93014 - ARCHEOLOGIA DEI PAESAGGI (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Enrico Giorgi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ANT/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Enrico Giorgi (Modulo 1) Marco Cavalazzi (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 6702)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce i principali temi di ricerca e i metodi più aggiornati per analizzare i cambiamenti che intervengono nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel corso tempo, tali da generare paesaggi differenti nelle varie epoche. Allo studente/la studentessa verranno forniti gli strumenti necessari per comprendere tali dinamiche, attraverso un uso integrato di fonti e strumenti di diversa natura: dalla lettura dei testi antichi (compresi i repertori tecnici come gli itinerari e gli scritti agrimensori e urbanistici) e delle fonti archeologiche, sino allo studio della geografia fisica, anche con l’ausilio delle moderne metodologie di analisi cartografica (GIS) e diagnostica (Remote Sensing). Particolare rilievo verrà riservato allo studio del paesaggio urbano e alla ricostruzione della viabilità e dell'appoderamento agrario antichi.

Contenuti

Il corso e i progetti sul campo

Il corso tratta i cambiamenti del paesaggio antico attraverso lo studio del rapporto tra uomo e ambiente nelle varie epoche, riservando pari attenzione a tutte le categorie di fonti senza trascurare i fattori ambientali, come i cambiamenti climatici e i condizionamenti imposti dalla geografia fisica.

Il corso sarà articolato in due moduli distinti, con un primo modulo introduttivo e metodologico che farà riferimento soprattutto al paesaggio di epoca romana seguito da un secondo modulo dedicato soprattutto l’evoluzione del paesaggio medievale. Entrambi i moduli avranno un approccio laboratoriale con particolare attenzione ad aspetti applicativi che prevedono anche la consultazione di cartografia (mappe IGM e CTR), softwares (GIS) e banche dati (Geoportale Nazionale Archeologia). Verranno presentati dati raccolti nei progetti sul campo ai quali gli studenti potranno chiedere di partecipare, come gli scavi archeologici di Butrinto, Suasa, Paestum, Cervia, Zagonara (link sotto).

Tra i progetti sul campo, oltre agli scavi, si segnalano le ricognizioni di superficie nell’area adriatica (valle del Reno presso Bologna ad agosto-settembre e nella valle del Cesano nelle Marche a settembre-ottobre), quelle nei siti fortificati d'altura nell'antico Epiro corrispondente all'attuale Albania e nel Ravennate (Bassa Romagna, Cervese e Bassa Ravennate) nei mesi di settembre e ottobre (link sotto).

Alle ricognizioni sul territorio si aggiunge il progetto di Archeologia Urbana a Ravenna che prevede laboratori per lo studio dei carotaggi, dei reperti e della documentazione d’archivio.

Tutti i progetti verranno presentati nelle lezioni iniziali del corso per dare tempo di valutare i propri interessi e la disponibilità a partecipare.

Avere frequentato il corso e sostenuto l’esame o avere una tesi attinente verrà considerato elemento preferenziale per la partecipazione alle ricerche sul campo.

 

L'organizzazione del corso

Il Primo Modulo si svolgerà nel terzo periodo didattico, tra gennaio e marzo, e avrà inizio con la presentazione dei temi del corso, dei progetti correlati e delle modalità di esame da parte dei responsabili di entrambi i moduli. Quindi è prevista un’introduzione all’evoluzione della disciplina e ai metodi che la caratterizzano, finalizzati a elaborare mappe del potenziale archeologico utili anche in ambito professionale. Rispetto al corso di Metodologia, l'attenzione sarà focalizzata sui territori e sui siti con un approccio topografico e non sull'analisi dei contesti di scavo.

