- Docente: Silvia Zullo
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/20
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Silvia Zullo (Modulo 1) Silvia Zullo (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
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Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 17/09/2024 al 24/10/2024
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Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 05/11/2024 al 05/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente: - conosce le principali teorie psicologico-cognitive rilevanti per lo studio del fenomeno giuridico, con particolare riferimento alle teorie sui concetti e i processi di categorizzazione; - conosce le peculiarità dei concetti giuridici alla luce di dati sperimentali e delle teorie dei concetti astratti; - è in grado di orientarsi nella letteratura psicologico-sperimentale rilevante per lo studio del diritto e dei fenomeni giuridici; - conosce i fondamenti cognitivi delle strutture istituzionali in una prospettiva sia evoluzionistica sia evolutiva; - conosce i "punti deboli" cognitivi su cui possono influire strategie di potere istituzionali ed extra-istituzionali ed è in grado di adottare un approccio critico su questi problemi; - è in grado di problematizzare il modello razionalista della decisione in ambito giuridico alla luce di una conoscenza dei pregiudizi ed errori cognitivi che possono influire sul processo decisionale.
Contenuti
Le scienze cognitive contemporanee stanno sempre più mostrando come il processo decisionale umano si fonda su capacità mentali limitate e soggette a pregiudizi e errori cognitivi che mettono in crisi il modello razionalista della decisione in ambito giuridico, centrato sull’idea di un agente e decisore razionale in grado di prendere le decisioni corrette in qualsiasi contesto. Inoltre, l’attuale dibattito sulle neuroscienze applicate al diritto e la giurisprudenza sull’uso delle neuroscienze nel processo hanno evidenziato come le nuove tecniche di scansione cerebrale possono impattare sulla ridefinizione degli istituti giuridici più direttamente coinvolti (es. imputabilità, pericolosità, prova testimoniale) e nei diversi ambiti dell’ordinamento giuridico. Tutto ciò ha implicazioni anche sul ragionamento giudiziario e sulla descrizione di questo. In aggiunta, i progressi nella neurotecnologia e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per potenziare gli strumenti neurotecnologici mostrano già un potenziale loro impatto sul controllo dell'autonomia, della privacy, della libertà di agire degli individui. A tal riguardo, alcuni studiosi sostengono che sia necessaria l’introduzione di nuovi diritti umani, i cosiddetti neurodiritti. In ultimo, gli economisti comportamentali e i paternalisti libertari hanno rilevato come le decisioni e le politiche pubbliche possono essere organizzate cercando di "indirizzare" le scelte degli individui verso la realizzazione di scopi importanti per loro, senza contemporaneamente limitare la libertà di scelta, ma "manipolando" e agendo sul contesto decisionale.
Il corso si divide in tre parti fondamentali:
1) si analizzeranno la struttura delle istituzioni giuridiche ed i meccanismi cognitivi che ne permettono l’esistenza; la struttura del processo decisionale in ambito giuridico ed i limiti cognitivi cui esso è soggetto;
2) si analizzeranno le applicazioni delle neuroscienze in ambito giuridico, casi giurisrpudenziali e le relative implicazioni sul ragionamento giudiziario. Si affronterà il tema connesso dei neurodiritti.
3) da una prospettiva giuridica e filosofico-politica, si analizzeranno alcune teorie della manipolazione e alcuni modi in cui il processo decisionale degli agenti può essere manipolato dalle istituzioni per fini (almeno parzialmente) positivi, sia per fini strumentali alla massimizzazione del profitto.
Testi/Bibliografia
Il corso prevede una distinzione tra frequentanti e non-frequentanti.
Studenti frequentanti:
1) M. Tomasello, Storia naturale della morale umana, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2016 (Selezione di capitoli da concordare).
2) R. Rumiati, C. Bona, G. Canzio, Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello, Bologna, Il Mulino, 2019. (Selezione di capitoli da concordare)
3) N. Farahany, Difendere il nostro cervello, Torino, Bollati Boringieri, 2024. (Selezione di capitoli da concordare)
4) Materiali discussi e distribuiti durante le lezioni e sul sito Virtuale del corso.
Studenti non frequentanti
1) M. Tomasello, Storia naturale della morale umana, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2016.
2) R. Rumiati, C. Bona, G. Canzio, Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello, Bologna, Il Mulino, 2019.
3) N. Farahany, Difendere il nostro cervello, Torino, Bollati Boringieri, 2024.
4) Materiali discussi e distribuiti durante le lezioni e sul sito Virtuale del corso.
Metodi didattici
Il corso è strutturato in lezioni frontali in aula. Il corso (previsto nel secondo semestre) consiste di 24 lezioni di 2 ore ciascuna, per un totale di 48 ore, ed è diviso in 3 sezioni: la prima dedicata ai fondamenti cognitivi delle istituzioni giuridiche e agli aspetti psicologico-cognitivi del ragionamento giuridico; la seconda dedicata all'applicazione delle neuroscienze al diritto e ai neurodiritti; la terza dedicata alla regolamentazione tramite manipolazione cognitiva (nudge), alla manipolazione cognitiva.
Ogni lezione consisterà nella presentazione di un argomento, che includerà anche la formulazione di domande attraverso sondaggi in tempo reale, seguita da una discussione “aperta” con gli studenti, nella quale sarà loro richiesta la propria opinione. L’obiettivo è, in primo luogo, potenziare la consapevolezza da parte dello studente delle caratteristiche e dei limiti cognitivi del ragionamento in ambito giuridico, in modo da limitarne l’impatto, ed offrire conoscenze sia sulle strutture cognitive dei fenomeni istituzionali, che rappresentano il fondamento ultimo del dominio giuridico, sia sulle modalità manipolative dei fenomeni di potere, che sempre più spesso il giurista si troverà a dover conoscere ed affrontare.Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avviene mediante una prova orale consistente nella discussione di tre argomenti: uno sui fondamenti cognitivi delle istituzioni, uno sulle caratteristiche cognitive del ragionamento giuridico, ed uno sulle strategie di manipolazione cognitive e su come limitarle. La prova mira sia ad accertare il livello di conoscenza maturato dallo studente sia a valutare il grado di risposta agli obiettivi del corso, in particolare per quanto riguarda la capacità di appropriazione critica e di elaborazione autonoma degli argomenti trattati.
Gradazione del voto finale:
Preparazione su un numero molto limitato di argomenti; capacità di analisi che emergono solo con l’aiuto del docente; linguaggio complessivamente corretto → 18-19.
Preparazione su un numero limitato di argomenti; limitate capacità di analisi; linguaggio corretto → 20-24.
Preparazione su un numero ampio di argomenti; capacità critiche al di sopra della media; padronanza della terminologia specifica → 25-29.
Preparazione esaustiva; capacità critiche al di sopra della media; piena padronanza della terminologia specifica; capacità di argomentazione autonoma → 30-30L.
Strumenti a supporto della didattica
Schede riassuntive e slides sui principali argomenti trattati, software per l'annotazione di testi discussi direttamente su schermo, software (Rationale) per mostrare la struttura degli argomenti, software per la costruzione di test da effettuare in un contesto di gioco competitivo (Kahoot) durante le lezioni, in modo da migliorare il grado di interazione e discussione. Tutte le informazioni relative al corso ed i materiali didattici integrativi saranno reperibili nel sito del corso su Virtuale.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Silvia Zullo
SDGs


L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.