B8685 - METODI DELLA RICERCA MUSICOLOGICA E ETNOMUSICOLOGICA (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Maria Semi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo/la studente/ssa: - possiede un quadro completo delle molteplici articolazioni interne della disciplina musicologica ed etnomusicologica e ne riconosce le differenze. - acquisisce gli strumenti metodologici principali in riferimento alla ricerca storica ed etnografica (archivi, banche dati, opere di consultazione, osservazione partecipante, ecc.). Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo/la studente/ssa strumenti analitici che gli/le permettono di scegliere la metodologia più adeguata rispetto all'oggetto d'indagine prescelto e strumenti linguistico/concettuali che permettono una adeguata verbalizzazione della propria ricerca.

Contenuti

Metodologia della ricerca musicologica ed etnomusicologica: storie, dibattiti, attualità

Il corso intende favorire la presa di coscienza circa la contingenza e storicità delle metodologie e dei campi di ricerca. Una prima parte del corso sarà dedicata a tracciare la nascita ottocentesca della musicologia generale e della musicologia comparata e la loro trasformazione nel corso del Novecento, costellata da un progressivo proliferare di nuove sottodiscipline e spazi di ricerca. L’attenzione dedicata alla storia e trasformazione dello studio delle musiche nel corso del Novecento ci permetterà di mettere in luce l’attività di particolari istituzioni (come l’International Musicological Society, l’International Council for Traditions of Music and Dance, l’International Association for the Study of Popular Music e la creazione di particolari repertori bibliografici come il RILM e il RISM e delle maggiori enciclopedie di settore), ma anche di seguire lo sviluppo di alcuni importanti dibattiti legati alla nascita della “New Musicology” negli anni ’80, alla messa in discussione dei concetti di ‘opera’ e ‘canone’, per arrivare alle discussioni di inizio millennio sulla musicologia “globale”. A questa parte del corso si riferisce la parte di bibliografia obbligatoria uguale per tutti gli studenti.

Una seconda parte del corso sarà dedicata a dibattiti attuali nel mondo degli studi sulla musica e sul suono, tra cui: musicologia e questioni razziali; archivi e colonialismo; decolonizzazione e rimpatrio; musicologia, ambiente ed ecologia. A questa parte del corso si riferisce la sezione della bibliografia che prevede la scelta da parte degli studenti di un solo percorso specifico da portare all’esame.

 

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site [https://site/] .unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it) e con il/la docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.

Testi/Bibliografia

 

Testi obbligatori

 

  •  1. Roberto Leydi, L’altra musica, Milano, LIM, 2008, Cap. II “Il musicologo raddoppiato”, pp. 107-182 [1991].
  • 2. Margaret Bent, Il mestiere del musicologo, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. II, Torino, Einaudi, 2002, pp. 575-590.

  • 3. Jean-Jacques Nattiez, Storia o storie della musica?, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. IV, Torino, Einaudi, 2004, pp. xxiii-l.

  • 4. Jean Molino, Il tempo, la musica, la storia?, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. IV, Torino, Einaudi, 2004, pp. 22-37.

  • 5. Jean-Jacques Nattiez e Jean Molino, Frammentazione o unità della musica?, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. V, Torino, Einaudi, 2005, pp. xxiii-xliv.

  • 6. Giovanni Giuriati, Alcune questioni centrali nel dibattito etnomusicologico contemporaneo: una prospettiva dall’Italia «Il Saggiatore musicale», 23/1, 2016, pp. 103-123.

  • A scelta, la bibliografia indicata relativa a UNO di questi temi:

  • Storiografia (studiare entrambi i contributi):

    1. Philippe Vendrix, Concezioni diverse della storia musicale, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. II, Einaudi, 2002, pp. 591-610.

    2. Agostino Di Scipio, Storia della musica e storia nella musica. Alcune riflessioni sulle pratiche elettroacustiche, “Musica/Realtà”, 114, 2017, pp. 25-46.

  • Musica e scrittura musicale:

    1. Nicola Scaldaferri, Perché scrivere le musiche non scritte?, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. V, Torino, Einaudi, 2005, pp. 499-536.

  • Popular music:

    1. Richard Middleton, Lo studio della popular music, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. II, Torino, Einaudi, 2002, pp. 718-737.

  • Globalizzazione/localismi:

    1. Jocelyne Guilbault, Globalizzazione e localismo, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. V, Torino, Einaudi, 2005, pp. 138-156.

  • Musica e colonialismo:

    1. Kofi Agawu, Effetti del colonialismo sulla musica africana, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, vol. V, Torino, Einaudi, 2005, pp. 5-31.

  • Musicologia, ambiente, ecologia (un articolo a scelta):
    1. Ana María Ochoa Gautier, Acoustic Multinaturalism, the Value of Nature, and the Nature of Music, in Ecomusicology, «Boundary 2», 43/1, 2016, pp. 107–41.
    2. Steven Feld, A Poetics of Place: Ecological and Aesthetic Co-evolution in a Papua New Guinea Rainforest Community, in R.F. Ellen e K. Fukui (a cura di), Redefining Nature: Ecology, Culture, and Domestication, London, Berg, 1996, pp. 61-87.
  • Musicologia e razza (un articolo a scelta):
    1. Philipp Ewell, Music Theory and the White Racial Frame, «Music Theory Online», 26/2, 2020, pp. 1-29.
    2. Nina Sun Eidsheim, Race and the Aesthetics of Vocal Timbre, in Rethinking Difference in Music Scholarship, a cura di O. Bloechl, M. Lowe, J. Kallberg, Cambridge University Press, 2015, pp. 338-365.
  • Archivi e colonialismo:
    1. Alejandro Madrid, Listening through the Colonial Noise: Things, Sound Objects, and Legacy at the Berliner Phonogramm-Archiv’s Konrad T. Preuss Collection, «Journal of the American Musicological Society», 78/1, 2025, pp. 195-239.
  • Decolonizzazione:
    1. Dylan Robinson, Hungry Listening: Resonant Theory for Indigenous Sound Studies, Minneapolis, University of Minnesota Press, 2020, pp. 1-25 (introduzione).
  • Rimpatrio (studiare entrambi i contributi):
  1. Robin R. R. Gray, Repatriation and Decolonization: Thoughts on Ownership, Access, and Control, in The Oxford Handbook of Musical Repatriation, a cura di F. Gunderson, R. C. Lancefield e B. Woods, New York, Oxford University Press, 2019, pp. 723-738.
  2. Michael Iyanaga, Musical Repatriation as Method, in The Oxford Handbook of Musical Repatriation, a cura di F. Gunderson, R. C. Lancefield e B. Woods, New York, Oxford University Press, 2019, pp. 263-282.

Metodi didattici

Lezioni frontali, discussione

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Test scritto (a mano) consistente in tre domande aperte sul programma d'esame da svolgere in due ore di tempo.

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico della bibliografia d'esame porteranno a valutazioni discrete. Lievi lacune formative o linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti forniti in bibliografia, condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Gravi lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali caricati su Virtuale

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Semi

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze Città e comunità sostenibili Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.