28017 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2008/2009

  • Docente: Walter Cavini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 0975)

Conoscenze e abilità da conseguire

Tre obbiettivi principali: filologico: fornire gli strumenti indispensabili per lo studio della filosofia antica greca e romana, in particolare attraverso manuali di filologia filosofica come i Problemi di Filologia Filosofica di Mario Untersteiner (1980) e l'Introduzione alla Filosofia Antica di Livio Rossetti (1998), e un seminario di lettura lenta di un testo filosofico antico nella lingua originale; dialettico: addestrare alla discussione di un problema filosofico attraverso l'esame delle soluzioni antiche confrontate con altre soluzioni, in particolare della filosofia moderna e contemporanea; retorico: offrire un metodo di scrittura filosofica in vista della redazione dell'esercitazione scritta di filosofia antica prevista dal programma d'esame.

Contenuti

Titolo del Corso

Aristotele e la Fisica dello Spazio (inizio: lunedì 2 febbraio 2009, ore 11-13, aula C, via Zamboni 34)


Descrizione

Argomento del corso è l'analisi aristotelica dei concetto di luogo (topos) in Fisica IV 1-5 e di vuoto (kenón) in Fisica IV 6-9, cioè la fisica aristotelica dello spazio (chora). Aristotele rivendica l'originalità della sua analisi, in particolare a proposito del concetto altamente aporetico di luogo («Inoltre, non abbiamo neanche nulla da parte degli altri filosofi, né un inizio di aporia né un inizio di soluzione al riguardo» [Ph. IV 1, 208a34-b1]), e menziona soltanto l'aporia di Zenone di Èlea e il concetto platonico di spazio (chora) nel Timeo, che dovranno quindi essere esaminati congiuntamente al testo aristotelico. L'originalità dell'analisi si riflette in quella della definizione che Aristotele dà di luogo come «primo limite immobile del contenente» (Ph. IV 4, 212a20-21), definizione che è stata regolarmente trascurata o contestata nelle filosofie successive dell'antichità, a partire, a quanto sembra, dallo stesso Teofrasto, allievo fedele di Aristotele e suo successore alla guida del Perìpato. In proposito, sarà utile esaminare quanto scrive Sesto Empirico sul concetto di luogo negli Schizzi Pirroniani (P. III 119-135) e in Contro i fisici (M. X 1-36).

Testi/Bibliografia

Bibliografia di Lavoro

Testi

[1] Platone, Timeo, a cura di Francesco Fronterotta, Milano: BUR, 2003.
[2] Aristotele, Fisica, Del cielo, traduzioni di Antonio Russo e Oddone Longo, in Gabriele Giannantoni (a cura di), Aristotele: Opere [1973], vol. 3, Roma-Bari: Laterza, 1983 (rist. 2005).
[3] Aristotele, Fisica, a cura di Luigi Ruggiu, Milano: Rusconi, 1995.
[4] Aristotele, Fisica, a cura di Marcello Zanatta, Torino: UTET, 1999.
[5] Aristotele, Fisica, a cura di Luigi Ruggiu, Milano: Mimesis, 2007.
[6] Sesto Empirico, Schizzi Pirroniani, a cura di Onorato Tescari e Antonio Russo, Roma-Bari: Laterza, 1988 (rist. 2004).
[7] Sesto Empirico, Contro i fisici / Contro i moralisti, a cura di Antonio Russo e Giovanni Indelli, Roma-Bari: Laterza, 1990.

Studi

[8] Algra, Keimpe, Concepts of Space in Greek Thought, Leiden: Brill, 1994.
[9] Bergson, Henri, L'idea di luogo in Aristotele [1889], trad. it. di Ferruccio Franco Repellini in Id., Opere: 1889-1896, a cura di Pier Aldo Rovatti, Milano: Mondadori, 1986, pp. 347-99.
[10] Huggett, Nick (a cura di), Space from Zeno to Einstein, Cambridge, MA: MIT Press, 1999.
[11] Hussey, Edward, Aristotle's Physics Book III and IV, Oxford: Clarendon Press, 1983.
[12] Jammer, Max, Storia del concetto di spazio [1954], premessa di Albert Einstein, trad. it. di Alberto Pala, Milano: Feltrinelli, 1963.
[13] Morison, Benjamin, On Location: Aristotle's Concept of Place, Oxford: Clarendon Press, 2002.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Programma d'Esame

Per l'esame si richiede:

(a) la frequenza obbligatoria ad almeno 13 delle 15 lezioni del corso (non è previsto un programma ad hoc per non frequentanti);
(b) una esercitazione scritta di almeno 10 e al massimo 15 pagine standard su uno dei temi e/o dei testi trattati durante il corso: l'esercitazione dovrà essere consegnata in duplice copia alla Segreteria Didattica del Dipartimento di Filosofia in una busta col nome dell'insegnante almeno una settimana prima dell'esame;
(c) la conoscenza approfondita dei temi e dei testi trattati durante il corso.

Per frequentare il corso e sostenere l'esame non è richiesta la conoscenza delle lingue classiche, ma un sapere di sfondo relativo alla storia della filosofia antica come quello che si può ottenere studiando la Storia della filosofia antica di Giuseppe Cambiano (Roma-Bari: Laterza, 2005) o L'esercizio della ragione nel mondo classico di Pierluigi Donini e Franco Ferrari (Torino: Einaudi, 2005). È invece indispensabile per redigere correttamente l'esercitazione aver frequentato il seminario di scrittura della dr.ssa Carlotta Capuccino (ottobre-novembre 2008); chi non lo avesse fatto, si procuri la dispensa presso la Segreteria Didattica del Dipartimento di Filosofia, la studi attentamente e ne applichi con cura le norme di redazione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Walter Cavini