- Docente: Ignazio Masulli
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche (cod. 0978)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del modulo lo studente conosce le metodologie principali per lo studio dell'età industriale riguardo ai rapporti di lavoro e sociali. E' in grado di analizzare i principali mutamenti intervenuti nel corso dell'età industriale, sia dal punto di vista dei processi economici, sia da quello relativo ai rapporti di lavoro, sia infine con riguardo ai rapporti sociali. E' in grado di affrontare analisi comparate di contesti spazio-temporali diversi, riferiti in particolare all'area euro-atlantica. Sa valutare il ruolo dello storico nel favorire un approccio critico e scientifico ai temi di interesse per la collettività.
Contenuti
Titolo del corso:
L'indebolimento dei diritti e della funzione sociale del lavoro nel tardo capitalismo
Descrizione del
tema
Il corso si propone di esaminare l' indebolimento dei diritti e della funzione sociale del lavoro, a vantaggio degli interessi e logiche del mercato, nei paesi a capitalismo maturo.
Com'è noto, la crisi economica profilatasi nei primi anni '70 provocò tre risposte principali da parte dei grandi gruppi imprenditorali e dei governi che le sostennero: la delocalizzazione delle attività produttive in paesi del terzo mondo alla ricerca di manodopera a basso costo; un altissimo grado di automazione attraverso l'impiego su vasta scala delle tecnologie microelettroniche; una straordinaria crescita di potere ed autonomia del capitale finanziario.
In questo modo, il capitalismo di fine Novecento riusciva a superare le sue contraddizioni attraverso un processo di ristrutturazione di ampia portata e gravido di conseguenze. Una delle principali condizioni e, al tempo stesso, obiettivi di quella ristrutturazione era e resta il recupero di un ampio margine di libertà nei modi di impiego e sfruttamento della forza lavoro.
Ciò aiuta a comprendere perché, insieme al moltiplicarsi delle più varie forme di lavoro precario, si è assistito anche ad uno smantellamento di regole e tutele dei rapporti di lavoro ed un sempre più deciso attacco ai diritti e conquiste sociali.
La questione di fondo diventa, allora, quella di chiedersi se per questa strada non si sta procedendo verso la messa in discussione di tutto un modello sociale affermatosi particolarmente in Europa occidentale nel secondo Novecento e basato sulla centralità del lavoro. L'analisi storica può fornire utili elementi di risposta.
Calendario delle lezioni
Le lezioni inizieranno il 22 novembre 2010 e si terranno il lunedì, martedì e mercoledì, dalle 13 alle 15, nell'Aula VI (piano terra) di via Zamboni, 38.
Testi/Bibliografia
L'elenco che segue costituisce una prima bibliografia essenziale. All'inizio delle lezioni essa sarà discussa ed integrata sulla base di altre possibili scelte e tenendo conto degli interessi degli studenti.
Aglietta, M., G. Lunghini, Sul capitalismo contemporaneo, Bollati Boringhieri, Torino, 2001
Altieri G. (cur.), Uomini e donne moderni. Le differenze di genere nel lavoro e nella famiglia: nuovi modelli da sostenere, Ediesse, 2007;
Ambrosiani, M., B. Becalli (cur.), Lavoro e nuova cittadinanza, cittadinanza e nuovi lavori, Angeli, Milano, 2000;
Barbier J-C., H. Nadel, La flessibilità del lavoro e dell'occupazione, Donzelli, Roma, 2002;
Bauman Z., Lavoro, consumismo e nuove povertà, Città aperta, Troina, 2004;
Bock G., Le donne nella storia d'Europa, Laterza, Roma-Bari, 2001;
Ciocca, P., L'economia mondiale nel Novecento, il Mulino, Bologna, 1998;
Corbelli, V., G. Naletto (cur.), Atlante di un'altra economia, Manifestolibri, Roma, 2005.
Crompton, R., Lewis, S., Lyonette, C., (eds.), Women, men, work and family in Europe, Palgrave 2007;
Crouch C., Sociologia dell'Europa occidentale, il Mulino, Bologna, 2001;
Daniel, C., B. Parlier (dir.), La protection sociale en Europe, La Documentation Fraçaise, Paris, 2001.
