- Docente: Alberto Tomer
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/11
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Manuel Ganarin (Modulo 1) Alberto Tomer (Modulo 2)
- Modalità didattica: In presenza e a distanza - Blended Learning (Modulo 1) In presenza e a distanza - Blended Learning (Modulo 2)
- Campus: Ravenna
- Corso: Laurea in Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione (cod. 9242)
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Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 15/09/2025 al 16/10/2025
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Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 20/10/2025 al 27/11/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso si prefigge l’obiettivo di rendere consapevoli gli studenti della complessità, finalità e attuazione delle norme che definiscono la condizione giuridica e l’attività dei numerosissimi e diversificati enti religiosi nell’ordinamento italiano. Da una parte, infatti, vi sono disposizioni di differente natura – statali e confessionali, unilaterali e pattizie di vari livelli – che rivelano come il sistema delle fonti, proprio attraverso la sua ampiezza e articolazione, intenda tutelare e valorizzare il fattore religioso insieme al principio di sussidiarietà orizzontale, ponendosi nel solco della Carta costituzionale. Dall’altra, tali disposizioni regolano materie – riconoscimento degli enti ecclesiastici e loro vicende modificative ed estintive, finanziamento, amministrazione, attività di religione o di culto e attività di altra natura anche commerciali, posizione del lavoratore nelle organizzazioni di tendenza, ecc. – oggi talmente rilevanti da non poter non essere oggetto di approfondita conoscenza da parte del giurista: il quale nell’ambito delle professioni legali deve maturare la capacità di affrontare questioni – anche squisitamente tecniche – di non facile soluzione riguardanti la galassia degli enti di matrice o ispirazione religiosa, coniugando il diritto comune con gli elementi di specialità che sono loro riconosciuti. Particolare attenzione è dedicata alla disciplina degli enti religiosi civilmente riconosciuti alla luce della riforma del Terzo Settore del 2017, che presenta importanti elementi di novità ma pure profili problematici di carattere interpretativo ed applicativo.
Contenuti
Il corso svilupperà i contenuti riportati di seguito, articolati per aree tematiche e per moduli.
Nel modulo 1 verranno trattati i seguenti argomenti:
I. Il regime degli enti delle confessioni religiose
- Premessa introduttiva. Il fattore religioso nella Costituzione italiana (artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20)
- Le leggi 20 maggio 1985, n. 206 e n. 222 nel sistema delle fonti del diritto ecclesiastico
- Vicende costitutive, modificative ed estintive degli enti ecclesiastici
- L’amministrazione degli enti ecclesiastici e la rilevanza civile dei controlli previsti nel Libro V del Codex Iuris Canonici
- L’attività di religione o di culto e le attività diverse
- L’ente ecclesiastico imprenditore e l’assoggettabilità degli enti ecclesiastici alle procedure concorsuali
- Gli enti della Chiesa cattolica e gli enti delle confessioni religiose diverse dalla cattolica
- Le attività della Santa Sede nell’ordinamento giuridico italiano: gli enti centrali della Chiesa cattolica e le garanzie del Trattato del Laterano
- Le organizzazioni di tendenza alla luce del diritto e della giurisprudenza italiana e sovranazionale
II. Le modalità di finanziamento delle confessioni religiose: il sistema italiano
- Parabola evolutiva dei rapporti finanziari tra Stato e confessioni religiose
- Il patrimonio ecclesiastico: le entrate di diritto pubblico e di diritto privato. In particolare il meccanismo dell’otto per mille
- Il finanziamento delle confessioni religiose diverse dalla cattolica
- Il sistema di sostentamento del clero
Nel modulo 2 verranno trattati i seguenti argomenti:
III. Enti religiosi e riforma del Terzo Settore
- Evoluzione storica e profili costituzionali
- La riforma (d.lgs. 3 luglio 2017, nn. 112 e 117)
- L’ente del Terzo Settore
- Regime fiscale, controlli e trasparenza delle attività
- La natura non profit degli enti ecclesiastici
- La disciplina dell’impresa sociale
- Il ramo di attività di interesse generale degli enti religiosi civilmente riconosciuti
IV. Il patrimonio della Santa Sede
- L’amministrazione delle “finanze vaticane” nel XX secolo
- I beni ecclesiastici della Santa Sede
- Le offerte dei fedeli: l’Obolo di San Pietro e la gestione dei Fondi papali
- Gli organismi economici della Curia romana
- La stagione di riforme di Papa Francesco. La riorganizzazione dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR)
Testi/Bibliografia
A. BETTETINI, Ente ecclesiastico, beni religiosi e attività di culto. Profili giuridici, Seconda edizione, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2024, pp. 1-68 e pp. 139-200.
AA.VV., Gli enti ecclesiastici nella riforma del Terzo settore, a cura di P. CAVANA, G. Giappichelli editore, Torino, 2021, pp. 240 (limitatamente ai saggi di P. CAVANA, Gli enti ecclesiastici nella riforma del Terzo settore. Profili ricostruttivi e applicazioni pratiche, pp. 1-62 e di P. LO IACONO, Gli enti ecclesiastici e gli enti religiosi quale archetipo della personalità giuridica (La valenza funzionale della personificazione tra normativa pattizia e Codice del Terzo Settore), pp. 63-122).
