06175 - GEOLOGIA STRUTTURALE

Anno Accademico 2004/2005

  • Docente: Luigi Selli
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: GEO/03
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Scienze geologiche (cod. 0092)

Conoscenze e abilità da conseguire

Seguendo il corso gli studenti acquisiranno la capacità di riconoscere, misurare, rappresentare ed interpretare le strutture tettoniche dalla scala dell’affioramento a quella regionale, inquadrandole nei diversi ambienti di mobilità crostale.

Contenuti

Introduzione: breve storia, metodi, orientamento delle strutture planari e lineari, scala, misura della deformazione, estensione, raccorciamento.

Le strutture tettoniche fragili (joints, vene, psc, faglie), indicatori cinematici sui piani di faglia (gradini di cristallizzazione e stilolitici, solchi penetrativi, piani R e piani P, vene, zone liscie e scabre), ricostruzione del campo tensionale. 

Le pieghe: nomenclatura, classificazione e modelli di piegamento.

Relazioni sforzo-deformazione nelle prove sperimentali e nei sistemi naturali. 

I parametri che controllano il comportamento fragile e duttile.

Meccanica della fratturazione, i criteri di Griffith e Coulomb-Navier-Mohr.

La deformazione duttile alla scala del cristallo e dell'aggregato cristallino, clivaggio,scistosità, lineazioni, boudinage, indicatori cinematici (ombre di pressione, strutture s-c).

Zone di taglio fragili e duttili, rocce di faglia, cataclasi e milonisi.

Associazioni regionali di faglie normali, sovrascorrimenti e faglie trascorrenti. L'inversione strutturale.

Tettonica diapirica.

Struttura interna della Terra. Suddivisioni composizionali e reologiche

Gravità, isostasia, e loro anomalie.

Prove storiche della tettonica a placche e teorie alternative.

L'espansione degli oceani e i margini divergenti. Geologia dei margini passivi.

Margini convergenti: subduzione B nei sistemi tipo arco fossa e tipo andino, il prisma di accrezione; subduzione A e le catene collisionali.

Margini trasformi-trascorrenti.

Elementi di geologia regionale delle Alpi e dell’Appennino Settentrionale.

Laboratorio: riconoscimento di strutture fragili e duttili su campioni di roccia; misurazione con la bussola di piani di faglia con tettoglifi e di elementi di pieghe; proiezione stereografica di strutture e metodi per ricostruire il campo di sforzi in cui si sono generate.

Escursione di un giorno con rilevamento di strutture.

Testi/Bibliografia

J. Mercier, P. Vergely  "Tettonica"  Pitagora Editrice, 1995

P. Karey, F. Vine  "Tettonica Globale"  Zanichelli, 1994

G. Deiana  "Elementi di Tettonica"  Edimond, 2004

+ dispense distribuite dal docente

Metodi didattici

Lezioni in aula, esercitazioni in aula, esercitazioni sul terreno.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Riconoscimento pratico di strutture tettoniche su campioni di roccia ed esame orale. 

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, lavagna luminosa, lavagna tradizionale. Reticoli stereografici.

Vengono proiettati molti esempi reali di strutture per simulare l'approccio sul terreno e studiati campioni di roccia con strutture.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Luigi Selli