- Docente: Daniele Benati
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Valido anche per Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Laurea Magistrale in Arti visive (cod. 0977)
Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 0981)
Laurea Magistrale in Lingua e cultura italiane per stranieri (cod. 0983)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lettura dell'opera d'arte in chiave storica: il gusto, gli stili, la sensibilità estetica nella cultura medievale. Arte e pensiero, arte, stili di vita e società. Lettura critica del rapporto fra tradizione e innovazione.
Contenuti
"Dal greco in latino": la diffusione del linguaggio giottesco nella Valle Padana
Attraverso un'ampia casistica, il corso prenderà in esame le varie fasi del rinnovamento del linguaggio pittorico nella Valle Padana determinato dall'attività di Giotto ad Assisi, Rimini, Padova e poi, negli anni trenta, a Bologna e a Milano. Dopo uno sguardo ai principali cantieri duecenteschi della regione (Parma, Bologna, Ferrara), si esamineranno gli effetti della divulgazione delle novità di Giotto a Rimini, Ferrara, Bologna, in Lombardia e nel Veneto.
Testi/Bibliografia
A) Si richiede il ripasso della parte istituzionale, con particolare attenzione per l'arte dal XIII alla metà del XV secolo, da condurre su un qualsiasi manuale ad uso dei licei ed eventualmente da integrare con altre letture.
B) Parte monografica. Due testi a scelta fra i seguenti:
- Luciano Bellosi, La pecora di Giotto, Einaudi, Torino, 1985;
- Carlo Volpe, Il lungo percorso del “dipingere dolcissimo e tanto unito”, in Storia dell'arte italiana, V, Einaudi, Torino, 1983, pp. 229-304;
- Daniele Benati, Pittura del Trecento in Emilia Romagna, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, a cura di Enrico Castelnuovo, Electa, Milano, 1986, pp. 197-203;
- Giotto e le arti a Bologna al tempo di Bertrando del Poggetto , a cura di Massimo Medica, catalogo della mostra (Bologna), Silvana Ed., 2005;
- Carla Travi, Sant'Abbondio a Como. Le pitture murali, Skira, Milano, 2011;
- Sandrina Bandera Bistoletti (a cura di), Un poema cistercense. Affreschi giotteschi a Chiaravalle Milanese, Electa, Milano, 2010.
Metodi didattici
Oltre alle lezioni frontali tenute dal Docente, grande importanza è assegnata alle esercitazioni di riconoscimento e attribuzione.
La partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata. I non frequentanti potranno ricuperare quanto detto a lezione avvalendosi dei testi in programma.
Si richiede altresì il ripasso della parte manualistica dal XIII al XV secolo. A quanti non hanno in precedenza sostenuto l'esame di Storia dell'arte medievale si suggerisce di affrontare per conto proprio lo studio del manuale (dal tardo-antico alla fine del Quattrocento).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica prevede dapprima una prova scritta di riconoscimento sullaparteistituzionale, mediante la proiezione di dieci immagini di opere d'arte dal XIII alla fine delXV secolo, di cui il Candidato dovrà indicare l'ambito storico e, se possibile, l'autore. A meno che non sia lo stesso Candidato a voler ripetere la prova, il suo esito negativo non impedisce l'ammissione allaprova orale, ma farà media con quest'ultima. In quanto parti di una stessa verifica, le prove scritta e orale vanno comunque sostenute entro lo stesso giorno (l'eventuale rinvio della parte orale comporterà la ripetizione della prova scritta).
Strumenti a supporto della didattica
Lezioni frontali con proiezioni di immagini digitali.
Sopralluoghi con il Docente, da ritenere parte integrante del corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Daniele Benati