A questo scopo, dapprima verranno analizzate con casi esemplificativi le principali categorie di fonti (repertori e fonti scritte, toponomastica, epigrafia, archeologia), soffermandosi sullo studio del terreno (geomorfologia) e sulle sue rappresentazioni (carte topografiche e cartografia tematica cartacea e digitale). Inoltre, verranno presentate le moderne metodologie di indagine, partendo da quelle non invasive sia in remoto (remote sensing ossia fotografia satellitare/aerea tradizionale e multispettrale, lidar) sia sul terreno (geofisica, survey archeologico). Particolare risalto verrà dato alle ricognizioni di superficie e al confronto con i dati d'archivio (legacy data) attraverso l’analisi di alcuni progetti di riferimento per la disciplina (South Etruria Survey, Boeotia Project, Biferno Valley Survey, Tuscania Survey, Tiber Valley Project). Quindi si illustreranno brevemente le principali tecniche di rilievo topografico necessarie per documentare i resti archeologici sul campo (GPS, fotogrammetria, laser scanner) e inserirli nella cartografia digitale ottenendo una mappatura dell’archeologia (GIS).

Tale finalità verrà perseguita tenendo conto degli aspetti normativi e professionalizzanti, valorizzando il ruolo dell’archeologo del paesaggio attento anche al coinvolgimento delle comunità dei cittadini (archeologia pubblica) e fautore di un’archeologia sostenibile che non si oppone ai cambiamenti ma si propone come protagonista della pianificazione urbanistica e territoriale (archeologia preventiva).

La conclusione del primo modulo, nel mese di marzo, sarà dedicata ad alcuni temi caratteristici dello studio del paesaggio di età romana (viabilità, popolamento sparso, appoderamento agrario, economia della montagna). Al tal fine verrà analizzato l’impatto sul territorio dell’economia agro-pastorale specialmente nelle aree di montagna (Upland Archaeology). Per meglio illustrare l’evoluzione dei paesaggi romani verranno affrontati in maniera critica alcuni casi di studio legati a progetti sul campo nell'area adriatico-ionica, mettendo a raffronto itinerari romani, fonti scritte, paesaggi sepolti (ricostruibili grazie alla geofisica e alla fotografia aerea), resti archeologici e cambiamenti ambientali.

Il Secondo Modulo, previsto indicativamente tra aprile e maggio, sarà dedicato all’esame dei principali fenomeni legati alla storia e all’archeologia dei paesaggi rurali dell’Europa medievale. Tra questi: la diffusione e l’evoluzione delle fortificazioni e dei castelli, la formazione e lo sviluppo dei villaggi, delle nuove fondazioni e di diversi tipi di insediamenti minori, la diffusione di chiese e monasteri nelle campagne e il loro impatto sul paesaggio, la trasformazione dei paesaggi agrari e di quelli incolti, nonché le dinamiche sociali legate alle forme dell’insediamento. Particolare attenzione sarà riservata all’evoluzione dei rapporti tra aristocrazie rurali e comunità contadine durante il Medioevo, alla nascita delle comunità rurali e alle interazioni tra ambiti urbani e contesti agricoli, in un’ottica comparativa che metta a confronto differenti aree d’Europa. Un'attenzione particolare verrà riservata all'archeologia delle aree umide (Wetland Archaeology), caratteristica dei paesaggi della Bassa Romagna.

Alcuni dei temi affrontati nel corso di questo secondo modulo potranno dare esito anche ad approfondimenti specifici di tipo metodologico, conoscenze che completeranno il quadro fornito in questo ambito nel corso del primo modulo.

I contenuti del corso sono strettamente attinenti a quelli trattati nei laboratori di topografia che si raccomanda di frequentare per completare la formazione teorica con quella tecnica e pratica. A tal proposito si rimanda alla pagina web dedicata alla didattica di laboratorio:

https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici

link ai siti di progetto:

https://cumarcheologia.it/

https://site.unibo.it/butrint/en

https://site.unibo.it/fortnetproject/en

http://mapsproject.it/

https://site.unibo.it/arcup/en

https://disci.unibo.it/it/ricerca/missioni-archeologiche/missioni-archeologiche-italia/castelleone-suasa-ancona

https://disci.unibo.it/it/ricerca/missioni-archeologiche/missioni-archeologiche-italia/zagonara-ra

https://disci.unibo.it/it/ricerca/missioni-archeologiche/missioni-archeologiche-italia/cervia-ra

