione (pacciamatura, piccoli tunnel, serre), sesti di impianto e densità colturali, modalità di allevamento e tutoraggio delle piante, interventi di potatura, irrigazione e concimazione, sistemi per favorire l'allegagione dei frutti, produzioni.

f)     Pomodoro da mensa – tecniche colturali e gestione delle coltivazioni fuori suolo: sistema grodan, sistema NFT, sistema di coltivazioni in sacchi di substrato (perlite, fibra di cocco, ecc.), produzioni. Qualità del prodotto e cenni sulla conservazione.

2.2)    Peperone, Melanzana: centri d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali delle coltivazioni di piena aria e ambiente protetto (coltura forzata o semi-forzata). Peperone fuori suolo (coltivazioni in sacchi di substrato, es. perlite, fibra di cocco, ecc.). Qualità dei prodotti e cenni sulla conservazione.

2.3)        Melone, Cocomero, Cetriolo, Zucchino: centri d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali delle coltivazioni di piena aria e ambiente protetto (coltura forzata o semi-forzata). Cetriolo fuori suolo (coltivazioni in sacchi di substrato, es. perlite, fibra di cocco, ecc.). Qualità dei prodotti e cenni sulla conservazione.

3)     Ortaggi da tubero, radice, bulbo (Totale unità didattica 10 ore):

3.1)      Patata:

a)      Centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica: caratteristiche del genere Solanum e caratteristiche delle specie Solanum tuberosum e Solanum andigenum e delle patate selvatiche di interesse per il miglioramento genetico.

b)      Biologia e fisiologia: descrizione delle caratteristiche botaniche della pianta derivata da seme vero o da tubero; aspetti fisiologici e biologici della formazione degli stoloni e dei tuberi. Caratteristiche compositive del tubero.

c)      Tecniche colturali: preparazione del terreno, impianto, concimazione, irrigazione (stress idrici), controllo delle infestanti e raccolta. Aspetti qualitativi delle produzioni e cenni sulla conservazione. Qualità della materia prima e derivati industriali.

3.2)     Carota, cipolla, aglio, porro, scalogno: centri d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali. Qualità dei prodotti e cenni sulla conservazione.

4)     Ortaggi da foglia e da stelo (Totale unità didattica 12 ore):

4.1)     Lattuga: centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Tipologie di lattuga. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali delle colture di piena aria e in ambiente protetto. Coltivazioni fuori suolo. Qualità del prodotto e cenni sulla conservazione.

4.2)     Cicorie e radicchi: centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Tipologie. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali delle colture di piena aria e in ambiente protetto. Tecniche di forzatura in post-raccolta (imbianchimento). Qualità del prodotto.

4.3)     Spinacio: centro d'origine, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali delle colture di piena aria e in ambiente protetto, per l'industria e il mercato fresco.

4.4)     Sedano, Prezzemolo, Finocchio, Ravanello: centro d'origine, diffusione e sistematica. Principali aspetti di biologia e fisiologia. Tecniche colturali.

4.5)     Cavolo da foglia, Cavolo cappuccio, Cavolo verza, Cavolo rapa: centro d'origine, diffusione e sistematica. Principali aspetti di biologia e fisiologia. Tecniche colturali.

4.6)     Asparago: centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tipi di asparago e sistemi colturali per la produzione dell'asparago verde e dell'asparago bianco. Qualità del prodotto e cenni sulla conservazione.

4.7)     Ortaggi per la IV GAMMA: Terminologia e definizione, specie utilizzate, principali fasi del processo produttivo (scelta varietale e miglioramento genetico, ambiente di coltivazione, concimazione, irrigazione e difesa, raccolta). Principali fasi del processo di lavorazione (dalla selezione al confezionamento).

5)     Ortaggi da fiore o infiorescenza (Totale unità didattica 5 ore):

5.1)     Cavolfiore, Cavolo broccolo: centro d'origine, diffusione e sistematica. Principali aspetti di biologia e fisiologia. Tecniche colturali.

5.2)    Carciofo: centro d'origine, diffusione e sistematica. Principali aspetti di biologia e fisiologia. Tecniche colturali. Qualità del prodotto e cenni sulla conservazione.

