53513 - STORIA DEL DIRITTO MODERNO E CONTEMPORANEO

Anno Accademico 2013/2014

  • Docente: Pierpaolo Bonacini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: IUS/19
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali (cod. 0915)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo Studente è in possesso degli strumenti metodologici necessari per la conoscenza dello sviluppo storico dell'ordinamento giuridico nazionale con particolare attenzione alle motivazioni che produssero le modificazioni normative e alle analogie, o differenze, tra il nostro e gli ordinamenti di altri paesi europei.

Contenuti

Il corso di “Storia del diritto moderno e contemporaneo” per il Corso di Laurea in "Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali" si proone di avviare gli studenti - in una misura forzatamene sintetica - alla conoscenza dei principali elementi che hanno caratterizzato lo sviluppo della cultura giuridica – con particolare attenzione a quella italiana – tra il secolo VI e il secolo XIX, ovvero tra gli inizi del Medioevo e il primo secolo dell'Età Contemporanea.

Si tratta di un periodo assai lungo (14 secoli) durante il quale si sono verificati cambiamenti profondi della cultura e degli ordinamenti giuridici, che tuttavia nel loro complesso e nella loro successione hanno determinato l'assetto acquisito dal sistema del diritto odierno in Italia e, più in generale, in Europa, basato sul duplice fondamento di codici e costituzioni.

Nel corso del Medioevo il diritto ha risentito di modificazioni profonde rispetto alla precedente esperienza di età romana e tardo-romana orientandosi verso modalità di produzione radicalmente diverse, così come altrettanto originale si presenta la creazione di una specifica dottrina giuridica frutto della rinnovata esegesi – a partire dal secolo XII – dei testi romanistici corrispondenti alle raccolte ordinate da Giustiniano negli anni Trenta del secolo VI, con l'aggiunta delle Novellae Constitutiones in cui si rispecchia l'attività legislativa dello stesso imperatore.

Un indirizzo ancora rinnovato ha assunto il diritto con il passaggio all'età moderna, risentendo della progressiva affermazione dei diritti di produzione statale e assestandosi, nel suo complesso, verso la riduzione dello spazio riconosciuto al Diritto Comune (Ius Commune), che nei secoli bassomedievali, praticato come sistema organicamente sussidiario alla galassia dei diritti locali (iura propria), si era invece affermato quale pilastro della cultura giuridica su scala europea.

Nel corso dell'Età Moderna Giusnaturalismo e Illuminismo giuridico, combinati con l'assolutismo principesco, hanno determinato tanto la crisi del sistema di Diritto Comune, sostituito ben presto dalla più moderna esperienza del diritto codificato, quanto l'affermazione di una nuova cultura costituzionale che, valorizzando il nuovo e rivoluzionario principio di egaglianza, ha iniziato a esprimersi attraverso la redazione di carte scritte, a partire dalla fondamentale esperienza connessa alla fondazione degli Stati Uniti d'America. 

In tal modo si sono gettate le solide basi degli ordinamenti giuridici che hanno iniziato a diffondersi nel corso del secolo XIX offrendo un modello in grado di aprire una nuova pagina nell'esperienza politico-giuridica di una società e di una cultura alla quale noi tutti apparteniamo ancora oggi.

Il corso ha quindi lo scopo di fare apprendere agli studenti i processi di trasformazione che hanno interessato il diritto e la cultura giuridica nel corso del lungo e articolato periodo storico che si identifica tradizionalmente con l'età medievale e moderna, illustrando i caratteri e la dinamica evolutiva dei principali fenomeni storico-giuridici che hanno plasmato le origini e i profili della moderna cultura giuridica italiana e, in parte, anche europea.

Ciò nella convinzione che l'approccio storicistico, inteso come metodologia di lettura dei fenomeni giuridici nella cornice delle esperienze politico-istituzionali di cui sono il prodotto, rappresenti uno strumento fondamentale per la comprensione degli attuali assetti del diritto positivo e debba essere parte integrante del bagaglio di conoscenze di tutti i giovani aspiranti tecnici del diritto.

Testi/Bibliografia

La preparazione dell'esame si basa sullo studio dei seguenti tre testi, con esclusione delle sole pagine espressamente indicate:

1)  Manlio Bellomo, L'Europa del diritto comune, Roma, Il Cigno Galileo Galilei, 1994 (VII edizione oppure edizioni successive)
con esclusione dell'intero Capitolo I (pp. 11-43) e di parte del Capitolo VIII (paragrafi 9, 10, 11, 12 = pp. 235-249)

2) Pierpaolo Bonacini, Cultura giuridica e prassi notarile nell'Italia longobarda: le carte di Varsi, Modena, Mucchi Editore, 2013 [Quaderni dell'Università di Modena e Reggio Emilia-Dipartimento di Scienze Giuridiche, n. 5]
con esclusione dei Documenti (pp. 73-117)

3) Carlo Ghisalberti, Unità nazionale e unificazione giuridica in Italia, Roma-Bari, Laterza, 1979 (I edizione oppure edizioni successive)

I materiali digitali che rappresentano i contenuti delle lezioni costituiscono parte obbligatoria del programma di esame e saranno messi a disposizione degli studenti on-line sul sito http://campus.cib.unibo.it nelle pagine del docente.