Si segnala, infine, che il corso è parte attiva del progettto Me.Te - Memorie dal Territorio. Storie di Paesaggi e Comunità in trasformazione. Le linee generali del Progetto verranno presentate in aula assieme agli altri colleghi coinvolti e se ci saranno studenti e studentesse interessate a partecipare al lavoro sul campo verranno prese in considerazione possibili candidature.

https://site.unibo.it/mete-memorie-territorio/it

Testi/Bibliografia

TESTI D'ESAME

Le studentesse e gli studenti che frequenteranno le lezioni dovranno studiare gli appunti delle lezioni con l'ausilio delle presentazioni disponibili sul sito web del corso stesso e inoltre dovranno studiare i seguenti due testi obblicatori:

· P. Carafa, Storie dai contesti. Metodologia e procedure della ricerca archeologica, Perugia 2021 (solo cap. 3 Topografia e Archeologia del Paesaggio pp. 173-298);

· R. Rao, I paesaggi dell’Italia medievale, Roma 2015.

Le studentesse e gli studenti che non frequenteranno le lezioni oltre ai due manuali già previsti, in sostituzione degli appunti, dovranno studiare anche i seguenti manuali:

· G. Bonora, P.L. Dall'Aglio, S. Patitucci, G. Uggeri, La Topografia antica, Bologna 2000 (solo cap. 2 Le fonti per la topografia antica pp. 45-132 e cap. 4 Ambiti peculiari pp. 177-241).

. A. Augenti, Archeologia dell’Italia medievale, Roma-Bari 2016, (solo parte sulle campagne medievali pp. 82-184).

Per studentesse e studenti non frequentanti si consiglia caldamente di affiancare lo studio dei manuali indicati con la consultazione delle presentazioni disponibili nel sito web del corso. Inoltre, si segnala che questi due ultimi manuali per non frequentanti possono essere utili anche ai frequentanti per recuperare o approfondire i temi trattati nella prima parte del corso.

Le studentesse e gli studenti stranieri, solo dopo averlo concordato con il docente, potranno sostituire i testi previsti con i seguenti libri:

. B. David, J, Thomas (eds), Handbook of Landscape Archaeology, Routlege 2008 (10 capitoli a scelta);

· S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum: Filling 'Empty' Mediterranean Landscapes, Springer 2018;

BIBLIOGRAFIA

(Letture non obbligatorie ma facoltative e utili solo per approfondire alcuni temi trattati a lezione che potranno essere discussi in classe)

LETTURE RELATIVE AL PRIMO MODULO

Temi generali

G. Gisotti, Geologia per archeologi, Roma 2020;

F. Boschi, Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive, Bologna 2020;

S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum. Filling ‘Empty’ Mediterranean Landscapes, Springer 2018;

C. Nicosia, Geoarcheologia delle stratificazioni urbanempost-classiche, Roma 2018;

F. Tosco, Il paesaggio come storia, Bologna 2017;

J. Bogdani, Archeologia e tecnologie di rete. Metodi strumenti e risorse digitali, Roma 2019;

F. Cambi, Manuale di archeologia dei paesaggi, Roma 2011;

E. Giorgi (a c.), In profondità senza scavare. Metodologie di indagine non invasiva e diagnostica per l'archeologia, Bologna 2009;

B. David, J, Thomas (eds), Handbook of Landscape Archaeology, Routlege 2008.

Survey Projects

G. Barker, T. Rasmussen, In the Footsteps of the Etruscans: Changing Landscapes around Tuscania from Prehistory to Modernity, Cambridge 2023 (https://sol.unibo.it/SebinaOpac/resource/in-the-footsteps-of-the-etruscans-changing-landscapes-around-tuscania-from-prehistory-to-modernity/UBO09646929 );