6)     Ortaggi da seme (legumi) (Totale unità didattica 4 ore):

6.1)     Fagiolo e fagiolino: specie appartenenti ai generi Phaseolus e Vigna maggiormente coltivate nel mondo, loro centri di origine e descrizione delle caratteristiche botaniche. Biologia della specie Phaseolus vulgaris (fagiolo comune). Tecniche colturali del fagiolo da seme e del fagiolino. Aspetti qualitativi delle produzioni e derivati industriali.

6.2)     Pisello: centro d'origine, cenni storici, diffusione e sistematica. Biologia e fisiologia. Tecniche colturali. Aspetti qualitativi delle produzioni e derivati industriali.

Testi/Bibliografia

Fondamentale sarà l'utilizzo di materiale distribuito dal docente e degli appunti di lezione.

Durante il corso, sarà resa disponibile in rete la copia delle presentazioni effettuate in aula.

Per ulteriori approfondimenti si consigliano i seguenti testi:

- Bianco V.V. e Pimpini F., Orticoltura, Patron, 1990.

- Tesi R., Orticoltura mediterranea sostenibile, Pàtron, 2010.

- Castilla N., Greenhouse Technology and Management, CABI, 2012.

- Pimpini F. (coord.), Principi tecnico-agronomici della fertirrigazione e del fuorisuolo, Veneto Agricoltura, 2002.

- AA.VV., Il pomodoro, Coltura & Cultura, Bayer CropScience, 2010.

- Siviero P., Motton M.S., La coltivazione del pomodoro da mensa, Edizioni L'Informatore Agrario, 1995.

- Siviero P., Silvestri G., La coltivazione del pomodoro da industria, Edizioni L'Informatore Agrario, 1991.

- Heuvelink E., Tomatoes, CABI, 2005.

- AA.VV., Le insalate, Coltura & Cultura - Bayer CropScience, 2011.

- Ryder E., Lettuce, Endive and Chicory, CABI, 1999.

- AA.VV., La patata, Coltura & Cultura - Bayer CropScience, 2011.

- Siviero P., Gallerani M., La coltivazione del peperone, Edizioni L'Informatore Agrario, 1992.

- Bosland P. e Votava E., Peppers: Vegetable and Spice Capsicums, CABI 2012.

- Siviero P., La coltivazione del melone, Edizioni L'Informatore Agrario, 1993.

- Robinson R., Decker-Walters D., Cucurbits, CABI, 1997.

- AA.VV., Il carciofo e il cardo, Coltura & Cultura - Bayer CropScience, 2009.

- Brewster J., Onions and Other Vegetable Alliums, CABI, 2008.

- Dixon G., Vegetable Brassicas and Related Crucifers, CABI, 2006.

- Rubatzky V., Quiros C., Simon P., Carrots and Related Vegetable Umbelliferae, CABI, 1999.

Metodi didattici

Il corso è costituito da lezioni frontali (60 ore) accompagnate da esercitazioni (20 ore) che potranno prevedere:

- attività pratiche in serra per dare allo studente la possibilità di fare pratica su determinati argomenti,

- proiezioni di filmati e documentari per approfondire gli argomenti di lezione,

- seminari tenuti da visiting professor o cultori della materia su tematiche di particolare interesse,

- visite guidate ad aziende orticole e/o vivaistiche e/o a centri di commercializzazione. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso il solo esame finale, che accerta l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità attese tramite: 1) la presentazione di un elaborato (presentazione PPT) su un argomento a scelta dal candidato; 2) una prova orale costituita da 3 domande scelte nell'ambito delle 6 unità didattiche. Attraverso l'elaborato, vengono accertate: la capacità di approfondimento di un argomento trattato a lezione, l'analisi critica nell'affrontare tematiche riguardanti la produzione orticola, la capacità di sintesi.  Attraverso la prova orale viene accertata la preparazione generale su tutto il corso. La durata della prova orale è stimata attorno ai 30-40 minuti.

Il voto finale viene attribuito sulla base del grado di preparazione dello studente e soprattutto sulle sue capacità critiche e di collegamento fra argomenti diversi.

Oltre alle date di appello ufficiali, il docente è disponibile, previo appuntamento per e-mail, ad appelli d'esame settimanali (preferibilmente di mercoledì), compatibilmente con gli impegni istituzionali e di ricerca

Strumenti a supporto della didattica

PC, videoproiettore, presentazioni PowerPoint, video/DVD.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giorgio Prosdocimi Gianquinto