- Docente: Daniele Benati
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ART/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 0981)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente, nell'ambito della storia dell'arte medievale, dal V al XV secolo, approfondisce le tematiche relative ai sistemi figurativi (pittura, scultura, arti minori) messi in atto in area italiana ed europea in rapporto alle esigenze religiose, politiche e culturali che li hanno determinati, al fine di consentire la capacità di leggere il fenomeno artistico nelle sue molteplici componenti
Contenuti
Esperienze tardo-gotiche in Emilia e in Romagna. I centri, gli artisti, i committenti.
Il corso prende in esame la diffusione della cultura figurativa tardo-gotica nei principali centri della regione, illustrandone gli apporti esterni e i modi di sviluppo, in rapporto alle diverse situazioni politiche e sociali. Importanza sarà data alla figura di Giovanni da Modena, attivo principalmente a Bologna e fondatore di un linguaggio che si oppone alle delicatezze del gorico lombardo e veneto, ma anche alle personalità attive in altre realtà cittadine (Parma, Ferrara, Carpi, Vignola...). Approfondimenti saranno dedicati alla miniatura e alla scultura del periodo.
Testi/Bibliografia
Per gli studenti che sostengono l'esame da 12 CFU:
A) Sul tardo-gotico in Emilia e in Romagna:
- C. Volpe, La pittura nella prima metà del '400 , dispense per il corso di S. Bottari, Bologna, 1958; ried. in C. Volpe, La pittura nell'Emilia e nella Romagna. Raccolta di scritti sul Trecento e Quattrocento, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Artioli editore, Modena, 1993, pp. 49-101;
- R. Grandi, Pittura tardogotica in Emilia, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, a cura di F. Zeri, Electa, Milano, 1987, I, pp. 204-221;
- C. Volpe, La pittura gotica. Da Lippo di Dalmasio a Giovanni da Modena, in La Basilica di San Petronio a Bologna, I, A. Pizzi, Milano, 1983, pp. 213-294;
- La Cappella Contrari nella Rocca di Vignola, a cura di D. Benati e V. Vandelli, Jaca Book, Milano, 2007 (in particolare i saggi di D. Benati, F. Massaccesi);
- A. M. Matteucci Armandi, Originalità dell'architettura bolognese ed emiliana, Bononia University Press, Bologna, 2008, in part. pp. 39-84.
B) Un testo a scelta tra quelli sotto indicati (due per i non frequentanti):
- E. Castelnuovo, Un pittore italiano alla corte avignonese. Matteo Giovannetti e la pittura in Provenza nel sec. XIV , Einaudi, Torino, 1962 e 1991;
- L. Castelfranchi Vegas, Il gotico internazionale in Italia, Edotori Riuniti, Roma, 1966;
- A. De Marchi, Gentile da Fabriano.Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico, Federico Motta Editore, Milano, 1992;
- L. Bellosi, Come un prato fiorito. Studi sull'arte tardogotica, Jaka Book, Milano, 2000;
- F. Zeri, Giorno per giorno nella pittura. Scritti sull'arte nell'Italia settentrionale dal Trecento al primo Cinquecento, Umberto Allemandi, Torino, 1988 (almeno dieci saggi a scelta);
- Gentile da Fabriano e l'altro Rinascimento, a cura di L. Laureati e L. Mochi Onori, catalogo della mostra di Fabriano, Electa, Milano, 2006;
- M. Minardi, Lorenzo e Jacopo Salimbeni. Vicende e protagonisti della pittura tardogotica nelle Marche e in Umbria, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2008.
C) La preparazione della parte istituzionale, con particolare attenzione per l'arte dal XIII alla fine del XV secolo, potrà avvenire su un qualsiasi manuale ad uso dei licei, da integrare eventualmente con altre letture.
Per gli studenti che sostengono l'esame da 5 CFU:
A) Sul tardo-gotico in Emilia e in Romagna:
- C. Volpe, La pittura nella prima metà del '400 , dispense per il corso di S. Bottari, Bologna, 1958; ried. in C. Volpe, La pittura nell'Emilia e nella Romagna. Raccolta di scritti sul Trecento e Quattrocento, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Artioli editore, Modena, 1993, pp. 49-101;
- R. Grandi, Pittura tardogotica in Emilia, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, a cura di F. Zeri, Electa, Milano, 1987, I, pp. 204-221;
- C. Volpe, La pittura gotica. Da Lippo di Dalmasio a Giovanni da Modena, in La Basilica di San Petronio a Bologna, I, A. Pizzi, Milano, 1983, pp. 213-294.
B) La preparazione della parte istituzionale, con particolare attenzione per l'arte dal XIII alla fine del XV secolo, potrà avvenire su un qualsiasi manuale ad uso dei licei, da integrare eventualmente con altre letture.
Metodi didattici
Oltre alle lezioni frontali tenute dal Docente, grande importanza è assegnata alle esercitazioni di riconoscimento e attribuzione.
La partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata. I non frequentanti potranno ricuperare quanto detto a lezione avvalendosi dei testi in programma.
Si richiede altresì il ripasso della parte manualistica dal XIII al XV secolo. Quanti non hanno in precedenza sostenuto l'esame di Storia dell'arte medievale dovranno affrontiare per conto proprio lo studio del manuale (dal tardo-antico al rinascimento).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica prevede dapprima una prova di riconoscimento scritta sul manuale, mediante la proiezione di dieci immagini di opere d'arte dal XIII alla prima metà del XV secolo, di cui il Candidato dovrà indicare l'ambito storico e, se possibile, l'autore. L'esito di tale prova scritta non pregiudica, a meno che non sia lo stesso Candidato a volerla ripetere, l'ammissione all'esame orale, da sostenere nello stesso giorno (le due parti dell'esame si integrano a vicenda e non si possono sostenere separatamente).
Strumenti a supporto della didattica
Lezioni frontali conproiezioni di immagini digitali.
Sopralluoghi con il Docente, da ritenere parte integrante del corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Daniele Benati