- Docente: Francesco Privitera
- Crediti formativi: 10
- SSD: M-STO/03
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Forli
- Corso: Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche (cod. 8048)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente a fine corso deve possedere competenze nellambito della Storia e delle Istituzioni politiche dellEuropa centro-orientale e balcanica nel periodo compreso fra la fine della II Guerra Mondiale e il crollo dei regimi comunisti e lavvento delle transizioni politiche tra il 1989 e il 1991. Lo studente deve, pertanto, aver conseguito una conoscenza delle differenze ideologiche esistenti nellambito dei sistemi comunisti europeo orientali sin dalla fase di costruzione delle Democrazie Popolari e gli snodi principali dei processi di trasformazione, adattamento e crisi di tali regimi. In aggiunta, lo studente deve maturare una consapevolezza dei termini del dibattito storiografico e delle interpretazioni storiche più significative dellesperienza comunista in Europa centro-orientale e balcanica.
Contenuti
Il corso intende analizzare le vicende storico-politiche dell'Europa centro-orientale e balcanica dal secondo dopoguerra al 1989/1991. Da un punto di vista metodologico la narrazione seguirà un andamento cronologico con un approccio di tipo interdisciplinare che coinvolge anche elementi di sociologia, antropologia, economia e cultura.
Nella parte introduttiva del corso sono comunque introdotti alcuni concetti di base, quali: il tema della modernizzazione; il processo di costruzione dello Stato; l'identità culturale in relazione alla questione nazionale e l'autodeterminazione.
Dalla seconda guerra mondiale, all'avvento della guerra fredda; dalla costruzione delle Democrazie Popolari alle crisi del Campo socialista (1948, 1953, 1956, 1968, 1979) fino al collasso dei regimi comunisti nel 1989 e alla scomparsa dell'Unione Sovietica, sono questi alcuni dei temi affrontati durante il corso.
Per ragioni di spazio e di coerenza, il corso pur trattando ovviamente di aspetti della storia dell'URSS non entra nel merito, se non in riferimento all'Europa centro-orientale e balcanica, delle vicende sovietiche. Chi fosse interessato ad approfondimenti segnalo il corso “L'URSS e la Russia nella Politica Mondiale” tenuto dal Prof. Stefano Bianchini nell'ambito della LM SID e il corso “Post-Socialist Transition Processes and EU Enlargement Eastwords”, svolto (in inglese) da me medesimo nell'ambito della LM SID.
Testi/Bibliografia
Testi/Bibliografia: PROGRAMMA D'ESAME Testi obbligatori per tutti: Per la prima prova intermedia: Richard Pipes, Comunismo, una storia, Rizzoli, Milano, 2003 Fabio Bettanin, Stalin e l'Europa. La formazione dell'impero esterno sovietico (1941-1953), Carocci Editore, Roma, 2006; Per la seconda prova intermedia: Fowkes Ben, L'Europa orientale dal 1945 al 1970, il Mulino, Bologna, 2004; Gokay Bulent, L'Europa orientale dal 1970 a oggi, il Mulino, Bologna, 2005; Per l'esame orale: Geoffrey Swain and Nigel Swain, Eastern Europe since 1945, St. Martin's Press, New York, 1998. Un ulteriore utile strumento di informazione che gli studenti dovranno utilizzare per la preparazione dell'esame è offerto dalleschede storiche in: Centro per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica, Guida ai Paesi dell'Europa Centrale, Orientale e Balcanica. Annuario politico-economico, edizione 2006, Il Mulino, Bologna, 2007. Per la preparazione dell'esame si consiglia fortemente il ricorso ad un atlante storico. Si può fare affidamento su: Paul Robert Magocsi, Historical Atlas of East Central Europe, University of Washington Press, 1995 oppure su Gérard Chaliand e Jean-Pierre Rageau, Atlante politico del XX