96431 - STORIA DELLA DANZA

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Elena Cervellati
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: acquisisce conoscenze di base relative alla storia della danza, con particolare riferimento al contesto della cultura teatrale europea tra l’Ottocento e l’oggi; sa confrontarsi con alcune modalità di analisi del testo spettacolare coreico ed è in grado di applicarle autonomamente; è in grado di leggere criticamente materiali bibliografici, iconografici e videografici

Contenuti

Il corso di Storia della danza intende offrire a studentesse e studenti alcuni strumenti utili a orientarsi nell'ampio e articolato panorama della danza teatrale di radice europea tra l'Ottocento e i nostri giorni.

La prima parte del corso sarà dedicata a seguire il percorso tracciato nel tempo da due spettacoli presi come esemplari casi di studio, Il lago dei cigni (1985) e La Sagra della primavera (1913). Entrambi nati in epoche distanti da quella che viviamo ora, sono però stati continuamente messi in scena sia attraverso versioni desiderose di riprodurre fedelmente il passato sia attraverso versioni invece volutamente innovative (ad esempio, quelle di Matthew Bourne o di Mats Ek per il primo; quelle di Pina Bausch o di Xavier Le Roy per il secondo). Attraverso questi due titoli, si potrà così andare a toccare il repertorio della danza del XIX secolo per attraversare le istanze rivoluzionarie messe in atto all’inizio del Novecento e le esperienze di ricerca che segnano la seconda metà di quel secolo, fino alla variegata molteplicità che connota i tempi in cui viviamo oggi. In tal modo, si metteranno inoltre in campo temi forti, quali l'identità, l'originalità e la riproducibilità delle opere, l'autorialità e la proprietà intellettuale, lo sguardo e le visioni degli spettatori, la relazione tra passato e presente, la nostalgia, la memoria, il tempo.

 

La seconda parte del corso sarà dedicata a condividere e mettere in pratica strumenti utili ad analizzare criticamente lo spettacolo di danza. Si vedranno e si commenteranno in aula esempi diversi, che potranno essere oggetto di brevi testi critici messia punto anche durante esercitazioni pratiche in aula, da fare singolarmente o in piccoli gruppi. I testi prodotti potranno confluire in una pubblicazione curata da studentesse e studenti.

Testi/Bibliografia

La preparazione dell'esame si basa sullo studio di alcuni testi, integrati dalla visione ragionata di alcuni spettacoli (in video ed eventualmente dal vivo):

a) il volume

  • Elena Cervellati, Tracce di danze. Permanenza, trasmissione e trasformazione dello spettacolo coreico (in preparazione)

b) i seguenti saggi di base:

  1. Layson, June, Dance history source materials, in Carter, Alexandra (a cura di), The Routledge Dance Studies Reader, Routledge, 1998, London-New York pp. 144-153
  2. Kealiinohomoku, Joann, An anthropologist looks at ballet as a form of ethnic dance, in Dils, Anne - Cooper Albright, Ann (a cura di), Moving history, dancing cultures: a dance history reader, Wesleyan University Press, Hanover c2001, pp. 33-43
  3. Mauss, Marcel, Nozione di tecnica del corpo (1934), in Id., Le tecniche del corpo, Einaudi, Torino (qualunque edizione)

c) i seguenti saggi sull’analisi dello spettacolo di danza:

  1. Adshead, Janet, An introduction to dance analysis, in Carter, Alexandra (a cura di), The Routledge Dance Studies Reader, Routledge, London-New York 1998, pp. 163-170
  2. De Marinis, Marco, Semiotica, in Id., Capire il teatro. Lineamenti di una nuova teatrologia, Bulzoni Editore, Roma 2008, pp. 44-69
  3. Anne Ubersfeld, Il lavoro dello spettatore, in Id., Leggere lo spettacolo, Carocci, Roma 2008, pp. 235-253
  4. Banes, Sally, , in Id., , Wesleyan University Press, Middletown c1994, pp. 24-43 [#__RefHeading__260_2121886718]
  5. Banes Sally, Criticism as Ethnography, in Id., Writing dancing in the age of postmodernism, Wesleyan University Press, Middletown c1994, pp. 16-24
  6. Senjoy, Roy, Writing Dance Reviews, in «Springback Magazine», s.d., online: www.springbackmagazine.com
  7. Guzzo Vaccarino, Elisa, La postcritica. Riflessioni per una “critica della critica” dagli anni Ottanta a oggi, in Cervellati, Elena - Taddeo, Giulia (a cura di), La danza in Italia nel Novecento e oltre: teorie, pratiche, identità, atti del convegno (Bologna, 28-30 marzo 2019), Ephemeria, Macerata 2020, pp. 39-55

d) un solo volume a scelta tra i seguenti:

