- Docente: Silvia Zullo
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/20
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Silvia Zullo (Modulo 1) Silvia Zullo (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
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Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 15/09/2025 al 09/10/2025
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Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 13/10/2025 al 13/11/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - conosce le principali teorie psicologico-cognitive rilevanti per lo studio del fenomeno giuridico; - conosce le peculiarità dei concetti giuridici alla luce di dati sperimentali ; - è in grado di orientarsi nel dibattito teorico sul rapporto tra neuroscienze e diritto; - comprende le implicazioni delle neuroscienze cognitive e comportamentali sia sugli istituti giuridici sia sui fondamenti epistemologici del pensiero giuridico; - conosce la giurisprudenza sull’uso delle neuroscienze nel processo; - è capace di riconoscere i "punti deboli" cognitivi su cui possono influire strategie di potere istituzionali ed extra-istituzionali ed è in grado di adottare un approccio critico su questi problemi; - è in grado di problematizzare il modello razionalista della decisione in ambito giuridico alla luce di una conoscenza dei pregiudizi ed errori cognitivi che possono influire sul processo decisionale.
Contenuti
Le scienze cognitive e comportamentali mostrano sempre più come il processo decisionale umano si fonda su capacità mentali limitate e soggette a pregiudizi, illusioni e errori cognitivi che mettono in crisi il modello razionalista della decisione in ambito giuridico, centrato sull’idea di un agente e decisore razionale in grado di prendere le decisioni corrette in qualsiasi contesto. Di qui il concetto di nudge (“spinta gentile”) e le pratiche di nudging quali strumenti di governo non coercitivi, volti a “sfruttare” gli errori degli individui — come quelli di ragionamento, di valutazione o difetti della volontà — per spingerli a prendere decisioni migliori. Inoltre, l’attuale dibattito sulle neuroscienze applicate al diritto, la giurisprudenza sull’uso delle neuroscienze nel processo e lo sviluppo delle neurotecnologie hanno evidenziato come le nuove conoscenze possono impattare sulla ridefinizione degli istituti giuridici più direttamente coinvolti (es. libertà, responsabilità, causalità, imputabilità) e nei diversi ambiti dell’ordinamento giuridico, con evidenti ripercussioni anche sulla descrizione del ragionamento giudiziario e sul dibattito circa l’errore giudiziario. In aggiunta, si sono affermate negli ultimi anni proposte circa l’introduzione di una nuova categoria di diritti per rispondere a problemi specifici derivanti dall’impiego delle neurotecnologie.
Il corso affronta i suddetti temi e si divide in tre parti fondamentali:
1) si analizzeranno la struttura delle istituzioni giuridiche e i meccanismi cognitivi che ne permettono l’esistenza; la struttura del processo decisionale in ambito giuridico e i limiti cognitivi cui esso è soggetto;
2) si analizzeranno le applicazioni delle neuroscienze in ambito giuridico, alcuni dei principali casi giurisrpudenziali in materia; le relative implicazioni sul ragionamento giudiziario; la regolamentazione delle neurotecnologie con un’analisi delle diverse posizioni in merito all’introduzione dei cosiddetti neurodiritti;
3) si analizzerà il rapporto tra nudge e diritto e la traducibilità giuridica del nudging nella sfera pubblica e privata.
Testi/Bibliografia
Il corso prevede una distinzione tra frequentanti e non-frequentanti.
Studenti frequentanti:
1) D. Kahnemann, Pensieri lenti e veloci, Milano, Mondadori, 2017; M. Galletti, S. Vida, Libertà vigilata. Una critica del paternalismo libertario, Roma, IF Press, 2018 (selezione di capitoli da concordare).
2) R. Rumiati, C. Bona, G. Canzio, Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello, Bologna, il Mulino, 2019 (selezione di capitoli da concordare); A. Forza, R. Rumiati, L’errore invisibile. Dalle indagini alla sentenza, il Mulino, 2025 (selezione di capitoli da concordare).
3) N. Farahany, Difendere il nostro cervello, Torino, Bollati Boringieri, 2024. (selezione di capitoli da concordare).
4) Materiali discussi e distribuiti durante le lezioni e sul sito Virtuale del corso.