P. Attema, J. Bintlff, F. Vermeulen et alii, A guide to good pactice in Mediterranean surface survey projects, in Journal of Greek Archaeology 5 (2022), pp. 1-62 (http://archaeopresspublishing.com/ojs/index.php/JGA/article/view/430/99 );

H. Patterson, R. Witcher, He. Di Giuseppe, Changing landscapes of Rome’s northern hinterland, Oxford 2020 (https://www.archaeopress.com/Archaeopress/Products/9781789696158#:~:text=The%20Changing%20Landscapes%20of%20Rome's%20Northern%20Hinterland%20presents%20a%20new,1000%20BC%20to%20AD%201000 .);

P. Attema, Data integration and comparison in landscape archcaeology: towards analysis beyond sites and valleys, in Boschi, Giorgi, Vermeulen 2020, pp, 11-18 (https://www.archaeopress.com/Archaeopress/Products/9781789696998 );

M. Cavalazzi, «Looking through the keyhole»: problems and research strategies for landscape archaeology in an alluvional plain with a high rate of vertical growth. The case of Bassa Romagna and south-eastern Po Valley, in Groma 2 (2020), pp. 1-24 (https://archaeopresspublishing.com/ojs/index.php/groma/issue/view/vol5-2020 ).

Popolamento e paesaggi romani

E. Dodd, D. Van Limbergen (eds), Methods in Ancient Wine Archaeology: Scientific Approaches in Roman Contexts, London 2024;

A. Marzano, Plants, Politics and Empire in Ancient Rome, Cambridge 2022;

J. Turchetto, Una, nessuna, centomila…tracce di centuriazione romana nella Venetia centrale, Padova 2022;

W. De Clercq, D. van Limbergen, S. Maréchal (eds), The Resilience of the Roman Empire: Regional case studies on the relationship between population and food resources, Oxford 2020.

E. Todisco, I vici rurali dell’Italia Romana, Bari 2011;

L. Capogrossi Colognesi, Persistenze e innovazione nelle strutture agrarie dell’Italia romana, Napoli 2002;

S. Segenni, L’agricoltura in età romana, Milano 2019;

E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari 1974 (cap. II l’Italia antica, cap. III l’alto Medioevo e l’età feudale);

S. Settis (a c.), Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano, Modena 1993;

M. Agnoletti, Storia del bosco. Il paesaggio forestale italiano, Roma 2018;

M. Lentano, Vissero i boschi un dì. La vita culturale degli alberi nella Roma antica, Roma 2024.

A. Cortonesi, Il medioevo degli alberi (secoli XI-XV), Roma 2024.

 

LETTURE RELATIVE AL SECONDO MODULO

Villaggi, castelli e paesaggi medievali

M. Cavalazzi, Le Forme Del Popolamento Rurale Nelle Pianure Di Area Esarcale Dopo La Fine Dell’età Romana, in Gli Spazi Del Vissuto Nel Medioevo. Scritti per Paola Galetti, a cura di Nicola Mancassola, Sesto Fiorentino (FI) 2023, pp. 159–72.

J. A. Quirós Castillo e C. Tejerizo-García, Filling the Gap: Peasant Studies and the Archaeology of Medieval Peasantry in Light of the Northern Iberian Evidence, Journal of Agrarian Change 21, 2 (2021), pp. 377–95. https://doi.org/10.1111/joac.12393 .

A. Paul, Villages, Communities, Landscapes in the Byzantine and Medieval Salento, in Paesaggi, Comunità, Villaggi Medievali, a cura di Paola Galetti, Spoleto 2012, pp. 547–564.

A. Brugnoli, F. Saggioro, e G. M. Varanini, “Villaggi” e Strutture Dell’insediamento in Territorio Veronese Tra IX e XII Secolo, in Paesaggi, Comunità, Villaggi Medievali, pp. 361–94.

