- Docente: Rossella Selmini
- Crediti formativi: 7
- SSD: SPS/12
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
Conoscenze e abilità da conseguire
L'acquisizione delle linee di sviluppo dei processi di controllo sociale contemporanei, nonché delle principali teorie della sociologia della devianza e della sociologia del sistema penale.
Contenuti
Il corso approfondirà una ampia gamma di temi legati alla criminologia come disciplina teorica e come base per le politiche criminali. Nella prima parte del corso verranno discusse le principali teorie criminologiche, con particolare attenzione alla criminologia nordamericana di stampo sociologico, con l’obiettivo di aiutare gli studenti a familiarizzare con le spiegazioni sociologiche della criminalità e ad applicare tali spiegazioni a specifici fenomeni criminali e devianti. Nel corso si svilupperà un’analisi critica di tali teorie (e delle forme di controllo sociale ad esse collegate) e si cercherà di capire come esse siano cambiate nello spazio e nel tempo.
Successivamente, il corso si concentrerà sugli approcci criminologici più recenti, quali:
Life-course criminology e studio delle carriere criminali;
Green criminology
Criminologia femminista, Criminologia Queer e criminologia culturale.
La seconda parte del corso è dedicata all’analisi – teorica ed empirica - di uno specifico fenomeno criminale, quello della devianza e delle bande giovanili,
Nella parte finale del corso si approfondiranno i collegamenti tra teorie criminologiche e politiche criminali e di prevenzione, in particolare nel contesto delle c.d. politiche di sicurezza urbana.
Oltre all’analisi teorica ed empirica delle teorie, dei fenomeni e delle politiche criminali, il corso si baserà su un approccio comparato agli stessi temi, che consentirà agli studenti di cogliere le connessioni che esistono a livello transazionale tra fenomeni, pratiche e discorsi sul crimine e la devianza.
Programma del corso:
- Le teorie criminologiche. La Scuola classica e la Scuola positiva. Scuola di Chicago, teoria delle subculture e della associazione differenziale; teoria dell’anomia e suoi sviluppi; teorie del controllo; teoria dell’etichettamento; realismi criminologici; criminologia femminista; green criminology; criminologia culturale, criminologia Queer; life-course criminology.
- devianza e bande giovanili
- Controllo sociale e prevenzione: modelli di policing, politiche di sicurezza urbana; teorie e tecniche della prevenzione della criminalità.
Testi/Bibliografia
Student* frequentanti:
Franck P. Williams, Marylin D. McShane, "Devianza e criminalità", Il Mulino, Bologna, 2002, capitoli 4, 5 (escluso il paragrafo 7), 6 (del paragrafo 4, solo la Teoria istituzionale della devianza), 7 (escluso paragrafo 4), 8 (escluso il paragrafo 2.6), 10 (esclusi paragrafo 2.3 e paragrafo 5), 12. Si richiede inoltre lo studio del paragrafo “Realismo di sinistra”, pp. 150-151.
Dario Melossi, Stato, controllo sociale, devianza: teorie criminologiche e società tra Europa e Stati Uniti, Bruno Mondadori, Milano, 2002, cap. 1, pp. 15-88, escluse pp. da 39 a 45.
E inoltre, uno dei seguenti testi, a scelta dello studente:
S. Crocitti, R. Selmini (2025) Bande e gruppi giovanili di strada. Prospettive teoriche, approcci interdisciplinari e ricerca empirica, Milano, Franco Angeli, solo capp. 1 e 2.
R. Selmini (2020) Dalla sicurezza urbana al controllo del dissenso politico. Una storia del diritto amministrativo punitivo, Carocci, Roma. Si consiglia la lettura dell’intero testo, ma per l’esame saranno richiesti i seguenti capitoli: 1, 3,5.
Per student* non frequentanti, è richiesto il libro di Williams & McShane (esclusi i capp. 1, 9,11 e 13) ed entrambe le letture di approfondimento (libro di Crocitti e Selmini e di libro di Selmini (solo i capp.1, 3, 5).
Metodi didattici
Lezioni frontali, discussioni e attività di gruppo, anche con utilizzo di materiali audiovisivi.
La frequenza regolare del corso è consigliata
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
E’ previsto un esame orale finale, che consiste in un colloquio con la docente e i componenti la commissione esaminatrice, sugli argomenti del programma. L'esame ha l'obiettivo di verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi:
-conoscenza delle teorie criminologiche
-capacità di collegare le diverse teorie tra di loro e di contestualizzarle nello spazio e nel tempo
-capacità di applicare gli strumenti teorici all’analisi di alcuni comportamenti devianti criminali
-capacità di collegare le spiegazioni della criminalità con le risposte alla criminalità stessa
- capacità di sviluppare argomentazioni critiche
- accuratezza e articolazione dell’esposizione orale, compreso l’uso di un appropriato linguaggio socio-criminologico
Criteri di valutazione:
Per l’attribuzione del voto (espresso in trentesimi) si applicheranno indicativamente i seguenti criteri di massima:
- Conoscenza di un numero molto ridotto di argomenti, interventi frequenti dell’esaminatore per sollecitare le risposte, linguaggio specialistico sufficientemente appropriato: 18/19/30.
- Conoscenza di un numero limitato di argomenti, capacità di sviluppare gli argomenti richiesti con una minima autonomia, utilizzo di un linguaggio appropriato: 20-24/30.
- Conoscenza complessiva degli argomenti del programma, capacità di discutere in autonomia e criticamente, buon utilizzo del linguaggio specialistico: 25 a 29/30.
- Ampia conoscenza del programma, capacità di sviluppare in autonomia i diversi argomenti e di discuterli anche criticamente, di collegarli e di contestualizzarli, con assoluta padronanza del linguaggio specialistico: 30/30L.
Strumenti a supporto della didattica
Power-point, materiali audio-visivi (film, documentari).
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Rossella Selmini
SDGs


L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.