B7804 - CYBERSECURITY, CONTROLLO E CRIMINALITA' NELLA SOCIETA' ONLIFE

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Giulia Fabini
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Questo corso offre una prospettiva critica nell’analisi criminologica della società digitale. Partendo dall’assunto che la criminalità sia una costruzione sociale, frutto delle definizioni giuridiche, politiche, culturali e delle pratiche selettive del controllo in uso in un determinato contesto, mira a offrire strumenti di analisi per comprendere i cambiamenti che nelle società digitali investono sia le definizioni della criminalità, sia gli strumenti di controllo introdotti per contrastare quelle di volta in volta identificate come minacce. Il corso mira a dotare gli studenti e le studentesse degli strumenti analitici per essere in grado di valutare quali rischi siano connessi alla protezione della cybersicurezza dei cittadini (e dei non-cittadini), alle possibili discriminazioni e ai processi di criminalizzazione che investono alcuni soggetti, chiarendo che i rischi per la sicurezza degli utenti nel cyberspazio diventano anche pericoli per l’integrità fisica dei soggetti che sono sempre più “Onlife”.

Contenuti

Il corso affronta in chiave critica e criminologica le trasformazioni che attraversano la sicurezza, il controllo sociale e la produzione della criminalità nell’epoca digitale, con un’attenzione particolare alla dimensione "onlife", in cui la distinzione tra online e offline diventa sempre più sfumata. Il percorso si apre con un’esplorazione dell’approccio della criminologia critica, analizzando come essa abbia messo in discussione la neutralità della scienza penale e abbia evidenziato la natura storicamente e socialmente costruita della criminalità. Questo approccio viene poi riletto alla luce delle tecnologie digitali, per indagare in che modo l'infrastruttura tecnologica stessa partecipi alla produzione di norme, devianze e forme di controllo. Si approfondisce la natura sociale della tecnologia, mostrando come algoritmi, piattaforme e dispositivi digitali siano portatori di valori, interessi e rapporti di potere, e come tali contribuiscano a ridefinire le forme della sorveglianza, della devianza e della governance della sicurezza.

Una parte centrale del corso è dedicata al concetto di datification, ovvero la trasformazione di fenomeni sociali in dati, e al ruolo che i big data giocano nella produzione e nel controllo della criminalità. Si analizzano le modalità con cui le informazioni vengono raccolte, aggregate e rese leggibili attraverso modelli algoritmici, nonché le implicazioni sociali, epistemologiche e politiche di questi processi. Particolare attenzione è riservata all’uso dei big data nella sorveglianza predittiva, nella prevenzione del crimine e nelle pratiche investigative, evidenziando come questi strumenti contribuiscano non solo a leggere la realtà, ma anche a costruirla e riprodurla secondo logiche spesso opache e discriminatorie.

Il corso esamina quindi il tema della cybersicurezza e del suo rapporto con l’azione di polizia, esplorando come le forze dell’ordine si stiano adattando alla società digitale attraverso nuovi modelli di intervento, come la polizia predittiva, e attraverso infrastrutture tecnologiche sempre più integrate, come i centri operativi per la sicurezza cibernetica e l'utilizzo di dataset sempre più interoperabili. Vengono discussi i problemi teorici e operativi che emergono dal connubio tra big data, algoritmi e controllo di polizia, mettendo in luce il rischio che questi strumenti rafforzino logiche securitarie, amplifichino le disuguaglianze e minaccino diritti fondamentali.

Infine, una sezione specifica è dedicata al contesto italiano, dove si analizzano i principali strumenti di data-driven policing oggi in uso (come Xlaw, KeyCrime e Giove), nonché le strutture istituzionali impegnate nella cybersecurity e nella polizia cibernetica, come il Cybersecurity Operations Center e la nuova Direzione centrale della polizia scientifica. Il corso si conclude con una riflessione critica sui rischi connessi ai controlli algoritmici – discriminazione, violazione della privacy, ingerenza del settore privato – e sul ruolo centrale che la criminologia critica può giocare nel decostruire le retoriche tecnologiche e riaffermare la necessità di una sicurezza giusta, trasparente e democratica.

