- Docente: Michele Canosa
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/06
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale (cod. 0966)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente acquisisce conoscenze relative alla filologia del cinema a partire dalle nozioni tradizionali della critica del testo (ecdotica). Acquisisce inoltre conoscenze relative all'esame storico-critico di testi cinematografici appartenenti al primo cinema italiano, in comparazione con testi coevi di altre cinematografie.
Contenuti
Argomento: Problemi di filologia del cinema e restauro
dei film (muti)
I. Elementi di teoria del restauro: a partire da Cesare
Brandi
I.1. Immagine e materia
I.2. Struttura e aspetto
I.3. Il trattamento delle lacune
II. Elementi di critica testuale
II.1 Gli “errori”: diretti, indiretti, critici.
II.2 Le “varianti”: d'autore, d'edizione, di tradizione.
II.3 Gli "errori guida" e la costruzione dello stemma
III.1. Riparazione dei danni
III.2. Il trattamento delle lacune (puntuali, locali, estese)
III.4. Sviluppo e stampa
IV. Restauro e ricostruzione testuale dei film (muti)
IV.1. Secondo il principio dell' "intenzione ultima d'autore"
IV.2. Secondo il principio della "prima proiezione"
IV.3. Secondo il principio della "copia migliore"
Testi/Bibliografia
Per la preparazione dell'esame, si richiede lo studio di almeno un
testo relativo a ciascuna delle quattro parti del
corso.
I.
C. Brandi, Teoria del restauro, Torino, Einaudi, 1977.
(Segnaliamo la traduzione in inglese: C. Brandi, Theory of
Restoration, Firenze, Nardini, 2005;
la traduzione in francese: C. Brandi, Théorie de la
restauration, [Paris], Ecole nationale du patrimoine/Monum,
s.d.)
II.
P. G. Beltrami, A che serve un'edizione critica?, Bologna,
Il Mulino, 2010.
Oppure P. Stoppelli, Filologia della letteratura
italiana, Roma, Carocci, 2008.
Oppure A. Stussi, Introduzione agli studi di filologia
italiana, Bologna, Il Mulino, 2007.
Oppure G. Inglese, Come si legge un'edizione critica.
Elementi di filologia italiana, Roma, Carocci, 2003.
Oppure A. Balduino, Manuale di filologia italiana,
Firenze, Sansoni, 1995.
Oppure, V. Branca, J. Starobinsky, La filologia e la
critica letteraria, Milano, Rizzoli, 1977.
III.
M. Canosa, Per una teoria del restauro cinematografico, in
G.P. Brunetta, Storia del cinema mondiale, vol. V, Torino,
Einaudi, 2001, pp. 1069-1118.
IV.
Giulia Carluccio, Silvio Alovisio (a cura), Introduzione al
cinema muto italiano, Torino, UTET, 2013.
Oppure: Paul Read, Mark-Paul Meyer, Restoration of Motion
Picture, Oxford, Buttrworth-Heinemann, 2000. Testo in
inglese.
Oppure: Giovanna Fossati, From Grain To Pixel. The
Archival Life of Film in Transition, Amsterdam, Amsterdam
University Press, 2009. Testo in inglese.
Oppure: AAVV, Il cinema ritrovato. Teoria e metodologia
del restauro cinematografico, a cura di Gian Luca Farinelli e
Nicola Mazzanti, Bologna, Grafis, [1994].
[N.B.: i testi menzionati sono reperibili presso la
Biblioteca del DARvipem, via Barberia 4.]
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consiste in un colloquio orale.
L'esame verte sulle quattro parti in cui è suddiviso il corso, con particolare riferimento alla storia del cinema muto italiano.
L'esame intende verificare:
1) La effettiva acquisizione da parte dello studente delle nozioni essenziali relative alla teoria del restauro, secondo il magistero di Cesare Brandi.
2) L'adeguata conoscenza da parte dello studente delle categorie essenziali della critica testuale.
3) L'adeguata conoscenza dei principali protocolli di restauro
cinematografico, con particolare riferimento al trattamento delle
lacune.
4) La capacità di affrontare criticamente i nessi tra critica
testuale (ricostruzione) e restauro del film.
Per il positivo esito dell'esame occorre dimostrare chiarezza espositiva, disposizione critica e proprietà di linguaggio.
In occasione dell'esame, lo studente può presentare un proprio elaborato scritto (“tesina”). L'argomento dev'essere coerente con i temi trattati nel corso e dev'essere concordato per tempo col docente.
Precisazione: l'elaborato scritto è facoltativo e non sostituisce la prova orale ma, in sede d'esame, sarà tenuto in debito conto nella valutazione finale e, se meritevole, favorirà l'attribuzione di voti di eccellenza. Dell'elaborato scritto, saranno apprezzate l'originalità dell'oggetto di studio, la padronanza delle fonti, la saldezza metodologica e la capacità argomentativa; sarà altrettanto tenuta in giusta considerazione la correttezza della forma espositiva, dell'allestimento delle note e dell'apparato bibliografico.
Strumenti a supporto della didattica
Screening di diversi casi di restauro
cinematografico.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Michele Canosa