Studenti non frequentanti:
1) D. Kahnemann, Pensieri lenti e veloci, Milano, Mondadori, 2017.M. Galletti, S. Vida, Libertà vigilata. Una critica del paternalismo libertario, Roma, IF Press, 2018. (Selezione di capitoli da concordare con la docente).
2) R. Rumiati, C. Bona, G. Canzio, Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello, Bologna, Il Mulino, 2019; A. Forza, R. Rumiati, L’errore invisibile. Dalle indagini alla sentenza, il Mulino, 2025.
3) N. Farahany, Difendere il nostro cervello, Torino, Bollati Boringieri, 2024.
4) Materiali discussi e distribuiti durante le lezioni e sul sito Virtuale del corso.
5) Capitoli (da concordare con la docente) tratti da:
- J. Haidt, Menti tribali, Codice edizioni, 2014.
-D. Dennett, G. Caruso, A ognuno quel che si merita. Sul libero arbitrio, Raffaello Cortina, 2022.
Metodi didattici
Il corso è strutturato in lezioni frontali in aula. Il corso (previsto nel secondo semestre) consiste di 24 lezioni di 2 ore ciascuna, per un totale di 48 ore, ed è diviso in 3 sezioni: la prima dedicata ai fondamenti cognitivi delle istituzioni giuridiche e agli aspetti psicologico-cognitivi del ragionamento giuridico; la seconda dedicata all'applicazione delle neuroscienze al diritto e ai neurodiritti; la terza dedicata alla regolamentazione tramite manipolazione cognitiva (nudge), alla manipolazione cognitiva.
Ogni lezione consisterà nella presentazione di un argomento, che includerà anche la formulazione di domande attraverso sondaggi in tempo reale, seguita da una discussione “aperta” con gli studenti, nella quale sarà loro richiesta la propria opinione. L’obiettivo è, in primo luogo, potenziare la consapevolezza da parte dello studente delle caratteristiche e dei limiti cognitivi del ragionamento in ambito giuridico, in modo da limitarne l’impatto, ed offrire conoscenze sia sulle strutture cognitive dei fenomeni istituzionali, che rappresentano il fondamento ultimo del dominio giuridico, sia sulle modalità manipolative dei fenomeni di potere, che sempre più spesso il giurista si troverà a dover conoscere ed affrontare.
Sono previste due lezioni/seminario di approfondimento, una nel mese di ottobre e una a inizio novembre, con la partecipazione di studiosi sui seguenti temi: agenti, azioni e causalità.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avviene mediante una prova orale consistente nella discussione di tre argomenti: uno sui fondamenti cognitivi delle istituzioni, uno sulle caratteristiche cognitive del ragionamento giuridico, ed uno sulle strategie di manipolazione cognitive e su come limitarle. La prova mira sia ad accertare il livello di conoscenza maturato dallo studente sia a valutare il grado di risposta agli obiettivi del corso, in particolare per quanto riguarda la capacità di appropriazione critica e di elaborazione autonoma degli argomenti trattati.
Gradazione del voto finale:
Preparazione su un numero molto limitato di argomenti; capacità di analisi che emergono solo con l’aiuto del docente; linguaggio complessivamente corretto 18-19.
Preparazione su un numero limitato di argomenti; limitate capacità di analisi; linguaggio corretto 20-24.
Preparazione su un numero ampio di argomenti; capacità critiche al di sopra della media; padronanza della terminologia specifica 25-29.
Preparazione esaustiva; capacità critiche al di sopra della media; piena padronanza della terminologia specifica; capacità di argomentazione autonoma 30-30L
Strumenti a supporto della didattica
Schede riassuntive e slides sui principali argomenti trattati, software per l'annotazione di testi discussi direttamente su schermo, software (Rationale) per mostrare la struttura degli argomenti, software per la costruzione di test da effettuare in un contesto di gioco competitivo (Kahoot) durante le lezioni, in modo da migliorare il grado di interazione e discussione. Tutte le informazioni relative al corso ed i materiali didattici integrativi saranno reperibili nel sito del corso su Virtuale.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, i quali dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Silvia Zullo
SDGs


L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.