A. Buko, Medieval Rural Settlements in the Central Europe (6th-Mid: 13th c.): Examples from the Polish Lands, in Paesaggi, Comunità, Villaggi Medievali, pp. 41–60.

O. Creighton, Castle Studies and the European Medieval Landscape: Traditions, Trends and Future Research Directions, Landscape History 30, no. 2 (2009), pp. 5–20.

M. Ghisleni, et al. Excavating the Roman Peasant I: Excavations at Pievina (Gr),Papers of the British School at Rome, 79 (2011), pp. 95–145.

P. Guglielmotti, Villenove e Borghi Franchi: Esperienze Di Ricerca e Problemi Di Metodo, Archivio Storico Italiano, 166, no. 1 (2008), pp. 79–96.

A.A. Settia, Una Preda in Fuga": Morfologia Del Villaggio Nelle Fonti Scritte, in Paesaggi, Comunità, Villaggi Medievali, pp. 283-92.

Paesaggi agrari e incolti nel corso del Medioevo

M. Abballe, M. Cavalazzi e C. Fiorotto, Integrated Approaches to Understanding Complex Long-Term Reclamation Processes in the Hinterland of Ravenna (Italy), Journal of Wetland Archaeology 31 (2022).

M.-C. Bal, A. Benatti, G. Bosi, A. Florenzano, S. Garcia-Álvarez, A. M.a Mercuri e J.M. Rubiales, Pedoanthracology Sheds Light the Ancientness of the Pastoral Highlands of Three Mediterranean Mountain: Sierra de Gredos (Spain), Southeast Massif Central (France), and Northern Apennines (Italy)’. CATENA 223 (Aprile 2022). 106941.https://doi.org/10.1016/j.catena.2023.106941

S. Burri, Reflections on the Concept of Marginal Landscape through a Study of Late Medieval Incultum in Provence (South-Eastern France), PCA: European Journal of Post-Classical Archaeologies 6 (January 2014), pp. 7–38.

D.R. Curtis, M. Campopiano, Medieval Land Reclamation and the Creation of New Societies: Comparing Holland and the Po Valley, c. 800–c. 1500, Journal of Historical Geography 44 (2014), pp. 93–108.

W. Groenman-van Waateringe, “Wasteland: Buffer in the Medieval Economy.” Actes des Congrès de la Société d’Archéologie Médiévale 5, no. 1 (1996): 113–117.

Paesaggi religiosi –chiese, monasteri rurali e altri insediamenti religiosi

G. Pasquali, Economia e Paesaggio Rurale Di ‘Deserta’ Alle Porte Di Ravenna: L’isola Litoranea Di Palazzolo Dal VI al XIV Secolo, Atti e Memorie Della Regia Deputazione Di Storia Patria per Le Provincie Di Romagna 34 (1983), pp. 131–61.

D. Roubis, et al., Exploiting a Monastic Territory: A Multi-Disciplinary Approach Using GIS and Pollen Analysis to Study the Evolution of the Medieval Landscape of the Jure Vetere Monastery (Calabria-Italy), in Plants and Culture. Seeds of the Cultural Heritage of Europe, pp. 107–120, 2009.

J. Torró Abad, One Aspect of the Christian Settlement of the Kingdom of Valencia: The Drainage and Placing under Cultivation of Coastal Wetlands (c.1270-1320), in Paesaggi, Comunità, Villaggi Medievali, pp. 225–38.

RIVISTE DI SETTORE

Per un aggiornamento sui principali temi di ricerca si consiglia la consultazione degli ultimi numeri delle seguenti riviste:

Groma (groma.unibo.it)

Atlante Tematico di Topografia Antica (lerma.it/catalogo/collana/41)

Archeologia Aerea (archeologia-aerea.it)

Rivista di Topografia Antica

Agri Centuriati

Metodi didattici

Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dal docente e, compatibilmente con la disponibilità logistica e se possibile, verrà offerta l'opportunità agli interessati di partecipare alle ricerche sul campo.

Verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.

Compatibilmente con il numero dei frequentanti, verranno proposte alcune letture facoltative, tratte dagli ultimi numeri delle riviste specializzate segnalate in calce alla bibliografia, che gli studenti potranno sintetizzare e riferire in aula o nel corso dell'esame finale in maniera critica.

Verranno organizzati cicli di conferenze, aggiuntive e aperte al pubblico, su temi specifici a cura di ricercatori impegnati su aspetti attinenti.

Per affinare anche gli aspetti teorico pratici si raccomanda di frequentare in laboratori di topografia (https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici)

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento per studentesse e studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio le conferenze e le letture critiche da riferire alla classe.

Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:

1. Metodi e fonti per lo studio dell'archeologia del paesaggio (prima parte del corso su fonti antiche, toponomastica, cartografia, fotografia aerea, geofisica, ricognizioni di superficie);

2. Forme del Paesaggio Antico e Medievale (Popolamento, Appoderamento agrario, Viabilità);

3. Strumenti per la documentazione topografica dell'archeologia (Stazione Totale, Laser Scanner, Fotogrammetria, GPS);

Il colloquio verrà aperto dal candidato con un argomento a sua scelta (primo quesito) al quale seguiranno due richieste di approfondimento sugli altri temi (due quesiti). Se necessario per favorire la valutazione potranno essere richiesti ulteriori approfondimenti.

Per le studentesse e gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo riferimento ai volumi oggetto di studio.

Verranno adottati i seguenti parametri di valutazione, per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti.

Studentesse e studenti i frequentanti

Valutazione Eccellente (30 e lode-28): lo studente ha partecipato in maniera attiva alle lezioni e dimostra di saper esporre con terminologia adeguata e di saper interpretare il paesaggio antico con spirito critico ricorrendo alla pluralità di fonti. esposte a lezione.

Valutazione buona (27-23): lo studente ha frequentato il corso, espone correttamente ma con scarsa padronanza della terminologia tecnica e mostra conoscenze di livello buono seppure prevalentemente mnemonico che portano a interpretare correttamente il paesaggio antico e le fonti necessarie ma con limitato spirito critico.

Valutazione sufficiente (22-18): Lo studente ha frequentato il corso, si dimostra in possesso delle conoscenze di base della disciplina, ma assunte in forma mnemonica; l'interpretazione delle problematiche è prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia. Il linguaggio utilizzato sarà discreto, ma carente nel linguaggio tecnico.

Valutazione insufficiente: lo studente non espone i temi in maniera adeguata, non ha maturato i concetti di base della disciplina e si consiglia la ripetizione dell'esame.

Studenti non-frequentanti

Gli studenti non-frequentanti verranno valutati sui medesimi criteri (capacità espositiva, spirito critico, conoscenza dei temi) ma in relazione ai manuali oggetto di studio.

Valutazione eccellente (30 e lode -28): lo studente dimostrerà una solida comprensione della materia, la dimostrazione di senso critico nella valutazione delle fonti cui attingere per ricostruire il paesaggio antico. Si esprimerà con un linguaggio adeguato alla materia, anche nelle sue parti tecniche.

Valutazione buona (27-23): lo studente dimostrerà una buona conoscenza e comprensione della materia, ma non sarà riuscito pienamente a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non sempre perfette.

Valutazione sufficiente (22-18): lo studente dimostrerà una sufficiente conoscenza della materia, ma non sarà riuscito a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non pienamente soddisfacenti.

Valutazione insufficiente: la mancanza dell'acquisizione dei concetti di base della disciplina, associata ad una scarsa capacità di fare ricorso alle fonti presentate e ad un linguaggio adeguato saranno valutate con punteggio insufficiente, che prevede la ripetizione dell'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Giorgi

Consulta il sito web di Marco Cavalazzi

SDGs

Città e comunità sostenibili Lotta contro il cambiamento climatico La vita sulla terra

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.