Testi/Bibliografia

Studenti frequentanti
Gli studenti frequentanti dovranno studiare i seguenti testi obbligatori:

  • Andrea Di Nicola (2021), Criminalità e criminologia nella società digitale, Franco Angeli, pp. 9–112.

  • Sanja Milivojevic (2021), Crime and Punishment in the Future Internet: Digital Frontier Technologies and Criminology in the Twenty-First Century, Routledge, pp. 1–59.

  • Anastasia Powell, Gregory Stratton, Robin Cameron (2018), Digital Criminology: Crime and Justice in Digital Society, Routledge, pp. 1–41.

Ulteriori articoli e materiali di approfondimento verranno forniti durante il corso.

Studenti non frequentanti
Oltre ai testi indicati per i frequentanti, gli studenti non frequentanti dovranno studiare anche il seguente volume:

  • Gabriele D'Angelo, Giampiero Giacomello (2023), Cybersicurezza: Che cos’è e come funziona, Il Mulino.

Parte monografica (studenti frequentanti e non frequentanti)
Tutti gli studenti (frequentanti e non frequentanti) dovranno inoltre scegliere uno dei seguenti testi monografici:

  • Sarah Brayne (2020), Surveil and Predict: Data, Discretion and the Future of Policing, Oxford University Press, pp. 11–140.

  • E. E. Korkmaz (2024), Smart Borders, Digital Identity and Big Data: How Surveillance Technologies Are Used Against Migrants, Bristol University Press.

Metodi didattici

Lezioni frontali con supporti audiovisivi; discussioni in aula, anche in sotto-gruppi; analisi di casi reali; presentazioni individuali o di gruppo da parte delle/dei partecipanti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento per gli studenti e le studentesse frequentanti si articolerà in tre momenti:

  • una prova intermedia scritta (50% del voto), costruita su 4 domande a risposta aperta cui rispondere in un'ora, finalizzata ad accertare la comprensione dei concetti fondamentali, la padronanza del lessico e la capacità argomentativa,
  • una presentazione (individuale o in gruppo) in classe, tesa a valutare la capacità di applicare criticamente i contenuti appresi in aula (20%),
  • un colloquio orale individuale (30%), basato su uno dei testi a scelta previsti nel programma, che consentirà di approfondire temi specifici e di valutare l’originalità del pensiero critico.

Per le persone non frequentanti è prevista un’unica prova orale sui testi obbligatori e su uno dei volumi a scelta.

In tutti i casi, la valutazione sarà espressa in trentesimi. Saranno considerate con particolare attenzione l’aderenza delle risposte alle domande, la coerenza argomentativa, l’uso appropriato del linguaggio, la capacità di elaborazione critica e la capacità di muoversi consapevolmente tra i materiali bibliografici. Verranno valorizzate le capacità di riflessione autonoma, il confronto tra approcci teorici e l’uso pertinente di esempi a sostegno delle argomentazioni. Nello specifico:

  • Una comprensione organica dei temi trattati nel corso, accompagnata da un utilizzo critico delle conoscenze acquisite, insieme a una buona padronanza espressiva e all'uso di un linguaggio specifico, sarà premiata con voti molto buoni o eccellenti (27-30/30).
  • Una conoscenza prevalentemente meccanica o mnemonica della materia, capacità di sintesi e analisi limitate, e un linguaggio non sempre preciso porteranno a valutazioni discrete (22-26/30).
  • La presenza di lacune nella preparazione e un linguaggio inadeguato – seppur in un contesto di conoscenze di base del materiale d'esame – condurranno a voti vicini alla sufficienza (18-21/30).
  • Infine, lacune significative, un linguaggio inappropriato e difficoltà a orientarsi tra i materiali del corso saranno valutati negativamente, con voti inferiori a 18/30.

Le persone partecipanti agli scambi Erasmus ed Overseas devono contattare il docente all'inizio delle lezioni.

Avviso per studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it) [https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it):] . Sarà cura dell’ufficio proporre agli/lle studenti/sse interessati/e gli eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di almeno 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento

Strumenti a supporto della didattica

PC e videoproiettore. Power point, prodotti audiovisivi. Materiale disponibile sul web sulla piattaforma VIRTUALE.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giulia Fabini