Non sussistono differenze, a livello di programma, tra studenti frequentanti e studenti non frequentanti.


Metodi didattici

Il metodo didattico, basato su lezioni frontali, ha come scopo quello di fare acquisire agli studenti la conoscenza delle seguenti aree tematiche fondamentali, che saranno oggetto di specifica trattazione nell'ambito delle lezioni:

1) Crisi dell'Impero e del diritto romano in età tardo-antica: il sistema delle fonti post classico e le consolidazioni del diritto romano, con particolare riguardo al Corpus Iuris di Giustiniano (sec. VI).

2) Il diritto in età barbarica, con particolare riguardo alle leggi romano-barbariche (secoli V-VI) e agli Editti longobardi (secoli VII-VIII).

3) L'eperienza giuridica del regno dei Franchi e dell'Impero carolingio: capitolari e diritto feudale.

4) La trasmissione del sapere giuridico nell'alto Medioevo: la cosiddetta "Scuola di Pavia", Pepo, verso la riscoperta del diritto romano.

5) Irnerio e la Scuola dei Glossatori, i metodi di studio e di insegnamento del diritto (secoli XII-XIII).

6) Il diritto della Chiesa: raccolte canonistiche altomedievali, il Decretum di Graziano (secolo XII) e le successive raccolte di Decretali papali, il Corpus Iuris Canonici.

7) Accursio e la Magna Glossa, il sistema del Diritto Comune (secoli XIII-XIV).

8) Le basi degli iura propria: istituzioni comunali, consuetudini e statuti (secoli XI-XIV)

9) Stati territoriali in Italia: Regno di Sicilia, Stato della Chiesa, Ducato di Savoia, Patriarcato di Aquileia; esperienze di Ius proprium in Europa.

10) Le origini e lo sviluppo della scuola del Commento (secoli XIII-XV)

11) Umanesimo giuridico in Italia e in Francia (secoli XV-XVI)

12) Cultura giuridica in età Moderna: grandi tribunali e Rote, communis opinio doctorum.

13) Giusnaturalismo, Illuminismo giuridico e il Diritto Comune nel Settecento.

14) Il pensiero giuridico di Lodovico Antonio Muratori.

15) Le riforme legislative negli stati italiani del secolo XVIII.

16) La Costituzione americana, le costituzioni francesi e le costituzioni giacobine italiane (1787-1799).

17) La codificazione napoleonica (1804-1810).

18) Il diritto codificato negli stati italiani preunitari (1815-1859).

19) Lo Statuto albertino (1848).

20) L'unificazione giuridica in Italia.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale sui contenuti delle lezioni e dei tre testi indicati nel programma.

Non sono richieste conoscenze propedeutiche, anche se una buona formazione scolastica superiore può indubbiamente aiutare lo studente nell'avvicinamento alla materia storico-giuridica. Di conseguenza a lezione verranno fornite tutte le conoscenze di base, anche a livello storico-istituzionale, per affrontare lo studio dei testi e la preparazione dell'esame.

Le lezioni hanno lo scopo di illustrare in modo chiaro e approfondito i contenuti del programma e gli studenti sono invitati a seguirle, per acquisire una migliore preparazione e una conoscenza degli argomenti trattai più matura e consapevole, anche se non sussistono differenze, a livello di materiali di studio, tra studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L'esame finale ha l'obiettivo di accertare le conoscenze acquisite dagli studenti su tutte le aree del programma e la capacità di organizzare l'esposizione con autonomia di ragionamento e buona qualità espressiva.

Il possesso di una visione organica dei temi oggetto di studio e la loro esposizione in modo tecnicamente appropriato saranno valutati con voti di eccellenza.

La conoscenza limitata alle parti essenziali della materia e l'uso di un linguaggio corretto ma non sempre appropriato determineranno valutazioni discrete.

Lacune limitate nel programma e capacità espressive caratterizzate da incertezza e imprecisione saranno valutate con voti appena sufficienti.

Lacune formative più vistose e mancanza di orientamento nei profili fondamentali della materia porteranno a una valutazione negativa e alla necessità di ripetere l'esame migliorando la comprensione dei testi e l'attenzione al loro studio complessivo.

Strumenti a supporto della didattica

Il corso viene svolto tramite lezioni frontali e con l'ausilio di supporto informatico (presentazione in Microsoft Powerpoint). Tutti i materiali aggiornati saranno messi a disposizione degli studenti sul sito http://campus.cib.unibo.it nelle pagine del docente.

Link ad altre eventuali informazioni

http://campus.cib.unibo.it

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Pierpaolo Bonacini