29022 - STORIA E STORIOGRAFIA DELLA MUSICA (1) (LM)

Anno Accademico 2009/2010

  • Docente: Paolo Cecchi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente sa riflettere sui momenti cardine dell'evoluzione storica della musica, conoscendo i principali riferimenti storiografici e le principali correnti storiche che hanno determinato tanto i generi quanto il pensiero teorico sulla musica.

Contenuti

Storia e storiografia della musica - docente prof. Paolo Cecchi

 

Le lezioni del corso si terranno presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo, via Barberia 4 con i seguenti orari: martedì, ore 15.00-17.00 (aula Cruciani), mercoledì, ore 10.00-13.00 (aula Ferrero) - Il corso inizierà martedì  16 febbraio 2010, ore 15.00-17.00, in aula Cruciani.

 

Il corso, pur mantenendo la sua unitarietà, è suddiviso in due moduli, ciascuno della durata di 30 ore (6 CFU):

 

I modulo: Il teatro immaginario di Hector Berlioz: “Roméo et Juliette” (1839) e “La damnation de Faust” (1846)

 

II modulo: “Roméo et Juliette” di Hector Berlioz: storia della genesi ed analisi dei meccanismi musical-narrativi.

 

Gli studenti che devono sostenere l'esame per 6 CFU ( 5 CFU per chi si è iscritto nei precedenti anni accademici) dovranno portare il programma relativo al primo modulo, chi invece deve sostenere l'esame per 12 CFU dovrà portare il programma di entrambi i moduli.

 

Programma del I modulo (30 ore, 6 CFU;  5 CFU per chi si è iscritto nei precedenti anni accademici)

 

Il teatro immaginario di Hector Berlioz: “Roméo et Juliette” (1839) e “La damnation de Faust” (1846)

 

La prima parte del corso è dedicata ad un esame del contesto estetico, storico e stilistico-compositivo in cui maturò la concezione di un ‘teatro immaginario' in musica da parte di Hector Berlioz. Tale ‘teatro immaginario' – i cui assunti erano fondamentalmente antioperistici – postulava la capacità della musica di creare nello spettatore una drammaturgia “mentale”, senza ricorrere a mezzi scenico-drammatici, rappresentando in suoni una vicenda teatrale nella quale veniva meno il taglio realistico proprio del teatro d'opera primo ottocentesco, a favore della discontinuità della costruzione immaginativa, della sospensione  fantastica, dell'espressione patetica spesso rapsodica evocati dal costrutto sonoro.

Tale concezione - ad un tempo compositiva e poetico-drammaturgica, protesa sperimentalmente verso l'utopia estetica di un “non luogo” teatral-musicale -  si concretizzò in particolare in due opere che si avvalevano di mezzi e generi musicali in gran parte diversi: la sinfonia con solisti e cori Roméo et Jiuliette (1839): in essa  - attraverso il ricorso a quello che Berlioz definì il “genre instrumental expressif” (derivato dalla categoria della musica a programma, sperimentata dall'autore nella Sinfonia fantastica) - la musica orchestrale tendeva programmaticamente ad evocare sentimenti e temperie emotive proprie di scene e episodi dell'azione  - il ballo dei Capuleti, la scena d'amore del balcone, la doppia morte degli amanti – tra i più noti della commedia scespiriana.  

Se in Roméo et Juliette  Berlioz aveva orientato verso la teatralità drammatica il potere evocativo della musica orchestrale e le possibilità epico-narrative del coro; con la Damnation de Faust (1846) il compositore concepì invece un partitura teatrale che rinunciava ad alcune fondamentali convenzioni comunicative dell'opera. Vi manca infatti ogni aspetto scenico-visivo (“opera da concerto”), vi è una discontinuità spaziale e temporale e una frequente deroga alla continuità e alla continuità dell'azione (“leggenda drammatica”); infine sovente si percepisce un'impronta epico-narrativa che si sovrappone al divenire drammatico e rende incerto lo statuto comunicativo della composizione. Nella Damnation  Berlioz sembra tendere ad una realizzazione operistica tradizionale, ma nel contempo quasi sempre nega tale realizzazione a favore di un incedere visionario, ove lo spazio drammatico/poetico è disegnato dalla musica e non dal luogo teatrale della scena convenzionale, né dall'articolazione operistica tra azione, personaggio/cantante e rappresentazione vocale degli affetti.

 

Per seguire le lezioni  del modulo è preferibile avere una qualche conoscenza musicale, ma esse possono essere seguite anche da studenti provenienti da altri corsi di laurea poiché nella trattazione verranno privilegiati gli aspetti storici, estetici e poetico-drammatici rispetto a quelli analitici e teorici, che invece costituiranno il fondamento del secondo modulo.

 

Programma del II modulo (30 ore, 6 CFU)

 

“Roméo et Juliette” di Hector Berlioz: storia della genesi ed analisi dei meccanismi musical-narrativi.

