- Docente: Guido Mattia Gallerani
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-FIL-LET/14
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 6723)
Valido anche per Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 0981)
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dal 09/02/2026 al 18/03/2026
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente conosce in modo approfondito movimenti, episodi e rappresentanti della moderna critica letteraria, con particolare attenzione alle metodologie elaborate nel Novecento - soprattutto nell'ambito della teoria della letteratura - e al loro influsso sulla pratica critica. Conosce inoltre problemi e modelli interpretativi relativi alla periodizzazione e alla storiografia letteraria. E' in grado di analizzare testi critici e di elaborare riflessioni autonome su questioni teoriche e metodologiche
Contenuti
Critica militante e teoria letteraria: Roland Barthes
«Una mente che vede cose. Là dove gli altri non le avevano viste»: così l’amico Umberto Eco tratteggia l’originalità e l’intelligenza poliedrica di Roland Barthes (1915-1980), personalità controversa in vita, classico indiscusso della saggistica, della semiologia e della critica letteraria dopo la morte. Il corso si concentra sul modo in cui Barthes ha saputo combinare critica militante e riflessione teorica, senza mai chiudersi, in maniera professorale e dogmatica, in un singolo metodo d’interpretazione, ma lasciando la sua lettura aperta alle sollecitazioni provenienti dalla società, dalla cultura, dal pensiero, sempre in rapido e continuo cambiamento nel secondo Novecento. Analizzeremo i suoi saggi su alcuni scrittori centrali di questo periodo: negli anni del dopoguerra dominati dalla prospettiva dell’impegno di Jean-Paul Sartre e dalla teoria marxista, Albert Camus e Bertolt Brecht; negli anni Sessanta, momento di conflitto tra sapere istituzionale e sperimentazione letteraria, Alain Robbe-Grillet; fino alla proposta teorica, messa alla prova su una novella di Honoré de Balzac, di un nuovo sistema di leggere i testi, il quale si dimostra capace di assorbire le istanze di libertà e pluralità rivendicate, sul fronte più prettamente sociale, dal Sessantotto.
Proprio inseguendo le spinte più sovversive del suo pensiero, concretizzato in una scrittura che – come spiega lo stesso Barthes – serve a «imbrogliare le cose, deviarle, portarle in un luogo diverso da dove sono aspettate», proveremo infine a riflettere sull’attuale crisi della critica e della teoria letterarie, il cui prestigio indiscusso negli anni Cinquanta e Sessanta ha lasciato oggi un vuoto che i nuovi strumenti di lettura e le piattaforme di condivisione digitale non hanno saputo riempire. Incarnando il ruolo di un intellettuale che «dev’essere un analista e insieme un utopista, raffigurare al tempo stesso le difficoltà e i folli desideri del mondo», Barthes può infatti offrirci ancora molti spunti per afferrare i sensi e i controsensi del nostro presente.
Il corso comprende 30 ore di didattica frontale.
Inizio lezioni: 9 febbraio 2026
Orari lezioni: lunedì 11-13, mercoledì 11-13, giovedì 13-15 (Aula C, piano terra, via Zamboni 32)
Il programma è lo stesso per studenti/sse frequentanti e non frequentanti.Testi/Bibliografia
I testi d’esame sono qui suddivisi in quattro sezioni, ognuna delle quali è composta da saggi di Roland Barthes e alcuni testi letterari commentati dall’autore. Gli uni e gli altri sono obbligatori. Si riportano le traduzioni italiane che utilizzeremo.
Barthes e Camus: l’utopia della scrittura
- Roland Barthes, Il grado zero della scrittura (1953), in Il grado zero della scrittura seguito da Nuovi saggi critici, Einaudi, 2003, pp. 3-64.
- Roland Barthes, Annali di un’epidemia o romanzo della solitudine? (1955), in Scritti. Società, testo, comunicazione, a cura di G. Marrone, Einaudi, 1998, pp. 324-30 (PDF fornito su Virtuale).
- Albert Camus, Lo straniero (1942), trad. di S.G. Perroni, Bompiani, 2015.
- Albert Camus, La peste (1947), trad. di B. Dal Fabbro, Bompiani, 2017.
Barthes e Brecht: il teatro e i segni
- Roland Barthes, Madre coraggio cieca (1955), Le malattie del costume teatrale (1955), I compiti della critica brechtiana (1956) e Su La Madre di Brecht (1960), in Saggi critici, Einaudi, 2002, pp. 35-7, 40-9, 71-6, 135-8 (PDF forniti su Virtuale).
- Roland Barthes, Testimonianza sul teatro (1965), Perché Brecht? (1955), Brecht, Marx e la Storia (1957), Brecht e il nostro tempo (1958) e Sette fotografie-modello di Madre Courage (1959) in Sul teatro, a cura di M. Consolini, Meltemi, 2002, pp. 33-6, 126-8, 205-11, 225-39 (PDF forniti su Virtuale).
- Roland Barthes, La folgorazione (1971) e Brecht e il discorso: contributo allo studio della discorsività (1975) in Il brusio della lingua, Einaudi, 1988, pp. 169-70, 225-35 (PDF forniti su Virtuale).
- Roland Barthes, Diderot, Brecht, Ejzenstejn (1973) in L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, 2001, pp. 89-97 (PDF fornito su Virtuale).
- Bertolt Brecht, Madre Courage e i suoi figli (1941), trad. di R. Leiser e F. Fortini con testo a fronte, Einaudi, 2016.
Barthes e Robbe-Grillet: il nuovo romanzo e la nuova critica
- Roland Barthes, Letteratura oggettiva (1954), Letteratura letterale (1955), Scrittori e scriventi (1960) e Il punto su Robbe-Grillet? (1963), in Saggi critici, Einaudi, 2002, pp. 14-26, 50-7, 139-47, 195-203 (PDF forniti su Virtuale).
- Roland Barthes, Nuovi problemi del realismo (1956), in Scritti. Società, testo, comunicazione, a cura di G. Marrone, Einaudi, 1998, pp. 345-8 (PDF fornito su Virtuale).
- Roland Barthes, Critica e verità (1966), Einaudi, 2002.
- Alain Robbe-Grillet, Il voyeur (1955), trad. di S. Ricciardi, Nonostante Edizioni, 2013 (o in alternativa la precedente edizione Einaudi, trad. di L. Aurigemma).
Barthes e Balzac: il testo trasgressivo
- Roland Barthes, La morte dell’autore (1968), L’effetto di reale (1968) e Dall’opera al testo (1971), in Il brusio della lingua, Einaudi, 1988, pp. 51-64, 151-9 (PDF forniti su Virtuale).
- Roland Barthes, S/Z (1970), Einaudi, 1973.
- Roland Barthes, Lezione (1977), in Sade, Fourier, Loyola, seguito da Lezione, Einaudi, 2011, pp. 173-95.
- Honoré de Balzac, Sarrasine (1830; riprodotto in coda a S/Z di Barthes)
Obbligatorio per tutti, frequentanti e non frequentanti, è lo studio di:
Guido Mattia Gallerani, Roland Barthes. Dalla vita al testo, Carocci, 2024.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it ) e con il/la docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.
Metodi didattici
Il corso è basato sulla lettura, l’analisi e la discussione dei testi letterari e saggistici in programma, con opportuni riferimenti ai rapporti con la storia, la società e le diverse rappresentazioni artistiche. Durante le lezioni frontali, le studentesse e gli studenti saranno invitati a intervenire in modo attivo, con domande e approfondimenti; il corso è appositamente progettato per consentire la condivisione in classe di autonome riflessioni e collegamenti riscontrati tra i materiali di studio, la società e la storia presente e passata.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Gli studenti dovranno sostenere un esame orale.
L’esame consisterà in una prova orale di circa 20 minuti che avrà lo scopo di verificare la conoscenza dei testi in programma e di valutare le capacità critiche e interpretative dello studente. L’esame sarà strutturato in due parti: 1) Alcune brevi domande iniziali di tipo nozionistico, per verificare l’attenta lettura e la conoscenza dei testi letterari nei loro aspetti fondamentali (trama, personaggi, temi principali, ambientazione, situazione narrativa, ecc.); 2) Due domande aperte di taglio più generale ed interpretativo sui testi critici e letterari, anche in ottica comparativa per una discussione complessiva sull’argomento del corso.
Verranno valutate la consapevolezza metodologica, la capacità di padroneggiare la bibliografia di riferimento e l’efficacia espressiva nell’esposizione, in termini di precisione e proprietà di linguaggio.
Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione di padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30L).
La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (24-27).
Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni fra la sufficienza e poco più (18-23).
Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti nel programma non potranno che essere valutati negativamente.
Strumenti a supporto della didattica
Gli studenti sono pregati di iscriversi alla pagina del corso sulla piattaforma Virtuale, strumento utilizzato dal docente per comunicazioni, avvisi e per fornire materiali didattici. Vi troveranno: presentazioni in PowerPoint in formato PDF, formati audio e altri materiali aggiunti a integrazione della lezione frontale, indicazioni per la preparazione all’esame finale.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Guido Mattia Gallerani