- Docente: Daniele Benati
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lettura dell'opera d'arte in chiave storica: il gusto, gli stili, la sensibilità estetica nella cultura medievale. Arte e pensiero, arte, stili di vita e società. Lettura critica del rapporto fra tradizione e innovazione.
Contenuti
Il cantiere di San Petronio
Il corso prenderà in esame le ragioni storiche che presiedettero all'avvio (1390) e alla prima fase del cantiere petroniano, dagli anni del libero Comune al pontificato di Giovanni XXIII (Baldassarre Cossa) e alla legazione di Louis Aleman; prenderà in esame la figura del suo artefice, Antonio di Vincenzo ed esaminerà, attraverso i documenti e le opere superstiti, le più antiche vicende decorative: dai rilievi scultorei dei fianchi e della facciata alla decorazione pittorica della cappella Bolognini, affidata a Giovanni da Modena (1412-15), alle sculture di Jacopo della Quercia per la "Porta Magna" (1425-34).
Testi/Bibliografia
A) Si richiede il ripasso della parte istituzionale, con particolare attenzione per l'arte dal XIII alla metà del XV secolo, da condurre su un qualsiasi manuale ad uso dei licei ed eventualmente da integrare con altre letture.
B) Testi relativi al corso:
- La basilica di San Petronio, a cura di C. Volpe, Silvana editoriale, Milano, vol. I, 1983, con particolare attenzione per i capitoli curati da M. Fanti (pp. 9-27), G. Lorenzoni (pp. 53-58), R. Grandi (pp. 125-162), L. Bellosi (pp. 163-212), C. Volpe (pp. 213-294), G. Marchini (pp. 295-308);
- Renzo Grandi, Pittura tardogotica in Emilia, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, a cura di F. Zeri, Electa, Milano, 1987, I, pp. 204-221;
- Laura Cavazzini, Un nuovo protagonista per la scultura tardogotica padana: Alberto da Campione tra Como, Milano e Bologna, in "Prospettiva", 97, 2000, pp. 2-29.
Metodi didattici
Oltre alle lezioni frontali tenute dal Docente, grande importanza è assegnata alle esercitazioni di riconoscimento e attribuzione.
La partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata. I non frequentanti potranno ricuperare quanto detto a lezione avvalendosi dei testi in programma.
Si richiede altresì il ripasso della parte manualistica dal XIII al XV secolo. A quanti non hanno in precedenza sostenuto l'esame di Storia dell'arte medievale si suggerisce di affrontare per conto proprio lo studio del manuale (dal tardo-antico alla fine del Quattrocento).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica prevede dapprima una prova scritta di riconoscimento sulla parte istituzionale, mediante la proiezione di dieci immagini di opere d'arte dal XIII alla fine del XV secolo, di cui il Candidato dovrà indicare l'ambito storico e, se possibile, l'autore. A meno che non sia lo stesso Candidato a voler ripetere la prova, il suo esito negativo non impedisce l'ammissione alla prova orale, ma farà media con quest'ultima. In quanto parti di una stessa verifica, le prove scritta e orale vanno comunque sostenute entro lo stesso giorno (l'eventuale rinvio della parte orale comporterà la ripetizione della prova scritta).
Strumenti a supporto della didattica
Lezioni frontali con proiezioni di immagini digitali.
Sopralluoghi con il Docente, da ritenere parte integrante del corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Daniele Benati