 

Nel secondo modulo verranno approfonditi ed esaminati alla luce delle particolarità  del linguaggio musicale molti degli assunti estetici, storico-critici e poetico-drammatici trattati nel modulo precedente, mediante un'idagine approfondita della sinfonia Roméo et Juliette. La composizione verrà esaminata sia dal punto di vista della sua genesi – dalle prime idee e suggestioni ancora vaghe concepite dall'artista tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 (recentemente indagate Hugh Macdonald, vedi la bibliografia in calce), alla prima versione eseguita nel 1839, sino alla versione definitiva affidata alla partitura a stampa pubblicata nel 1847 -  sia dal punto di vista dell'analisi dei procedimenti compositivi utilizzati in funzione della creazione di un costrutto sinfonico-corale capace di evocare una “drammaturgia immaginaria” per quegli anni del tutto utopica e innovativa.

Verranno in particolare presi in esame quattro sezioni della sinfonia: il complesso e sfaccettato Prologo, la “Scène d'amour” (forse il brano della composizione che ha dato più filo da torcere ad analisti ed esegeti), la scena della morte degli amanti – quintessenza della musica sinfonica che letteralmente disegna in suoni l'azione drammatica - ed infine lo scontro finale tra Capuleti e Montecchi e la loro successiva riconciliazione adopera di padre Lorenzo, che Berlioz volutamente concepì come una scena d'opera. All'interno della sinfonia convivono generi musicali disparati, la cui sovrapposizione e ‘manipolazione funzionale' da un lato tende a dissolvere il concetto stesso di genere, dall'altro crea un “metagenere” ad un tempo sinfonico e teatrale, in cui la poetica musicale romantica tende all'utopia di un' “orchestra che parla” e di un teatro che tace e si realizza solo nella mente che immagina l''azione in suoni'.

 Per seguire questo secondo modulo è richiesta la conoscenza degli elementi di base  della teoria musicale.  

Testi/Bibliografia

Bibliografia del I modulo (30 ore, 6 CFU, 5 CFU per chi si è iscritto nei precedenti anni accademici): Il teatro immaginario di Hector Berlioz: “Roméo et Juliette” (1839) e “La damnation de Faust” (1846)

 

* Biografia, poetica e linguaggio musicale di Berlioz

 

- H. Macdonald , Berlioz, in John Warrack, Hugh Macdonald, Karl-Heinz Köhler, Maestri del primo Romanticismo. Weber, Berlioz, Mendelssohn. The New Grove, Milano, Ricordi-Giunti, 1989, pp. 69-142; 223-238.

 

- F. Della Seta, Italia e Francia nell'Ottocento, Torino, EdT, 1993, (“Storia della musica a cura della Società italiana di musicologia”, IX), il capitolo “Berlioz”, pp. 137-161.

 

- H. Berlioz, De l'imitation musicale (1837), in H. Berlioz, Cauchemars et passions ; textes nouveaux réunis et présentés par Gérard Condé, Paris, Lattès, 1981, pp. 98-109.

 

- P. Boulez, L'immaginario in Berlioz, in Id., Punti di riferimento, Torino, Einaudi, 1984, pp. 196-204.

 

- L. Cosso, Strategie del fantastico: Berlioz e la cultura del romanticismo francese, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002, i capitoli “Romanticismo”, “La poetica del fantastico”, “Roméo et Juliette”, “La damnation de Faust”, pp. 11-252.

 

* “Roméo et Juliette”

 

P. Cecchi, “Parle donc, mon orchestre”. Suggestioni culturali e predilezioni estetiche in ‘Roméo et Juliette' in  Il teatro immaginario di Berlioz: Roméo et Juliette, programma di sala della stagione sinfonica 1997 del Teatro La Fenice di Venezia, Venezia, Teatro La Fenice, 1997, pp. 25-31.

 

- V. Micznik, Of Ways of Telling, Intertextuality, and Historical Evidence in Berlioz's "Roméo et Juliette", “19th-Century Music”, XXIV/1, 2000, pp. 21-61.

 

- D. Kern Holoman, Foreword, in H. Berlioz, Roméo et Juliette [edizione critica della partitura], ed. by D. Kern Holoman, Kassel, Bärenreiter, 1990, (“Hector Berlioz, New edition of the complete works”, 18), pp. VIII-XIII.

 

- un' edizione del libretto di Roméo e Jiuliette con testo originale e traduzione italiana sarà disponibile all'inizio del mese di ottobre 2009 nel sito del docente, e potrà essere scaricata dagli studenti per via telematica.

 

* “La damnation de Faust”

 

- J. Rushton, The Genesis of Berlioz's 'La damnation de Faust',  “Music & Letters”, LVI/2, 1975, pp. 129-146.

 

- K. W. Werth, "Nature Immense," a Sketch from Berlioz's "La damnation de Faust": a New View of the Composer at Work, “The Musical Quarterly”, LXXIV/1, 1990, pp. 57-82.   

