- Docente: Elisabetta Graziosi
- Crediti formativi: 9
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Elisabetta Graziosi (Modulo 1) Elisa Curti (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)
Contenuti
Il corso sarà svolto in due moduli distinti e obbligatori: il primo
(ottobre-novembre) dalla prof. Elisa CURTI, il secondo
(novembre-dicembre) dalla prof. Elisabetta GRAZIOSI.
1 modulo (prof. Curti): Varietà del discorso amoroso nel
Decameron di Giovanni Boccaccio. Si articolerà in
due parti: nella prima, introduttiva, verranno fornite agli
studenti le coordinate necessarie a comprendere il Decameron
nel suo complesso (modelli e struttura dell'opera); la seconda
parte, più ampia, sarà dedicata invece all'analisi delle novelle di
argomento amoroso (in particolare quelle della IV e V
giornata).
2 modulo (prof. Graziosi). 2 modulo
(novembre-dicembre). Poesia del secondo Novecento. Il corso
sarà dedicato alla lettura e all' interpretazione della più recente
poesia italiana del secondo Novecento.
Si richiede inoltre: una buona conoscenza generale della Commedia dantesca completata attraverso lo studio di questi canti: Inferno : I, II, X, XIX (più uno a scelta libera); Purgatorio : V, VI, XX, XXVIII (più uno a scelta libera); Paradiso : XI, XII, XXII, XXXIII (più uno a scelta libera).
A completamento degli argomenti svolti nelle lezioni frontali si richiede altresì espressamente la conoscenza di queste nozioni fondamentali della metrica italiana: Endecasillabo, Settenario, Ottonario, Decasillabo, Canzone, Sonetto, Ode-canzonetta, Madrigale, Terza rima, Endecasillabo sciolto.
Testi/Bibliografia
PER IL PRIMO MODULO:
Testi di lavoro:
G. Boccaccio, Decameron. Si consiglia l' edizione a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2007 (in quanto, oltre che di un eccellente commento, è dotata di paragrafature estremamente utili).
Si richiede la lettura in particolare di: Proemio, Introduzione alla I giornata; Introduzione alla IV giornata; Conclusione.
Bibliografia:
1. Lineamenti di storia letteraria del Trecento (in particolare la poesia siciliana, la poesia stilnovistica, Dante e Petrarca). Gli studenti possono servirsi di un buon manuale liceale (per esempio, tra i tanti, Tempi e immagini della letteratura, coordinata da E. Raimondi, Milano, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 2004) oppure di S. Carrai - G. Inglese, La letteratura italiana del Medioevo, Roma, Carocci, 2009.
2. Un saggio a scelta tra le seguenti introduzioni a Boccaccio:
- V. Branca, Una chiave di lettura per il Decameron, e La Vita e le opere di Giovanni Boccaccio, in G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2007, pp. VII-LXXVI.
- L. Surdich, Boccaccio, Bologna, Il Mulino, 2008.
3. Una voce a scelta tra le seguenti:
- V. Branca, Boccaccio medievale e nuovi studi sul Decameron, Milano, Rizzoli, 2010: due capitoli a scelta tra il cap. V (L'epopea dei mercatanti), pp. 134-164; il cap. XI (Ironizzazione letteraria), pp. 335-346; il cap. XIII (Espressivismo linguistico), pp. 358-377.
- F. Bruni, Boccaccio. L'invenzione della letteratura mezzana, Bologna, Il Mulino, 1990: il capitolo IV, pp. 235-279 (Sui principi compositivi del «Decameron»).
- F. Cardini, Le cento novelle contro la morte. Giovanni Boccaccio e la rifondazione cavalleresca del mondo, Roma, Salerno, 2007: il cap. I (La peste nera), pp. 21-50 e il cap. III (Terapia di gruppo), pp. 64-85.
- C. Delcorno, Exemplum e letteratura. Tra Medioevo e Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 1989, l'Introduzione, pp. 7-22 e il cap. VIII (Metamorfosi boccacciane dell'exemplum), pp. 265-294.
II Sezione: le novelle d'amore nel Decameron
Testi di lavoro:
G. Boccaccio, Decameron(per l'edizione si veda quando indicato sopra).
Si richiede la lettura per intero della IV e V giornata, ed inoltre la lettura delle seguenti novelle: II, 7; III, 1; III, 8; VI, 7; VII, 7; VIII, 7; VIII, 2; IX, 5; X, 5; X, 10.
Bibliografia.
