28140 - FORME DELLA SCENA MULTIMEDIALE (LM)

Anno Accademico 2010/2011

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo (cod. 0969)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente ha un quadro completo delle teorie estetiche e delle strategie d'integrazione tecnologica in atto sulla scena contemporanea, attraverso la conoscenza approfondita di opere rappresentative del rinnovamento scenico nella loro continuità e/o rottura con la prospettiva storica all'interno della quale si inscrivono. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo studente elementi metodologici da applicare in ambito saggistico, critico-giornalistico (anche on-line), ma anche di programmazione e progettazione di specifici eventi spettacolari - teatrali e coreografici - legati all'utilizzo dei nuovi media.

Contenuti

Titolo del corso : Corpografie: anatomia, percezione, dispositivi tecnologici.

Inizio corso: 21 marzo 2011

Fine corso: 25 maggio 2011

Il corso si articolerà su tre diversi piani in costante relazione: l'indagine sul corpo, sulla struttura del tempo in relazione ai dispositivi tecnologici e sulla dimensione sonora della scena contemporanea, in area europea, del Giappone e del Canada-Québec. In particolare sarà approfondita la dimensione fisiologica del corpo, la sua struttura, la sua organizzazione come base dell'azione. Parleremo dunque – richiamando territori metodologici e disciplinari diversi, come quello della filosofia-estetica, dell'architettura contemporanea e quello delle neuroscienze – di una « fisiologia dell'azione ». Partiremo da una considerazione : sulla scena contemporanea tecnologicamente mediata la dimensione virtuale del corpo è già completamente presente nei suoi aspetti fisiologici, ancora prima dell'intervento delle tecnologie (Life Forms, Motion capture, Isadora, Eyes Web). In altri termini la virtualità – prima di riguardare l'intervento dei dispositivi tecnologici sul corpo – rinvia all'immaginazione e alla proiezione del corpo nello spazio, aspetto che mette in gioco l'attività del cervello in relazione ai muscoli e al sistema nervoso ai fine della composizione di un'azione. Si tratta dunque di un processo dinamico fondato sulla nozione di fiction come relazione empatica tra il corpo e l'ambiente : il performer deve immaginare e proiettare i segmenti della proprio corpo nello spazio prima di agire materialmente. Per approfondire questi aspetti ridefiniremo i confini di una nozione determinate per la scena contemporanea : l'anatomia. Si tratta dunque di una strategia tesa a considerare il movimento nella sua autonomia oltre gli automatismi del corpo. Se l'astrazione è una modalità per guardare attraverso la materia, l'anatomia è allora una strategia per guardare attraverso il corpo e portare in primo piano il movimento, come sulla scena di William Forsythe, Saburo Teshigawara o Edward Lock per esempio. In questa cornice l'elaborazione di un corpo virtuale diventa, sul piano digitale, ciò che la decomposizione del movimento corporeo è sul piano della presenza fisica del performer in scena (Kondition Pluriel, Isabelle Choinière, Paul Kaiser/Merce Cunnigham, N+N Corsino). Dedicheremo, inoltre, una parte del corso all'analisi dei sistemi di ricezioni messi in campo dallo spettatore per entrare in relazione con queste nuove modalità di pensare la scena. Si tratta qui di questioni che sono legate a un processo di empatia che si stabilizza tra il performer e lo spettatore e che ci porta a elaborare una nozione teorica che riguarda – in linea con le nuove scoperte neurofisiologiche - il fatto che il gesto visto diventa, nello spettatore, un gesto « riprodotto » a livello della tensione muscolare, contribuendo a ridefinire, inoltre, la sua percezione globale.

Il corso si propone dunque di studiare e analizzare, in una prima fase, il ruolo del corpo e la sua presenza scenica – oltre alla sua ricezione da parte dello spettatore – sotto varie forme : corpo-figura, corpo-diagramma, corpo sonoro. Parallelamente a questi aspetti legati al corpo del performer, andremo ad indagare come l'intervento di dispositivi tecnologici in scena concorrano a riconfigurare le categorie di spazio e tempo, elaborando una modalità compositiva della scena che l'avvicina a territori dell'installazione visiva e dell'elaborazione tecnologica del suono. Dall'interazione di questi tre diversi ambiti emerge un radicale ripensamento dell'assetto scenico e, di conseguenza, la messa in discussione di categorie come quella di “azione”, di “rappresentazione” a favore di un processo trasformativo che abbandona la logica della forma per accede a un'estetica del flusso tecnologico. La cornice all'interno della quale elaborare tali processi di trasformazione si concretizza nel concetto di opera-sistema.