 

- J. Rushton, Foreword, in  H. Berlioz, La damnation de Faust, [edizione critica della partitura], ed. by Julian Rushton, 2 voll., Kassel, Bärenreiter, 1979-1986, (“Hector Berlioz, New edition of the complete works”, 8a-b), vol. II: "Supplement", pp. 455-461.

 

- Libretto della Damnation de Faust con testo francese originale e traduzione italiana, in H. Berlioz, La damnation de Faust, a cura di Silvia Camerini, programma di sala, Teatro Comunale di Bologna, stagione d'opera e balletto 1986-87, Bologna, Nuova Alfa editoriale, 1987.

 

 

Lo studente che intende sostenere l'esame è tenuto ad ascoltare ripetutamente le registrazioni discografiche sia di Roméo et Juliette che della Damnation de Faust. Si consiglia per la prima composizione l'interpretazione di John Eliot Gardiner alla guida dell' Orchestre Révolutionnaire et Romantique e del Monteverdi Choir (2 CDs, etichetta Philips 454 454-2), per la Damnation l'incisione di Igor Markevitch alla testa dell'Orchestre Lamoreux di Parigi, del coro “Elisabeth Brasseur” e del coro di voci bianche della Radiotelevisione francese (2 CDs, etichetta Deutsche Grammophon 457 111-2). Le registrazioni indicate possono venir sostituite con altre delle stesse opere a scelta dello studente.

 

 

Bibliografia del II modulo (30 ore, 6 CFU): “Roméo et Juliette” di Hector Berlioz: storia della genesi ed analisi dei meccanismi musical-narrativi.

 

J. Rushton, Berlioz: Roméo et Juliette, Cambridge, Cambridge University Press, 1994 (“Cambridge Music Handbook”).

 

I. Kemp, ‘Romeo and Juliet' and ‘Roméo et Juliette', in Berlioz Studies, ed. by P. Bloom, Cambridge, Cambridge University Press, 1992, pp.37-79.

H. Macdonald, Berlioz's Lost ‘Roméo et Juliette', in Berlioz: Scenes from the Life and Work, ed. by P. Bloom, Rochester, NY, Rochester University Press, 2008, pp. 125-137.

Ch. Rosen, La generazione romantica, Milano, Adelphi, 2005, il capitolo "Berlioz: liberazione dalla tradizione mitteleuropea", pp. 593-62;  il capitolo contiene un'analisi  della “Scène d'amour” di Roméo et Juliette,  che lo studente dovrà comparare con l'analisi del medesimo brano che si legge nel saggio di J.-P. Bartoli indicato qui di seguito, ovviamente verificando con attenzione entrambe le proposte analitiche mediante l'ausilio della partitura del brano: H. Berlioz, Roméo et Juliette, ed. by D. Kern Holoman, Kassel, Bärenreiter, 1990, (“Hector Berlioz, New edition of the complete works”, 18), n. 3 “Scène d'amour”, pp. 136-181.

 

J.-P. Bartoli, Beethoven, Shakespeare and Berlioz's ‘Scène d'amour', in Berlioz: Scenes from the Life and Work, ed. by Peter Bloom, Rochester, NY, Rochester University Press, 2008, pp. 138-162; il saggio presenta un'analisi  della “Scène d'amour” di Roméo et Juliette,  che lo studente dovrà comparare con l'analisi del medesimo brano che si legge alle pagine indicate del volume  di Charles Rosen indicato qui sopra, ovviamente verificando con attenzione entrambe le proposte analitiche mediante l'ausilio della partitura del brano: H. Berlioz, Roméo et Juliette, ed. by D. Kern Holoman, Kassel, Bärenreiter, 1990, (“Hector Berlioz, New edition of the complete works”, 18), n. 3 “Scène d'amour”, pp. 136-181.

 

Partitura: H. Berlioz, Roméo et Juliette, ed. by D. Kern Holoman, Kassel, Bärenreiter, 1990, (“Hector Berlioz, New edition of the complete works”, 18).

 

Libretto: un' edizione del libretto di Roméo e Jiuliette con testo originale e traduzione italiana sarà disponibile all'inizio del mese di ottobre 2009 nel sito del docente e potrà essere scaricato dagli studenti per via telematica.

 

Incisione discografica: H. Berlioz,  Roméo et Juliette, John Eliot Gardiner alla guida dell' Orchestre Révolutionaire et Romantique e del Monteverdi Choir (2 CDs, etichetta Philips, 454 454-2): la registrazione, oltre all'interpretazione dell'opera nella sua versione definitiva (1847-1857), presenta anche quelle sezioni della prima versione del 1839 che poi Berlioz eliminò o modificò.

 

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica del livello di apprendimento avverrà mediante esame orale in base al programma qui pubblicato.

Considerata l'indirizzo specialistico della laurea magistrale, si raccomanda vivamente agli studenti che vorranno sostenere l'esame di Storia e storiografia della musica di frequentare le lezioni del corso.


Strumenti a supporto della didattica

Ascolti guidati di delle composizioni prese in esame durante il corso. Uso del programma informatico Powerpoint per la visione di schemi ed esempi musicali.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Cecchi