secolo, SEI, Torino, 1989. Anche l'Atlante storico della Garzanti è utile. I non frequentanti, oltre a quanto detto sopra, devono scegliere UNA delle seguenti opzioni in UNA delle due aree geopolitiche di seguito indicate: a) area europeo centro-orientale: Francesco Privitera, L'Europa orientale e la rinascita dei nazionalismi, Guerini, Milano, 1994. P. Hanak, Storia dell'Ungheria, Angeli, Milano, 1996. Marcello Flores, 1956, Il Mulino, Bologna, 1996. Corsini e Zaffi (a cura di), Le minoranze fra le due guerre, Il Mulino, Bologna, 1994 unitamente a Livia Plaks, Andrzej Mirga e Henry H. Huttenbach, The «otherness» of Nomadic and Sedentary Citizens: the cultures of Jews and Roma, the Occasional Paper, Longo Editore Ravenna, 1996. Wilfried Loth, Figliastri di Stalin. Mosca, Berlino e la formazione della RDT, Quattroventi, Urbino, 1997. Ladislav Holy, The Little Czech and the Great Czech Nation, Cambridge University Press, Cambridge, 1996. Betty Miller Unterberger, The United States, Revolutionary Russia and the Rise of Czechoslovakia, Texas A&M Univ. Press, College Station, 2000. Gustavo Corni, Il sogno del Grande Spazio, Laterza, Bari, 2005 Dennis Deletant, Romania under Communist Rule, The Center of Romanian Studies, Oxford, 1999. b) area balcanica: Francesco Privitera, Jugoslavia, Unicopli, Milano, 2007; Edgar Hosch, Storia dei Balcani, il Mulino, Bologna, 2006; Florian Bieber and Carsten Wieland, Facing the Past, Facing the Future: Confronting Ethnicity and Conflict in Bosnia and Former Yugoslavia, Longo, Ravenna, 2005. Rada Ivekovic, La balcanizzazione della ragione, ManifestoLibri, Milano, 1995 unitamente a Rada Ivekovic, Le pouvoir nationaliste et les femmes, Occasional Paper, Longo Editore Ravenna, 1996. Richard Clogg, Storia della Grecia moderna: dalla caduta dell'Impero bizantino ad oggi, Bompiani, Milano, 1996. Marco Dogo, Kosovo. Albanesi e Serbi: le radici del conflitto, Marco, Lungro di Cosenza, 1992 unitamente a Albania, emergenza italiana, Quaderni speciali di Limes, 1997. Marco Galeazzi (a cura di), Roma-Belgrado: gli anni della guerra fredda, Longo Editore Ravenna, 1995. Anna Krasteva (a cura di), Communities and Identities in Bulgaria, Longo, Ravenna, 1998; Marco Dogo and Guido Franzinetti (a cura di), Disrupting and Reshaping. Early Stages of Nation-Building in the Balkans, Longo, Ravenna, 2002; Luisa Chiodi (a cura di), The Borders of the Polity. Migrations and Security Across the EU and the Balkans, Longo, Ravenna, 2005; Mient Ian Faber (ed.), The Balkans. A Religious Backyard of Europe, Longo Editore Ravenna, 1996. Stefano Bianchini, George Schöpflin (eds.), State Building in the Balkans. Dilemmas on the Eve of the 21st Century, Longo Editore, Ravenna, 1998. Dusan Janjic (ed.), Ethnic Conflicts and their Managements. The Case of Yugoslavia, Longo Editore, Ravenna. Letture aggiuntive di approfondimento: Storia e Politica Francois Frejto, Histoire des Democratie Populaires, Ed. du Sevil, 1952; Norman Neimark and Leonid Gibianskii (Eds.), The Establishment of Communist Regimes in Eastern Europe, 1944-1949, Westviev Press 1997; S.J. Ball, The Cold War. An International History 1947-1991, Arnold, 1998; Lannie P. Johnson, Enemies, Neighbours, Friends, Oxford UP, 1996; Ivan T. Berend, Central and Eastern Europe 1944-1993. Detour from the Periphery to the Periphery, Cambridge UP, 1998; Reneo Lukic & Allen Lynch; Europe from the Balkans to the Urals. The Disintegration of Yugoslavia and the Soviet Union, Oxford UP, 1996; R. Craig Nation, War in the Balkans 1991-2002, US Army War College, 2003; Dimitri Pentzopoulos, The Balkan Exchange of Minorities and its Impact on Greece, Hurst, London, 2002; Robert M. Hayden, Blueprints for a House