Gli studenti frequentanti potranno usufruire di un programma d’esame agevolato. Inoltre, gli studenti partecipanti al corso potranno preparare, con l’ausilio dei docenti, un elaborato scritto su un argomento a scelta che sarà apprezzato in sede di prova finale, concorrendo alla valutazione complessiva.
Nel corso delle lezioni i docenti forniranno e indicheranno supporti didattici e ulteriori materiali di studio e di approfondimento, anche in relazione agli interessi ed alle richieste degli studenti. Il materiale sarà caricato via via nella pagina web dai docenti e reso accessibile agli studenti.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà attraverso lezioni, oltre che seminari di approfondimento e incontri con esperti.
L'insegnamento partecipa al progetto di innovazione didattica dell'Ateneo. Con l'adozione del modello ibrido (blended), oltre alle lezioni frontali è prevista l'erogazione a distanza (online) di parte dell'attività didattica, pari al 33% della durata complessiva dell'insegnamento.
Poiché le lezioni si svolgono nel I semestre coloro che ottengono l'attestazione di frequenza nell'a.a. in corso potranno sostenere l'esame solo a partire dal mese di gennaio. Il programma d'esame coincide con gli argomenti del corso.
Date e orari dei seminari e degli incontri con esperti verranno tempestivamente comunicati a lezione o con avvisi anche sul sito internet del Corso di studio. I docenti si avvalgono di slides (o eventuali altri materiali) che saranno messe a disposizione degli studenti nella piattaforma Virtuale (Virtual Learning Environment).
Gli studenti frequentanti saranno invitati a partecipare attivamente all'analisi delle tematiche trattate a lezione; potranno inoltre preparare, con l'ausilio dei docenti, relazioni su argomenti specifici di loro interesse che saranno apprezzate in sede di prova finale, concorrendo alla valutazione complessiva.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Soltanto lo studente che ha già sostenuto gli esami di diritto costituzionale e di diritto privato è ammesso alla prova finale.
La verifica dell'apprendimento avviene attraverso un esame finale esclusivamente orale che accerta l'acquisizione delle cognizioni e delle abilità attese tramite lo svolgimento di un colloquio con i docenti.
Il colloquio verterà sulle tematiche attinenti a quelle indicate nella sezione “Programma e contenuti”. La prova comporta l'attribuzione di un voto.
Attraverso tale colloquio saranno valutate le conoscenze apprese e le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente.
Egli dovrà dimostrare - oltre al possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico appropriato - di orientarsi con sicurezza all'interno delle fonti normative della materia, di avere una chiara percezione delle informazioni ricevute e di avere compreso e idoneamente approfondito le tematiche affrontate a lezione e delucidate nei libri di testo di riferimento che dovrà saper esporre ed argomentare adeguatamente. Capacità, queste, che potranno essere apprese più agevolmente nel corso delle lezioni, la cui frequenza è consigliata per migliorare il processo di apprendimento e dunque il rendimento dello studente in sede di colloquio.
In particolare sulla prova orale:
Lo scopo della prova orale, come anticipato, è verificare la piena comprensione, da parte dello studente, dei temi giuridici affrontati e la capacità di applicare le nozioni acquisite, realizzando i necessari collegamenti logico-deduttivi.
A titolo meramente esemplificativo, l'attribuzione del voto sarà ispirata ai seguenti criteri:
Preparazione sufficiente su un numero molto esiguo di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi che emerge solo con l’ausilio del docente; espressione in linguaggio non errato ma non del tutto preciso → 18-19;
Preparazione discreta su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi autonoma solo su questioni puramente esecutive; espressione in linguaggio corretto seppur non pienamente sicuro ed esaustivo → 20-24;
Preparazione buona su un numero ampio di argomenti affrontati nel corso, capacità di sviluppare un’autonoma analisi critica; espressione efficace con padronanza della terminologia tecnica specifica → 25-29;
Preparazione eccellente e sostanzialmente esaustiva sull’intero programma affrontato nel corso, abilità nel dipanare ragionamenti giuridici e nell’affrontare analisi critiche e collegamenti; espressione brillante con piena padronanza della terminologia tecnica specifica, dimostrando matura capacità di originale riflessione e argomentazione → 30-30L.
Gli studenti frequentanti potranno inoltre preparare, con l'ausilio dei docenti, relazioni su argomenti specifici di loro interesse che saranno apprezzate in sede di prova finale, concorrendo alla valutazione complessiva.
Studenti con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l'ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli studenti interessati eventuali adattamenti, i quali dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all'approvazione dei docenti, che ne valuteranno l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.L'iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata mediante l'applicativo Almaesami.
Tesi di laurea
Per l’assegnazione della tesi di laurea lo studente deve recarsi al ricevimento dei docenti per discutere e decidere l’argomento.
Strumenti a supporto della didattica
Durante lo svolgimento delle lezioni i docenti indicheranno e forniranno testi e materiali integrativi per completare la preparazione.
Date e orari dei seminari e degli incontri con esperti verranno tempestivamente comunicati a lezione con avvisi anche sul sito internet del Corso di studio.
I docenti si avvalgono di slides che saranno messe a disposizione degli studenti nella piattaforma Virtuale (Virtual Learning Environment) per facilitare la comprensione e l'assimilazione dei concetti spiegati e degli istituti illustrati.
Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare ai docenti le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l'adozione degli accorgimenti più opportuni.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Alberto Tomer
Consulta il sito web di Manuel Ganarin
SDGs




L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.