Due voci a scelta tra le seguenti:
- F. Cardini, L'esempio del falcone, ovvero l'amante mangiatoin Le cento novelle contro la morte. Giovanni Boccaccio e la rifondazione cavalleresca del mondo, Roma, Salerno, 2007, pp. 86-112 e Congedo, pp. 113-124.
- R. Fedi, Il “regno” di Filostrato. Natura e struttura della giornata IV del «Decameron», in «MLN», CII, 1987, pp. 39-54.
- M. Giacon, La novella di Nastagio e la canzone delle visioni, in «Studi sul Boccaccio», VIII, 1974, pp. 226-249.
- N. Giannetto, Madonna Filippa tra «casus» e «controversia». Lettura della novella VI 7 del «Decameron», in «Studi sul Boccaccio», XXXII, 2004, pp. 81-100.
- F. Grazzini, Nastagio, Federigo e la donna che dice no. Una struttura narrativa e due soluzioni nella giornata V del «Decameron», in Le forme del narrare. Atti del VII Congresso Nazionale dell'ADI, Macerata 24-27 settembre 2003, a cura si S. Costa, M. Dondero, L. Melosi, Firenze, Polistampa, 2004, vol. I, pp. 263-272.
- L. Marcozzi, “Passio” e “Ratio” tra Andrea Cappellano e Boccaccio: la novella dello scolare e della vedova («Decameron» VIII, 7) e i castighi del «Decameron», in «Italianistica» XXX/1, pp. 9-32.
- M. Picone, L' “amoroso sangue”: la quarta giornata, in Lectura Boccaccii Turicensis. Introduzione al «Decameron», a cura di M. Picone e M. Mesirca, Firenze, Cesati, 2004, pp. 115-139.
- M. Picone, Boccaccio e la codificazione della novella. Letture del «Decameron», Ravenna, Longo, 2008: uno a scelta tra i saggi: IX (Il romanzo di Alatiel, pp. 137-153); XI (Le papere di fra Filippo, pp. 171-183); XII (Dal lai alla novella tragica: Ghismonda, pp. 185-198); XIII (Dal lai alla novella comica: frate Alberto, pp. 199-214); XIV (La ballata di Lisabetta, pp. 215-234); XV (Un dittico di novelle cavalleresche: Nastagio degli Onesti e Federigo degli Alberighi, pp. 235-256); XVIII (Il rendez-vous sotto il pino, pp. 285-295); XXI (La morta viva: madonna Catalina e Gentile de' Garisendi, pp. 321–33); XXII (L'exemplum sublime di Griselda, pp. 335-360).
- C. Segre, La novella di Nastagio degli Onesti (Dec. V, 8): i due tempo della visione, in Id., Semiotica filologica, Torino, Einaudi, 1979, pp. 87-96 e Id., I silenzi di Lisabetta, i silenzi di Boccaccio, in Il testo moltiplicato. Lettura di una novella del «Decameron», a cura di M. Lavagetto, Parma, Pratiche, 1983, pp. 75-85.
- M. Zaccarello, Il “lieto fine” come cardine strutturale: la quinta giornata, in Lectura Boccaccii Turicensis. Introduzione al «Decameron», a cura di M. Picone e M. Mesirca, Firenze, Cesati, 2004, pp. 142-151.Si raccomanda vivamente agli studenti di procurarsi una copia del Decameron prima dell'inizio del corso per poter seguire le lezioni. Al termine del modulo verrà inoltre pubblicato l'elenco dettagliato delle novelle analizzate a lezione ed eventuale materiale utile.
PER IL SECONDO MODULO:
Testo di lavoro: Poeti italiani del secondo novecento : 1945-1995, a cura di Maurizio CUCCHI e Stefano GIOVANARDI, Milano, Mondadori, 1996: sono esplicitamente richiesti i testi indicati, letti, commentati nel corso delle lezioni, anche quelli presenti nel materiale didattico (dei testi affrontati a lezione sarà data una lista alla fine del corso scaricabile dal sito).
Lettura obbligatoria per tutti:
A. Casadei, Il Novecento, Bologna, il Mulino, 2005. Su questo manuale scolastico (o su uno equivalente) gli studenti si procureranno un' informazione sulla storia letteraria novecentesca che integrerà la parte antologica in programma.
Un saggio a scelta fra quelli indicati:
F. FORTINI, Le poesie italiane di questi anni , in Saggi e epigrammi , a c. e con un saggio introduttivo di Luca LENZINI e uno scritto di Rossana ROSSANDA, Milano, Mondadori, 2003, pp. 548-606
E. TESTA, Introduzione , in Dopo la lirica. Poeti italiani 1960–2000 , a c. di Enrico TESTA, Torino, Einaudi, 2005, pp. V–XXXIII
G.L. BECCARIA, Poesia del Novecento: il detto e il non detto , e P.V. MENGALDO, La poesia italiana del Novecento: aspetti tipologici , in La poesia italiana del Novecento. Modi e tecniche , a c. di Marco A. BAZZOCCHI e Fausto CURI, Bologna, Pendragon, 2003, pp. 13-29 e 45-67
P.V. MENGALDO, Lettura di una poesia di Pasolini, in La tradizione del Novecento. Terza serie , Torino, Einaudi, 1991, pp. 195-219.
Metodi didattici
Lezioni frontali in cui è richiesto, favorito, valutato l' intervento degli studenti. Addestramento per la prova scritta condotto da un tutor. Per quanto (e secondo le direttive della Facoltà) non vi sia obbligo di frequenza, tutti gli studenti sono espressamente invitati a partecipare alle lezioni secondo gli orari fissati, a procurarsi i materiali utilizzati, a mantenersi in contatto con l' insegnante e con i compagni che frequentano per seguire lo sviluppo del corso. Non sono previste dispense: le lezioni sono solo ed esclusivamente orali. I materiali offerti a lezione non vengono redistribuiti. Gli studenti afferiscono per lettera all' insegnamento: non sono consentiti passaggi da un corso all' altro. Per ogni comunicazione via email gli studenti dovranno utilizzare l' indirizzo messo a disposizione dall' Ateneo e firmare regolarmente i messaggi: solo così potranno ricevere una conveniente risposta. Per ragioni di privacy non si accettano messaggi da altri indirizzi.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L' accertamento consiste in una prova scritta e in una orale. Prima dell' orale è necessario sostenere con esito positivo (una votazione di almeno 18/30) la prova scritta che con l' orale formerà un voto unico. S' intende che una buona votazione nello scritto (superiore a 24/30) è una condizione preliminare per ottenere complessivamente all' orale un voto pieno (30/30).
La prova scritta viene fissata dalla Facoltà nelle tre sessioni ufficiali (gennaio, giugno, settembre) in date di cui è fatta tempestiva comunicazione sul sito della Facoltà. E' necessaria l' iscrizione on line sia per la prova scritta sia per quella orale.
Nella prova scritta lo studente dovrà mostrare di scrivere correttamente la lingua italiana, di sapere interpretare, collocare, collegare ad altri un testo, di conoscere i problemi fondamentali della storia letteraria dei secoli presi in considerazione. I temi verteranno prevalentemente (ma non esclusivamente) sugli argomenti svolti nell' ultimo corso. La validità della prova scritta è di 2 anni, trascorsi i quali è necessario ripeterla. Nella sessione di gennaio 2011 (e contrariamente a ogni altra segnalazione) sarà in via d' eccezione consentita durante gli scritti la consultazione dei propri testi di lavoro e degli appunti delle lezioni. Tutti gli studenti devono prendere visione delle prove corrette prima di presentarsi all' esame orale.
Nella prova orale gli studenti dovranno dare prova di maturità critica e di elaborazione personale degli argomenti appresi, mostrando di sapere impostare con chiarezza una piccola lezione sugli argomenti proposti. Dovranno inoltre essere in grado di riassumere e discutere le letture compiute, indicandone con precisione i dati bibliografici (autore, data di pubblicazione, modalità di reperimento) e con efficacia i concetti fondamentali.
Questo programma ha una validità di due anni, dopo il quale si è tenuti ad aggiornarlo.
Strumenti a supporto della didattica
Alcuni testi di particolare importanza per la preparazione saranno posti a disposizione degli studenti fra il materiale didattico. Altri materiali verranno distribuiti direttamente nel corso a sostegno delle lezioni e costituiranno argomento di discussione e materia d' esame scritto e orale. Gli studenti che ne rimanessero sprovvisti sono invitati a procurarseli tramite i compagni di corso: l' assenza a lezione non costituisce giustificazione. Per partecipare attivamente alle lezioni è necessario avere fin dall' inizio i testi di lavoro e seguire volta per volta le letture fatte in classe.
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Elisabetta Graziosi
Consulta il sito web di Elisa Curti