23364 - DIRITTO PENALE DELL'INFORMATICA

Anno Accademico 2010/2011

  • Docente: Maria Virgilio
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: IUS/17
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Operatore informatico-giuridico (cod. 0917)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo Studente conosce la disciplina giuridica in materia di crimine informatico e sa applicare le tecniche di informatica forense per preservare l'autenticità della prova informatica in caso di reato e illecito di natura informatica. E' in grado di consultare e commentare le normativa in materia e di descrivere con proprietà di linguaggio gli istituti giuridici. Conosce la disciplina giuridica in materia di crimine informatico e sa applicare le tecniche di informatica forense per preservare l'autenticità della prova informatica in caso di reato e illecito di natura informatica.

Contenuti

Premessa un'analisi empirica e tecnica delle nuove forme di criminalità che si manifestano nell'utilizzazione dei sistemi informatici e telematici, il corso esaminerà lo sviluppo "storico" delle riforme legislative ed appliaczioni giurisprudenziali che, dalla fine degli anni '70, si sono susseguite in Italia, portando ad incisive modifiche sia del codice penale, e della legislazione penale complementare.

In particolare verranno trattati: 

a) Delitti introdotti nel codice penale dalle leggi n. 547/1993 e n. 48/2008: contro il patrimonio (frode informatica, danneggiamento informatico), la fede pubblica (falsità in documenti informatici), la riservatezza e la sicurezza informatiche (accesso abusivo, detenzione e di password e codici di accesso, diffusione di virus, intercettazione di comunicazioni telematiche, violazioni della corrispondenza informatica, ecc.).

b) Reati previsti dal nuovo "codice" della privacy (t.u. n. 196/2003 in materia di trattamento dei dati personali).

c) Reati in materia di diritto d'autore e diritti connessi sulle opere dell'ingegno (programmi per elaboratore, banche di dati, opere in formato digitale e multimediale, ecc.: legge n. 633/1941 e successive modifiche).

d) Altri reati legati all'uso illecito di Internet, in specie in adempimento di norme di armonizzazione sovranazionali (Convenzione Cybercrime del Consiglio d'Europa del 2001 e Direttive e Decisioni quadro dell'Unione europea, contro gli attacchi informatici, contro la pornografia minorile e lo sfruttamento sessuale di fanciulli).

 

Testi/Bibliografia

Amato-Destito-Dezzani-Santoriello, I reati informatici, Padova, Cedam, 2010, da pag. 1 a pag. 240 

Per i riferimenti agli istituti di parte generale si indica: Canestrari-Cornacchia-De Simone, Manuale di diritto penale. Parte generale, Il Mulino, Bologna, 2007

 

Metodi didattici

Il carattere specialistico del corso e la peculiarità tecnica della materia richiedono, oltre alle lezioni frontali del docente titolare (che si gioverà dell'analisi di casi), interventi di esperti in campo informatico, per fornire altresì un supporto tecnico ed esemplificazioni pratiche, possibilmente in aula informatica, di alcune modalità di manifestazione dei crimini informatici (ad esempio: hacking, cracking o duplicazioni illegittime di software, diffusione di virus e malware, modalità illecite di utilizzo di protocolli di comunicazione, file sharing o P2P).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Prova orale

Strumenti a supporto della didattica

Si consiglia la consultazione di un codice penale aggiornato, da utilizzare anche durante le lezioni.

Ulteriori materiali saranno messi a disposizione durante le lezioni dal docente sul cui sito saranno inseriti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Virgilio