Elster J., Il cemento della società. Uno studio sull'ordine sociale, il Mulino, Bologna, 1995;
Esping –Andersen, G., I fondamenti sociali delle economie postindustriali, il Mulino, Bologna 2000;
Fontana R., Il lavoro di genere. Le donne tra vecchia e nuova economia, Carocci, Roma, 2002;
Fumagalli, A., Lavoro. Vecchio e nuovo sfruttamento, Punto Rosso, Milano, 2006;
Gallie, D., S. Paugam, Welfare Regimes and the Experience of Unemployment in Europe, Oxford University Press, 2000;
Gallino L., Il lavoro non è una merce. Contro la flessibilità, Laterza, Roma-Bari, 2007;
Hutton W., Europa vs. USA, Fazi Editore, Roma, 2003;
Fitoussi, J.-P., La democrazia e il mercato, Feltrinelli, Milano, 2004
Kergoat J., et al., Le monde du travail, La Découverte, Paris, 1998 ;
Lestrade, B., S. Boutillier (sous la direction), Les mutations du travail en Europe, L'Hartman, Paris, 2000;
Livi Bacci, M., G. Errera, Intervista sulla demografia. Sviluppo, stato sociale, migrazioni, globalizzazione e politica, Etas, Milano, 2001;
Masulli, I. (cur.), Precarietà del lavoro e società precaria, Carocci Editore, Roma, 2004;
Mauri, L., G. Micheli (cur.), Le regole del gioco. Diritti di cittadinanza e immigrazione straniera, Angeli, Milano 1992;
Méda D., Società senza lavoro. Per una nuova filosofia dell'occupazione, Feltrinelli, Milano, 1997;
Mezzadra, S., Diritto di fuga. Migrazioni, cittadinanza, globalizzazione, Ombre corte, Verona, 2006;
Reich, R. B., L'economia delle nazioni. Lavoro, impresa e politica nei paesi del capitalismo globalizzato, Il Sole 24 ORE, Milano, 2003;
Reyneri E., Sociologia del mercato del lavoro, il Mulino, Bologna, 2005;
Supiot, A., (cur.), Il futuro del lavoro: trasformazioni dell'occupazione e prospettive della regolazione del lavoro in Europa, Carocci, Roma, 2003;
Taylor – Gooby, P., Welfare States under Pressure, Sage, London, 2002;
Thurrow, L., Il futuro del capitalismo. Regole, strategie e protagonisti dell'economia di domani, Mondadori, Milano, 1997;
Waddington, J. (ed.), Globalization and Patterns of Labour Resistance, Mansell, London etc. 1999.
Metodi didattici
L'impostazione didattica, che sarà discussa con gli studenti all'inizio delle lezioni, prevede una prima parte introduttiva, durante la quale saranno esposti dal docente gli aspetti principali dell'argomento proposto. Seguirà un censimento delle esigenze di chiarimento e/o di approfondimento da parte degli studenti, nonché dei temi che hanno maggiormente interessato ciascuno di loro. Su questa base, sarà possibile organizzare la seconda parte del corso, con indicazioni bibliografiche individualizzate e l'intervento attivo degli studenti nella discussione. Questa seconda parte prevede, quindi, lezioni che lascino ampio spazio ai commenti ed alle discussioni degli studenti. Per quelli di loro che lo desiderino è possibile che tale attività sfoci in un seminario, complementare al corso e affatto facoltativo.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Per gli studenti frequentanti l'esame consisterà in una relazione orale su un argomento prescelto dai singoli o dai piccoli gruppi che si saranno eventualmente costituiti. Nel caso di partecipazione al seminario, la relazione riassumerà il contributo dato in quella sede (vedi le indicazioni al punto precedente).
Gli studenti non frequentanti potranno preparare l'esame studiando due testi tra quelli indicati in bibliografia.
Strumenti a supporto della didattica
La strumentazione informatica sarà impiegata prevalentemente per la preparazione del materiale didattico ritenuto utile dal docente e dagli studenti, ma sarà utile anche ai fini di una ricerca bibliografica più ampia e personalizzata.
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
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