69521 - FORME DELLA SCENA MULTIMEDIALE (1) (LM)

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo (cod. 0969)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente ha un quadro completo delle teorie estetiche e delle strategie d'integrazione tecnologica in atto sulla scena contemporanea, attraverso la conoscenza approfondita di opere rappresentative del rinnovamento scenico nella loro continuità e/o rottura con la prospettiva storica all'interno della quale si inscrivono. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo studente elementi metodologici da applicare in ambito saggistico, critico-giornalistico (anche on-line), ma anche di programmazione e progettazione di specifici eventi spettacolari - teatrali e coreografici - legati all'utilizzo dei nuovi media.

Contenuti

Titolo del corso

Figure, presenze, cromie: una logica del vedere.


Date corso

Inizio corso: 12 novembre

[interruzione nella settimana del 19-25 novembre]

Fine corso: 19 dicembre

Giorni:

Lunedì ore 11-13

Martedì / Mercoledì – ore 13-15

Aula F, Via Barberia 4


Il corso concentrerà l'attenzione sulle forme della composizione teatrale e coreografica contemporanea. Le prospettive attraverso le quali indagare questo processo sono molteplici: la nozione operativa di figura, concepita qui come declinazione del ruolo dell'attore; il concetto di presenza scenica legata tanto al corpo del performer quanto a quelle che chiameremo presenzeoggettive, entità che la scena convoca e che si manifestano sottoforma di suono, luce e macchine sceniche. Un terza traiettoria riguarda invece il ruolo del colore. Questo è un aspetto centrale della composizione scenica che deve essere indagato con precisione se si vuole comprendere a pieno la logicadel vedere che sta alla base della ricerca estetica contemporanea. Tale sensibilità permette alla scena di dialogare con altre forme o dispositivi artistici – come l'installazione visiva e sonora per esempio – le cui connessioni saranno qui discusse e approfondite. Seguendo queste tendenze, il dispositivo scenico è concepito come un vero e proprio campo magnetico organizzato intorno a dimensioni visibile e l'invisibile, udibile e inudibile che portano a introdurre ed elaborare – come nozione teorica unificante – quella di latenza atmoferica. In questo senso, intendiamo portare l'attenzione su di una particolare dimensione della scena, il cui dispositivo è composto da una serie di variazioni infinitesimali – anche tecnologicamente mediate – che influenzano a livello subliminale sia il performer che lo spettatore.


Parole chiave

Corpo,percezione, presenza, composizione,visualscape, soundscape, immersione,colore, figura, ambiente,rappresentazione, trasformazione,subliminale, atmosfera.

Testi/Bibliografia

1)- E. Pitozzi (a cura di), On Presence, numero monografico della rivista “Culture Teatrali”, n. 21, 2011.

2)- V. Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore, Roma, Bulzoni, 2012.

3)- Appunti delle lezioni.

N.B. I non-frequentanti, in sostituzione degli appunti, dovranno concordare con il docente un volume sostitutivo obbligatorio.


Metodi didattici

Lezioni frontali con momenti seminariali. Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale; lo studente potrà, inoltre, concordare con il docente una tesina scritta riguardante argomenti legati allo svolgimento del corso. L'elaborato dovrà essere di circa 10 cartelle, da consegnare una settimana prima dell'appello nel quale si intende sostenere l'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Il corso mette in gioco il contributo teorico, analitico e critico-operativo del docente e degli studenti e si svilupperà secondo due modi interrelati: una parte teorica sottoforma di lezioni; e una parte pratica – con l'intervento diretto degli studenti – sottoforma di momenti seminariali dedicati all'analisi di materiali audiovisivi della scena contemporanea tecnologicamente mediata – tra i quali possiamo citare opere di Societas Raffaello Sanzio, Teatro Valdoca, Teatro delle Albe, Leo de Berardinis, Fanny & Alexander, Masque, Metamkine, Dumb Type, Merce Cunningham, Heiner Goebbels, Jan Fabre, Ginette Laurin, Wayne McGregor, Saburo Teshigawara, William Forsythe e altri. Determinanti, per lo svolgimento del corso, saranno gli incontri con artisti che lavorano in quest'ambito di ricerca e creazione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi