10877 - DRAMMATURGIA MUSICALE (1)

Anno Accademico 2010/2011

  • Docente: Marco Beghelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'insegnamento punta a fornire un profilo storico dello sviluppo del teatro d'opera, segnatamente in Italia, nonché - mediante l'analisi di esempi selezionati dal grande repertorio operistico - gli strumenti per un primo approccio critico alle strutture del melodramma inteso come sistema complesso composto di parola, azione e musica.

Contenuti

Il teatro d'opera in Italia nel secolo XIX, da Rossini a Puccini.

Attraverso quattro capisaldi (Rossini, Il barbiere di Siviglia, 1816; Donizetti, Lucia di Lammermoor, 1835; Verdi, Rigoletto, 1851; Puccini, La Bohème, 1896) viene proposto un percorso analitico sulle strutture formali di base nell'opera italiana dell'Ottocento, sulla loro mutevolezza nel tempo e sulle conseguenti implicazioni drammaturgiche.

Testi/Bibliografia

Per i testi delle quattro opere prese in esame (libretti e registrazioni), vedi il paragrafo "Strumenti a supporto della didattica".


Per un inquadramento storico e stilistico generale sull'opera italiana dal Seicento al Novecento (da leggere nell'ordine):
- Lorenzo Bianconi, Il teatro d'opera in Italia, Bologna, Il Mulino, 1993 (disponibile anche in lingua inglese);
- Gilles de Van, L'opera italiana: la produzione, l'estetica, i capolavori, Roma, Carocci, 2002 (disponibile anche in lingua francese);
- Marco Beghelli, Voci e cantanti, in Enciclopedia della musica, a cura di Jean-Jacques Nattiez, V (L'unità della musica), Torino, Einaudi, 2005, pp. 814-841 (disponibile anche in lingua francese);
- Paolo Fabbri, Metro e canto nell'opera italiana, Torino, Edt, 2007.


Per forme e stile dell'opera italiana nell'Ottocento:
- Fabrizio Della Seta, Italia e Francia nell'Ottocento, Torino, EDT, 1993 (= "Storia della musica", 9), pp. 3-90, 165-236, 277-298;
- Marco Beghelli, Morfologia dell'opera italiana da Rossini a Puccini, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. IV (Storia della musica europea), Torino, Einaudi, 2004, pp. 895-921 (disponibile anche in lingua francese).


Come guida ai singoli titoli:
- Saverio Lamacchia, Il vero Figaro o sia il falso factotum, Torino, Edt, 2008, pp. 91-269 (disponibile anche in lingua tedesca);
- Julian Budden, Le opere di Verdi, vol. I (Da Oberto a Rigoletto), Torino, Edt, 1985, pp. 519-558, 586-588 (disponibile anche in lingua inglese);
- Julian Budden, Puccini, Roma, Carocci, 2002, pp. 149-197 (disponibile anche in lingua inglese).

Per Lucia di Lammemoor, in mancanza di un testo specifico, lo studente si avvarrà delle informazioni sull'opera sparse fra i vari testi in programma.


Chi necessitasse di nozioni di metrica italiana, può rivolgersi autonomamente a qualunque manuale, ad esempio quello di Pietro G. Beltrami, in forma di trattato (La metrica italiana, Bologna, Il Mulino, 1994, e successive ristampe), o quello di Mario Ramous, in forma di dizionario (La metrica, Milano, Garzanti, 1984).

Metodi didattici

La conoscenza delle opere in programma passerà attraverso la contestualizzazione storica e stilistica offerta dai manuali generali, i cui assunti (in particolare quelli formali) andranno poi ricercati nei testi poetici e musicali delle quattro opere, attraverso una attenta analisi metrica e strutturale dei libretti e un ascolto ripetuto delle musiche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame, in forma orale, sarà condotto tenendo sempre sott'occhio i libretti delle quattro opere. Ogni studente è pertanto invitato a presentarsi con i quattro testi librettistici alla mano; in caso contrario l'esame non potrà materialmente avere luogo. Spartito o partitura sono benvenuti, per chi sappia giovarsene. 

Allo studente verrà chiesto di orientarsi sulla struttura e sui metri poetici impiegati nei testi librettistici: classificazione dei versi (quinari, senari, settenari, ottonari, decasillabi, endecasillabi; versi doppi; versi piani, tronchi, sdruccioli; sinalefe e dieresi; frangitura del verso fra più personaggi), raggruppamento dei versi (versi sciolti, versi lirici, strofe, rime), strutture musicali evidenziabili nella lettura del libretto e nell'ascolto della musica, con particolare riferimento a recitativo e aria, duetto, introduzione dell'opera e finale centrale dell'opera (con i concetti di cantabile, stretta/cabaletta, concertato di stupore, aria strofica, solita forma del numero musicale).

Per l'analisi macrostrutturale lo studente si avvarrà dei fenomeni formali descritti nei testi di Bianconi, Della Seta, Beghelli (Morfologia...) e nelle guide alle singole opere proposte in bibliografia.

Strumenti a supporto della didattica

Lo studio delle quattro opere avverrà essenzialmente attraverso l'analisi del libretto e l'ascolto di edizioni discografiche.

Gli studenti dovranno presentarsi a lezione (nonché all'esame!) con il testo librettistico dei quattro melodrammi oggetto del corso, in una edizione attendibile che renda ragione delle strutture metriche e poetiche (solitamente NON sono attendibili i testi pubblicati nei booklet dei dischi e la maggior parte di quelli rinvenibili in internet). Potranno essere utilizzati i testi pubblicati nel volume Libretti d'opera italiani dal Seicento al Novecento, a cura di G. Gronda e P. Fabbri, Milano, Mondadori, 1997, oppure i testi messi a disposizione degli studenti alla pagina http://www.muspe.unibo.it/corso/corsi/dramus/index.htm

Gli studenti in grado di leggere la musica potranno avvalersi utilmente anche degli spartiti per canto e pianoforte o delle partiture delle medesime quattro opere. In formato digitale sono scaricabili dalla banca dati Petrucci Music Library (http://imslp.org/wiki/Category:Composers).


Tutti gli studenti sono tenuti ad ascolti ripetuti delle quattro opere, fino a fissarne in memoria i temi principali e le macrostrutture. Lo studente procurerà pertanto di avere a disposizione anche una registrazione di ogni opera. Si avverte che i primi tre titoli sono spesso oggetto di tagli in sede di esecuzione teatrale, la qual cosa potrebbe causare non pochi problemi nell'individuazione delle forme musicali. Si consiglia pertanto vivavamente di avvalersi di registrazioni effettuate in studio (e non dal vivo) negli ultimi 30 anni (e non più antiche); ad esempio: Il barbiere di Siviglia con Ganassi, Vargas, Servile, dir. Humburg (Naxos); Lucia di Lammermoor con Sutherland, Pavarotti, Milnes, Ghiaurov, dir. Bonynge (DECCA); Rigoletto con Rost, Alagna, Bruson, dir. Muti (Sony); per La bohème, invece, tutte le edizioni discografiche sono equivalenti sul piano dell'integrità del testo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Beghelli