  • Banes, Sally, Writing dancing in the age of postmodernism, Wesleyan University Press, Middletown c1994
  • Brandi, Cesare, Musica, Danza, Teatro. Scritti ritrovata 1937-1986, a cura di Vittorio Brandi Rubiu, introduzione di Roman Vlad, Castelvecchi, Roma 2013
  • Buckle, Richard, Buckle at the Ballet. Selected Criticism by Richard Buckle, Dance Books, London 1980
  • Coton, A.V [Edward Haddakin], Writings on Dance. 1938-68, Dance Books, London 1977
  • Croce, Arlene, Afterimages, Alfred A. Knopf, New York 1977
  • Daly, Ann, Critical Gestures. Writings on Dance and Culture, Wesleyan Univerity Press, Middletown 2002
  • Gautier, Théophile, Écrits sur la danse, Actes Sud, Paris 1996
  • Guatterini, Marinella, L’ABC del balletto, Mondadori, Milano 2006
  • Guatterini, Marinella, L’ABC della danza. La storia, le tecniche, i grandi coreografi della scena moderna e contemporanea, Mondadori, Milano 2008
  • Ottolenghi, Vittoria, D come danza. Storia, cronache, battaglie e piaceri, Di Giacomo, Roma c2000
  • Strauss, Marc Raymond, The Dance Criticism of Arlene Croce. Articulating a Vision of Artistry, 1973-1987, McFarland & Company, Jefferson, N.C. c2005
  • Tozzi, Lorenzo, Tempo di danza (1978-2003). 25 anni di danza in Italia tra cronaca e storia, Gremese, Roma 2004
  • Volynsky, Akim, Ballet's magic kingdom. Selected writings on dance in Russia, 1911-1925, Yale University Press, New Haven – London c2008
  • circa venti articoli tratti dai periodici «Balletto Oggi», «Chroniques de danse», «Dance Context», «Danza e Danza», «Springback Magazine», «Teatro e Critica» o da altri periodici da concordare con la docente.

Per le studentesse e gli studenti frequentanti, la lettura al punto 4 potrà essere sostituita dalla scrittura di uno o più commenti a spettacoli (visti dal vivo o tramite registrazione audiovisiva), ed eventualmente da una relazione orale, in aula, sui medesimi spettacoli. Gli elaborati scritti e la relazione orale potranno essere svolti singolarmente o in piccoli gruppi.

 

Studentesse e studenti NON frequentanti prepareranno anche il saggio di Elena Cervellati, Tra danza e performance. Dalla New dance all’oggi, in AA.VV., Storie di spettacoli. Uno sguardo contemporaneo, UTET, Milano 2023, pp. 5-36 si presenteranno all’esame con una lista di 8/10 spettacoli tra quelli citati nel suddetto saggio, che avranno avuto cura di visionare (dal vivo o tramite registrazione audiovisiva) e che saranno in grado di commentare.

 

Tutti i saggi saranno reperibili anche su Virtuale; i volumi sono reperibili presso la Biblioteca del Dipartimento delle Arti, oltre che in altre biblioteche, e in alcuni casi sono accessibili anche online.

 

 

Studentesse e studenti con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it), che avrà cura di proporre loro eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

 

 

Metodi didattici

Le lezioni verranno supportate dalla visione commentata di materiali iconografici e di registrazioni di spettacoli.

Sono previsti incontri con artisti e studiosi.

Si proporrà lo svolgimento in aula di esercitazioni di analisi e di scrittura di brevi testi critici.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il livello dell'apprendimento delle conoscenze relative alla storia della danza verrà verificato tramite un colloquio orale che verterà intorno ai temi trattati durante il corso, ovvero ai testi e agli spettacoli indicati nel programma d'esame.

Il colloquio intende accertare la capacità dello studente nell'orientarsi tra le fasi nodali della storia della danza teatrale dall'Ottocento a oggi e nel dare esempi puntuali di particolari esperienze artistiche.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi della storia della danza saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete. Saltuarie lacune nella padronanza della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi, linguaggio poco appropriato condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Significative lacune formative, linguaggio inappropriato, incapacità di analisi degli snodi fondamentali della storia della danza e delle arti del movimento non potranno che essere valutati negativamente.

 

Si raccomanda a studentesse e studenti con DSA o disabilità temporanee o permanenti di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre loro eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Visione di documenti iconografici e videografici, analisi di spettacoli attraverso strumenti ludici.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Cervellati

SDGs

Salute e benessere Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.