Divided. The Constitutional Logic of the Yugoslav Conflicts, Michigan, 2000; Mark Biondich, Stjepan Radic, the Croat Peasant Party, and the Politics of Mass Mobilization, 1904-1928, UTP, 2000. Henry Huttenbach and Francesco Privitera (eds.), Self-Determination. From Versailles to Dayton. Its Historical Legacy, Longo, Ravenna, 1999. Post-Comunismo Geoffrey Pridham & Paul G. Lewis (Eds.), Stabilising Fragile Democracies, Routledge, 1996; Herbert Kitschelt, Zdeneka Mansfeldova, Radoslav Markowski, Gabor Toka, Post Communist Party System. Competition, Representation and Interparty co-operation, Cambridge UP, 1999; Tomas Kostelecky, Political Parties after Communism. Development in East-Central Europe, John's Hopkins UP, 2002; Jean Blondel and Ferdinand Mueller Rommel (Eds.), Cabinets in Eastern Europe, Palgrave, 2001; Marie Lavigne, The Economies of Transition. From Socialist Economy to Market Economy, St. Martins' Press, 1995/00; Ben Fowkes, The Post-Communist Era. Change and Continuity in Eastern Europe, MacMillan, 1999; Minton S. Goldmann, Revolution and Change in Central and Eastern Europe. Political, Economic and Social Challenges, Sharp, 1997; Michael D. Kennedy, Cultural Formations of Post-Communism. Emancipation, Transition, Nation, and War, University of Minnesota Press, 2002; Gill Jaeme, The Dynamics of Democratisation. Elites, Civil Society and the Transition Process, NY, St. Martins Press, 2000. Katherine Verdery, The Vanishing Hectare: Property and Value in Post-Socialist Transylvania, Cornell, UniPress, 2003; Jerald Creed, Domesticating Revolution from Socialist Reform to ambivalent Transition in a Bulgarian Village, Pennsylvania State UniPress, 1998; AA.VV., The Inflexibility Trap: Frustrated Societies,Weak States and Democracy, Centre for Liberal Strategies-Institute for Market Economics, Sofia, 2003.
Metodi didattici
Insegnamento frontale con richiesta di partecipazione attiva della classe.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà attraversodue test scritti (uno per ciascuno dei moduli in cui si articola il programma) che si terranno durante il periodo di lezione e attraverso un colloquio orale. Ciascun test scritto consiste in3 domande a risposta aperta. Il tempo a disposizione sarà di 60 minuti. I test potranno essere effettuati esclusivamente nelle date e negli orari stabiliti. Chi non può partecipare ad uno dei test intermedi per ragioni documentabili di causa di forza maggiore potrà recuperare la prova in una altra data da concordarsi. Per chi supera ledue prove scritte con una media, nel complesso, pari o superiore a 18, l'orale consiste in una o due domande che riguarderanno soprattutto la lettura prevista per l'esame finale. L'orale pesa per il 25% sulla valutazione finale. Di norma, può far aumentare o diminuire di uno o due punti la media dei test scritti. Per chiunque non abbia partecipato ad una o più prove intermedie e non abbia realizzato, nel complesso, una media pari o superiore a 18/30, l'orale riguarda approfonditamente tutto il programma. Nella sessione di gennaio-febbraio si può partecipare ad un solo appello. Se non si supera la prova o si rifiuta il voto si va a settembre. Il risultato dei test scritti è valido solo fino alla sessione di settembre. Chi non supera l'esame finale entro settembre deve portare all'orale l'intero programma. Il programma è identico per gli studenti del vecchio e del nuovo ordinamento. Anche chi ha seguito le lezioni in anni precedenti deve attenersi per l'esame al programma dell'anno accademico in corso.
Strumenti a supporto della didattica
Mappe su lucidi epower point. Eventualmente immagini, filmati e musica.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Francesco Privitera