- Docente: Luigi Selli
- Crediti formativi: 7
- SSD: GEO/03
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Scienze geologiche (cod. 0092)
Conoscenze e abilità da conseguire
Seguendo il corso gli studenti acquisiranno la capacità di riconoscere, misurare, rappresentare ed interpretare le strutture tettoniche dalla scala dell’affioramento a quella regionale, inquadrandole nei diversi ambienti di mobilità crostale.
Contenuti
Introduzione: breve storia, metodi, orientamento delle strutture planari e lineari, scala, misura della deformazione, estensione, raccorciamento.
Le strutture tettoniche fragili (joints, vene, psc, faglie), indicatori cinematici sui piani di faglia (gradini di cristallizzazione e stilolitici, solchi penetrativi, piani R e piani P, vene, zone liscie e scabre), ricostruzione del campo tensionale.
Le pieghe: nomenclatura, classificazione e modelli di piegamento.
Relazioni sforzo-deformazione nelle prove sperimentali e nei sistemi naturali.
I parametri che controllano il comportamento fragile e duttile.
Meccanica della fratturazione, i criteri di Griffith e Coulomb-Navier-Mohr.
La deformazione duttile alla scala del cristallo e dell'aggregato cristallino, clivaggio,scistosità, lineazioni, boudinage, indicatori cinematici (ombre di pressione, strutture s-c).
Zone di taglio fragili e duttili, rocce di faglia, cataclasi e milonisi.
Associazioni regionali di faglie normali, sovrascorrimenti e faglie trascorrenti. L'inversione strutturale.
Tettonica diapirica.
Struttura interna della Terra. Suddivisioni composizionali e reologiche
Gravità, isostasia, e loro anomalie.
Prove storiche della tettonica a placche e teorie alternative.
L'espansione degli oceani e i margini divergenti. Geologia dei margini passivi.
Margini convergenti: subduzione B nei sistemi tipo arco fossa e tipo andino, il prisma di accrezione; subduzione A e le catene collisionali.
Margini trasformi-trascorrenti.
Elementi di geologia regionale delle Alpi e dell’Appennino Settentrionale.
Laboratorio: riconoscimento di strutture fragili e duttili su campioni di roccia; misurazione con la bussola di piani di faglia con tettoglifi e di elementi di pieghe; proiezione stereografica di strutture e metodi per ricostruire il campo di sforzi in cui si sono generate.
Escursione di un giorno con rilevamento di strutture.
Testi/Bibliografia
J. Mercier, P. Vergely "Tettonica" Pitagora Editrice, 1995
P. Karey, F. Vine "Tettonica Globale" Zanichelli, 1994
G. Deiana "Elementi di Tettonica" Edimond, 2004
+ dispense distribuite dal docente
Metodi didattici
Lezioni in aula, esercitazioni in aula, esercitazioni sul terreno.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Riconoscimento pratico di strutture tettoniche su campioni di roccia ed esame orale.
Strumenti a supporto della didattica
Videoproiettore, lavagna luminosa, lavagna tradizionale. Reticoli stereografici.
Vengono proiettati molti esempi reali di strutture per simulare l'approccio sul terreno e studiati campioni di roccia con strutture.
Orario di ricevimento
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