Parole chiave: corporeità, corpo sonoro, fiction, movimento, percezione, interfaccia, virtuale, paramorphe, presenza, bobyscape, composizione, e-space, tempo ucronico, visualscape, soundscape, immersione, interattività, ambiente, rappresentazione, trasformazione, opera-sistema, empatia.

Testi/Bibliografia

1)- A. Balzola, A. Monteverdi, Le arti multimediali digitali, Milano, Garzanti, 2004.

2)-  E. Pitozzi, Corpo, anatomia, percezione. Scena performativa e dispositivi tecnologici, Roma, Bulzoni (uscita prevista estate 2011).

3)- Un libro a scelta tra una delle seguenti sezioni :

a)- analisi del movimento e rapporto con le neuroscienze:

- N.A. Bernstein, Fisiologia del movimento, Roma, Stampa Sportiva, 1989.

- A. Berthoz, le sens du mouvement, Paris, Odile Jacob, 1997 (tr. It. Il senso del movimento, Milano, McGraw-Hill, 1998).

- F. Bortoletti (a cura di), Teatro e neuroscienze, numero monografico di “Culture Teatrali”, n° 16, primavera 2007.

- M. Bernard, De la création chorégraphique, Pantin, CND, 2001.

- AA.VV., Scientifiquement danse.Quand la danse puise aux sciences et réciproquement, “Nouvelles de Danse”, n.53, Bruxelles, Contredanse, Mars 2006.


b)- tecnologie:

- A. Balzola, La scena tecnologica, Milano, Dino Audino Editore, 2011.

- F. Marchiori (a cura di), Megaloop, Pisa, Titvillus, 2010.

- G. Cauteruccio, Kripton: teatri di luce. Spazio, corpo, tecnologia, Pisa, Titivillus, 2010.

- A. Menicacci, E. Quinz, La scena digitale, Venezia, Marsilio, 2001.

- E. Vaccarino, La musa dello schermo freddo, Genova, Costa & Nolan, 1996

- L. Manovich, Software culture, Milano, Olivares, 2010.

- S. Broadhurst, Digital practices, New York, Palgrave McMillan, 2007

- Susan Kozel, Closer. Performance, Technologies, Phenomenology, Cambridge, Massachussetts Institute of Technology, 2007.

- J-M. Lachaud, O. Lussac, Art set Nouvelles Technoogies, Paris, L'Harmattan, 2007.

- AA.VV., Interagir - avec les technologies numériques, “Nouvelles de Danse”, n.52, Bruxelles, Contredanse, octobre 2004.


c)- suono e voce:

- R. Paci Dalò, E. Pitozzi, Electroscene, Napoli, Cronopio, (uscita estate 2011)

- L. Amara, P. Di Matteo, (a cura di), Teatri di voce, numero monografico di “Culture Teatrali”, n° 20, anno 2009 (aprile 2011).


d)- scena contemporanea:

- V. Valentini, Mondi, corpi, materie, Milano, Bruno Mondadori, 2008.

- E. Pitozzi, A. Sacchi, Itinera. Trajectoire de la forme Tragedia Endogonidia, Arles, Actes Sud, 2008 [+ B. Trackels, Les Castellucci, Besancon, Les Solitaires Intempestifs, 2005.

- Motus, Io vivo nelle cose, Milano, Ubulibri, 2006.

- A. M. Monteverdi, Il teatro di Robert Lepage, Pisa, Edizioni BFS, 2004

 

4)- appunti delle lezioni


N.B. I non-frequentanti, in sostituzione degli appunti, dovranno portare le dispense del corso da ritirare, a partire da maggio 2011, presso la copisteria Harpo, via Barberia 9 – 40123 Bologna



Metodi didattici

Lezioni frontali con momenti seminariali. Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica. 


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

esame orale + per chi interessato, eventuale tesina scritta da concordare con il docente.

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni si avvarranno della presentazione di materiale video, della lavagna luminosa e del collegamento a internet, così da poter supportare l'analisi teorica con la presentazione di materiali che faranno riferimento, tra gli altri, all'opera di Paul Kaiser/Merce Cunningham, di William Forsythe, Saburo Teshigawara,  Wayne McGregor, Studio Azzurro, dei Dumb Type, della Raffaello Sanzio, di Myriam Gourfink, Kondition Pluriel, Corps Indice, Motus, Paci Dalò, Robert Lepage, Wooster Group, N+N Corsino, Chi-min Hsieh, Le Carré des Lombes e altri. 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi